Un atto politico contro la desertificazione emotiva

Non abbiamo più nessuna esperienza elementare
nel nostro tipo di civiltà,
nel nostro tipo di civiltà,
come fame, paura, o essere imprigionati, o sofferenza.
Ciò cui andiamo incontro
è una profonda assenza di sofferenza
è una profonda assenza di sofferenza
e questo è devastante per gli esseri umani.
(Werner Herzog)
"le storie ci fanno emozionare e le emozioni, lungi dal contagiarla, sono invece un ingrediente essenziale della ragione. Senza rabbia, passione, tristezza e speranza non saremmo in grado di ponderare la più piccola scelta. [...] Il blog può rappresentare questa possibilità di riappropriarci delle narrazioni, di costruire storie che mettono in connessione e che sono connesse, che partecipano a ricostruire “dal basso” un immaginario e che svolgono una funzione “terapeutica” per la desertificazione emotiva."
Questo è ciò che facciamo con i nostri blog, vivere e far vivere, provare emozioni e sentimenti e darne agli altri, elaborare riflessioni e condividerle - perciò non smettiamo di scrivere, di ri-creare la società e l'immaginario, e di fare tutto questo a modo 'nostro'.
Facciamolo al meglio delle nostre possibilità e della nostra espressività, contro la mediocrità cui siamo sottoposti e cui ci vorrebbero abituare. Il peggior atto che possiamo fare a noi stessi e a questa società, in questo momento, sono l'ignavia e l'accettazione/promozione della mediocrità, dell'ipocrisia e dell'ignoranza.
E se avete piacere di leggere più affronditamente:
di Ezio Alessio Gensini
di Giovanni Boccia Artieri
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http://www.youtube.com/watch?v=0a4lbYRhpQs