Figlia (felice) del lato buono della globalizzazione
Sì, lo so, la globalizzazione è un discorso spinoso, e certamente mi conoscete abbastanza da sapere che non sono assolutamente a favore dei disequilibri nord-sud del mondo che obbligano masse a migrazioni in cerca di migliori soluzioni di vita, così come non sono felice di sapere che i vestiti a cifre ridicole con cui spesso mi copro arrivano dallo sfruttamento di poveracci vessati da scaltri sfruttatori cinesi protetti e avallati da un governo a dire poco criminale, così come infine non sono contenta per nulla che le industrie che fino a poco tempo fa davano lavoro ai cittadini italiani siano state rilocalizzate (= spostate dove il costo della lavoro è più basso e la manodopera privata di diritti e protezioni). Ma io mi sto riferendo ad altro: mi sto riferendo al fatto che la circolazione di informazioni e merci ci ha esposto - volenti o nolenti - alla diversità culturale con più frequenza rispetto a quanto poteva avvenire al tempo dei nostri genitori o dei nostri non...