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Visualizzazione dei post con l'etichetta gioco

Ahem, sulle modalità del leggere ;-D

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  Voi come leggete? Io di solito alla scrivania, più raramente distesa sul sofa o a letto. Però *mai* ho sperimentato la lettura dei miei libri preferiti mentre 'qualcosa' mi titillava stimolandomi il piacere! Invece è proprio questa la strategia del progetto video/fotografico Hysterical Literature del newyorkese Clayton Cubitt. Godetevi - nel vero senso della parola - le prossime immagini, che per Minerva sono segno di quella complicità monella e divertita tra modella e artista che già lei vedeva nelle pin-up, e che si rammarica sia andata perdendosi nei tempi attuali.... Buona visione!

Lezioni di italiano piccante per animaletti loschi! :-D

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Mentre girovagavo su siti iberici alla ricerca d'ispirazione per lavori con cui sbarcare il lunario una volta là, sono incappata nel seguente annuncio: "Inglese piccante. Lezioni di inglese per pervertiti" [...] Lucinda X ti aspetta mercoledì 28 novembre per insegnarti il vocabulario più utile per la lingua di Shakespeare. Cone entrare in contatto con un/-a inglese in un bar? Verbi dei quali non avresti mai chiesto il significato (to munch, to grope, to wank). Una mini lezione su parole per messaggi di tipo sessuale. ... Strepitoso, mi hanno convinto! Posso fare lo stesso con l'italiano, tenendo questa ipotesi come ultima risorsa per la sopravvivenza là - qualora quelle ben più realistiche con cui intendo riuscirci (food journalist per imbucarmi nelle fiere enogastronomiche, poetessa di strada con offerte a cappello, "Madre Teresa de' noialtri punk" con libere donazioni quando coloro che ho soccorso si riprendo...

Dada esercizi

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"Il dadaista inventava gli scherzi per togliere il sonno alla borghesia, il dadaista comunicava alla borghesia un senso di confusione e un brontolio distante e potente tanto che i suoi campanelli cominciavano a ronzare, le sue casseforti ad asciugarsi e i suoi amori scoppiavano in bollicine" (Jean Arp) Attuo spesso questo genere di provocazioni io stessa. Credo che queste piccole, assurde sollecitazioni provochino dei micro-corticircuiti nella realtà altrui che magari può indurli a riflettere sulla ripetitività a volte maniacale e insensata della propria vita quotidiana, e forse invogliarli a cambiare qualcosa per rinconquistare un po' di leggerezza, creatività e possibilità di benessere o addirittura felicità. Cose tipo l' Orsetta che lascia girasoli nei posti più impensati , oppure smembrare fumetti loschi e metterne una pagina sotto il parabrezza delle auto in fila in una stessa strada . In realtà sono proprio sempre anche alla ricerca di giochi c...

E' sempre più facile uscire che entrare ;-) [giochino estivo]

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L'altro giorno, in radio, tirando un microfono il cui cavo s'era aggrovigliato sotto il tavolo, ho esclamato che "strano: di norma è più facile uscire che entrare!". Alla risata dei miei compagni d'avventura, ha fatto seguito l'enumerazione di alcuni casi a conferma o smentita di tale affermazione: 1) ... ahem... ci siamo già capiti ;-))) [conferma] 2) entrare con l'auto in un parcheggio di misura è più difficile che uscirne -> per entrare si fanno molte manovre, per uscire già hai preso le misure... [conferma] 3) ovviamente il profilattico è più facile da togliere che da mettere (facciamo lo sforzo, comunque, ok?) [conferma] 4) nel carcere - specie se sei NoTav - è più facile entrare che uscirne [smentita] 5) una bottiglia (specie di vino o di birra) è più facile svuotarla che riempirla [conferma] 6) volendo ascoltare come 15enni la radio dal cellulare (una cuffietta a testa), s'è verificato che il jack delle cuffie del Nok...

Cream That Egg! :-D

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C'è un film, che vidi quando ero piccola, in cui faceva la sua comparsa un sistema complessissimo completamente automatico di leve, scivoli, candele e vari altri strumenti per la preparazione della colazione del protagonista. Tali meccanismi deliranti - invero abitualmente realizzati per puro diletto e al fine di obiettivi semplicissimi - si chiamano macchine di Rube Goldberg e le conosciamo bene dai cartoni animati. Eppure vi è chi le realizza anche concretamente, spesso ricorrendo a oggetti d'uso quotidiano.

Think out of the box! :-)

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Meglio questa di un pipistrellino dormiente ;-) ˙˙˙ǝʇuǝɹǝoɔuı ìsoɔ ,ǝ uou àʇlɐǝɹ ɐllɐ ǝɹɐpɹɐnƃ ǝlɐnb ɐllɐp ɐʌıʇʇǝdsoɹd ɐʌonu ɐun ıpuınb 'ɐʇɐɹpɐnbuı|ǝlɐɯɹou|ɐʇʇıɹp oʇʇnʇ lǝp uos uou ɐssǝʇs oı 'ǝpuoɹʇlɐ,p ˙ıɔıɯɐ ıǝıɯ ıǝp ɐıoıƃ ɐl ɹǝd 'oıɹɐɹʇuoɔ lɐ ıɯopuǝɯıɹdsǝ oʇs ǝʇɐʌıɹd ıuoızɐɔıunɯoɔ ǝllǝu ǝɥɔ ouɹoıƃ lı oʇʇnʇ ,ǝ 'ìs ǝ ˙˙˙ıɹoʇnɔolɹǝʇuı ıɹdoɹd ıǝp ɐʇıʌ ɐl ǝlɐǝɹɹns ùıd ,od un ǝɹǝpuǝɹ ıp ǝuoızuǝʇuı ɐıɹdoɹd ɐl ǝɯıɹdsǝ oɹʇsou lı ǝlɐnb lǝu (sǝqqoɥ & uıʌlɐɔ) uıʌlɐɔ ıp ɐʇnʇʇɐq ɐun oʇınƃǝs oɥ ıƃƃO Questo "gioco innocuo per bambini scemi" (come commenterebbe mia nonna) si trova qui -> FlipTitle

Caccia al tesoro

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Fare ricerca è come partecipare contemporaneamente a un viaggio e a una caccia al tesoro: disegni e segui mappe, scrivi appunti, conosci persone, esplori luoghi, elabori ipotesi e deduzioni - il tutto mentre continui a viaggiare - e, quando lo trovi, il tesoro era qualcosa di inimmaginabile all'inizio, e la felicità che provi è data sia dall'aver trovato quello, sia dal percorso che hai compiuto... La ragione per cui la vostra Minerva non racconta molto di sé in questo periodo è che - oltre a lavorare, prendersi cura di sé, dedicarsi a mille piccoli grandi piaceri intriganti e organizzare il prossimo viaggio nomadico e incosciente per soddisfare la propria ansia di movimento - ha ripreso a fare ricerca. Quindi, di fatto, è in piena caccia al tesoro! E quando gioca ha tendenze monomaniacali - già lo sapete. E voi vi perdete ogni tanto in sorte di cacce al tesoro? E se sì, quali? Cosa vi appassiona, cosa seguite come segugi? E come si sviluppa la vostra ricerca? ...

Fortunata al gioco...

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... sfortunata in amore? Così si dice e invece io, che non ho mai avuto tanta fortuna, in questi giorni sto un po' vincendo tutto - dalle catene di Sant'Antonio tra blogger che mi premiano con cose simboliche ( OrsaBipolare alla prossima ennesima richiesta d'autonarrazione ti sparo) e concrete (il marzianino di maglia: grazie, Grande Marziano ) - a concorsi che mi 'costringono' a lavorare (ahem...), a sessioni con amici affettuose e con amanti che mi lasciano senza fiato (va da sé che queste ultime sono quelle che prediligo). Trovo drammatici invece i numeri di chi gioca sul serio, con la speranza di vincere denaro, e continuo a pensare che piuttosto che aumentare le esigenze senza sapere come farvi fronte bisognerebbe diminuirle, ma... qui stanno togliendoci la possibilità anche della più magra sopravvivenza a stenti, quindi il cambiamento richiede proprio un ripensamento e uno sforzo di dimensioni inaudite. Ovvero richiede proprio di cambiare il 'mod...

10 giochi erotici? No, grazie, meglio "right during dinner, I'm fucking you to death"

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Cerco virtù e proprietà dello zenzero, e finisco sulle pagine online di quell'equivalente per casalinghe disperate del Cioè d'adolescenziale memoria che è alfemminile.com in cui si suggerisce come aumentare la possibilità d'avere un orgasmo, si discute di quali cibi sarebbero afrodisiaci e soprattutto si propongono "10 giochi erotici da provare al più presto" - nei quali (dopo le solite ipotesi patetiche, misere e tristissime "idraulico-cliente", "dottore-paziente", "professore-alunna") si passa a tutta una serie di fantasie in cui la donna, nella coppia etero in questione, è di volta in volta prostituta, spogliarellista, prigioniera, robot ubbidiente, addormentata nel bosco ecc. (e su questo ci sarebbero tantissime cose da dire e soprattutto tante sprangate pedagogiche sui denti da tirare, ma lascio che lo facciano le brillanti e cattivissime sorelle di Femminismo a sud e Un altro genere di comunicazione ). Tutti i giorni, prop...

Gioco: 7 Links Project

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Leggo il post e rispondo all'invito di Hobina a una sessione di autocoscienza (ahem...) sui nostri blog :-D [giusto per rompere la tensione di questi giorni e prendere tempo per scrivere altre cose più sensate, in questo momento interlocutorio così pesante per tutti noi]. 1. Il post il cui successo mi ha stupito Tatuaggi: l'unicità del corpo attraverso segni visibili . Quando l'ho scritto era un post senza pretese, per me, invece man mano vedevo che sempre più veniva letto - raggiunto attraverso chiavi di ricerca. Non avendo confronto con i suoi lettori perché questi degli ultimi mesi non hanno commentato, mi chiedo se la ricerca sia per volontà di distinzione del proprio corpo e di sé dagli altri - e quindi davvero 'unicità' - oppure se ricerca di modalità visive di identificazione con coloro che hanno un certo simbolo sul proprio corpo... 2. Il mio post più popolare Autobiografia in musica - ma solo perché è diventato un gioco che ha dato origine a...

DadaEsercizio n.42: lo facciamo sabato pomeriggio ovunque siamo?

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Eh, sì, tornata da una vacanza tanto appassionante quanto sorprendente e inattesa - pur immergendomi nuovamente nel lavoro e nel tentativo di comprensione di un paese socialmente e politicamente nel delirio - non intendo rinunciare al tentativo di trasformazione di questa società in una più matura e consapevole con ogni mezzo necessario ivi incluso il gioco , e pertanto qui vi propongo una provocazione soft-porno dada (voi sapete quanto ami dada!) rubata all'amico Paolo Melissi . Si parla tanto e male di sesso, per poi riscoprirci imbarazzati, bloccati, timorosi del giudizio altrui... lavoriamo sulla sorpresa e sull'ironia, magari strapperemo un sorriso e contribuiremo a facilitare lo stemperarsi, negli altri, della paura di fronte a una cosa così naturale e sana! Dai, giochiamo! :-D " DadaEsercizio n. 42, o Bombardamento a tappeto Ci si munisca di un giornaletto porno a fumetti, l'ideale sarebbe un numero qualsiasi di Lando (antiquariato)...

Un sassolino, del gesso e il Cielo

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"Alla campana si gioca con un sassolino, che bisogna spingere con la punta del piede. Ingredienti: un marciapiedi, un sassolino, una scarpa e un bel disegno fatto col gesso, preferibilmente colorato. In alto c’è il Cielo, in basso c’è la Terra, è molto difficile far arrivare il sassolino al Cielo, quasi sempre si calcola male e il sassolino esce dal disegno. Poco a poco, però, si acquisisce l’abilità necessaria per saltare sui vari tipi di caselle (c’è la campana lumaca, la campana rettangolare, la campana fantasiosa, poco usata) e un giorno si impara a lasciare la Terra per rilanciare il sassolino verso il Cielo, riuscendo ad arrivare al Cielo, la cosa brutta è, che giusto in quel momento, quando ancora quasi nessuno ha imparato a rilanciare il sassolino verso Cielo, finisce di colpo l’infanzia e si cade nei romanzi, nel angoscia del razzo divino, nella speculazione dell’altro Cielo a cui si vuole arrivare. E solo a causa della fine dell’infanzia, si dimentica ch...

La metropolitana delle emozioni

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L' Emotion Planner è un sito realizzato da alcuni designer svedesi che hanno replicato online la rete della metropolitana di Stoccolma rendendola una "metropolitana delle emozioni". Come funziona? I nostri hanno innanzitutto sostituito le stazioni con un consistente numero di possibili stati d'animo. Quindi hanno associato a ogni possibile percorso - da uno stato d'animo all'altro - una musica specifica che accompagna nel tragitto il viaggiatore virtuale. Per la navigazione (e l'ascolto) basta inserire partenza e destinazione nella finestra in alto a sinistra. Io ho provato ad andare da Desire -> a Ecstasy e... come auspicavo e non ne sono stata delusa, m'ha accompagnato L'amour est un oiseau rebelle ovvero l'habanera dalla Carmen di Bizet - la mia opera preferita ;-) Buon viaggio a voi! :-)

Autobiografia letteraria dall'infanzia all'età adulta

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Riprendo un post scritto ieri dall'amico Lucien che reca l'omonimo titolo, e propongo anche a voi il giochino elaborato sulla falsariga della precedente autobiografia in musica ( qui e in molti altri blog altrui), il quale scrive "sono convinto che anche le letture (o non letture), soprattutto in giovane età, abbiano contribuito in buona parte a formarci e a indirizzare la nostra vita". Concordo con te. D'altronde, W.S. Maugham, ne La lama del rasoio , lo dichiarava esplicitamente che "gli umani [...] sono anche [...] i racconti delle anziane donne che hanno ascoltato, [...] i poeti che hanno letto [...]". Vado così a compilare senza indugio il mio elenco (di libri scelti, ché mai potrei citare tutte le letture della mia vita, mai!). INFANZIA - PRIMA ADOLESCENZA (0-13) Ferenc Molnár - I ragazzi della via Pal (il che spiega la delinquenza in erba, l'idea del sacrificio di sé, l'ammore per i fortini ecc.) Edmondo De Amicis - Cuor...

Seguendo Latouche: Della felicità, del piacere e della libertà dalla schiavitù 2/2

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(continua dal post precedente) Il che vi spiega anche - o meglio, lo spiega ai più disattenti o in malafede - perché io possa avere davvero tanti seri problemi di salute, o economici, o sia single (dove quest'ultimo non è un problema, per me, ma evidentemente lo è per molte donne che popolano la rete e che vanno in asfissia se non hanno qualcuno accanto o sopra) eppure stia così bene, non senta per nulla d'accontentarmi - anzi, abbia una qualità della vita a mio avviso altissima - e sia di fatto una persona serena ;-) Io credo che alla fine - se non siamo dei fortunati dementi (cosa che invero vedo sempre più frequente, però) stile Forrest Gump, la cui inconsapevolezza lo salva in ogni situazione dalla spaventosa deriva emotiva che una qualunque persona intelligente e sensibile proverebbe in molti eventi dolorosi e fallimenti che caratterizzano l'esistenza umana - la nostra felicità dipenda dalla capacità o meno che abbiamo di riflettere seriamente (pur ...

Seguendo Latouche: Della felicità, del piacere e della libertà dalla schiavitù 1/2

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Erotizzare l'esperienza della vita è molto di più ed è tutt'altra cosa dall'aumentare la frequenza dei propri rapporti sessuali. (potrebbe averlo detto Marcuse) La ragione per la quale ho cominciato a scrivere questo blog ormai quasi un anno fa era (ed è) duplice: volevo 1) alimentare le buone energie che si provano in momenti quali l'innamoramento o in situazioni in cui siamo particolarmente appagati (dal lavoro, dalle relazioni, dalle nostre passioni) continuando a ricordarmi - nei momenti bui che pur attraversiamo nell'esistenza se siamo persone sensibili e riflessive - quanto si possa essere felici, così come 2) condividere le riflessioni in merito alle cose che sentivo (e sento) come buone, sane, intense, gratificanti, perché sono sempre stata persuasa che più seguiamo queste, più ci possiamo liberare dal giogo della schiavitù di falsi bisogni, di modelli culturali disumani, di un sistema che ci rende mediocri, sporchi, meschini e infine ...

Bruce Chatwin, la camera delle meraviglie e un gioco col quale siamo tutti artisti

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Bruce Chatwin 20enne al lavoro. Sono persuasa che ogni persona sia potenzialmente un artista, e abbia assoluto diritto alla libera espressione di sé. Ci sono momenti in cui ciò che sta dentro di noi chiede urgentemente d'essere tirato fuori e rielaborato, quindi 'risolto', nella condivisione con gli altri. La parola poetica o narrativa, la pittura, la fotografia, la scultura, e via dicendo possono esprimere le sensazioni che proviamo e 'mediare' nella relazione tra noi e gli altri rendendo visibile - comunicabile - il nostro pensiero e le nostre emozioni e i nostri sentimenti. Così come la pratica continuativa dell'espressione di noi stessi e del confronto con altri - ovviamente con soggetti attenti, riflessivi e disponibili* e in un contesto non offensivo, mortificante, violento - ci permette di imparare tecniche e acquisire competenze per rendere le nostre produzioni espressive sempre più efficaci in relazione a ciò che vogliamo comunicare. Bruce Ch...

Il gioco della sbirciatina letteraria ;-)

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Ispirata dall'appartenenza ad Anobii e seguendo quanto già scritto per Metilparaben , oggi vi propongo un gioco che di nuovo ha a che fare con la lettura. Quante volte - quando prendiamo i mezzi pubblici, o facciamo una pausa in un caffè, o siamo in coda a qualche sportello - ci capita di vedere persone leggere libri? E quante volte incliniamo la testa per vedere meglio la copertina e individuare il titolo o leggiamo dietro le spalle stralci di frasi e cerchiamo di intuire di quale autore si tratti? Il gioco consiste nel curiosare e cercare di capire cosa leggano le persone che vediamo immerse nella lettura, ma senza chiedere loro esplicitamente di che si tratti. E poi nel riportare qui nei commenti la descrizione della situazione e il titolo/autore che stavano leggendo. Che dite, avete voglia di giocare? :-)

Minerva fa collage dadaisti (cannibalizzando "D" di Repubblica...)! :D

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John Heartfield, Dada Photomontage , 1917 Ho sempre amato molto il Dadaismo – invero vi sono cresciuta dentro sia a livello istituzionale, dai primi studi accademici, sia nei contesti controculturali che frequentavo, dove azioni e immaginario dada erano prassi estetica e politica di riferimento (per la realizzazione di flyer, per provocazioni contro le istituzioni). Dada nega tutti i canoni estetici dell’arte, accusati giustamente d’essere funzionali ai valori del sistema borghese. Ciò si traduce nel rifiuto del concetto di bellezza, degli ideali, della ragione positivistica, del progresso – cui vengono contrapposti la libertà senza freni, l’irrazionalità, l’ironia, il gusto per il gesto ribelle e irridente, lo spirito anarchico. Una delle modalità espressive più frequenti nei dadaisti – che addirittura inventarono tale tecnica – fu il fotomontaggio e il collage . Raoul Hausmann, ABCD , 1923-1924 Il fotomontaggio nasce e si sviluppa nel dada berlinese (1918-1923) su...

D'una qualche sorta di incantato animismo

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Sin da quando ero piccola ho sempre pensato che dovessi far attenzione agli esseri viventi che mi circondavano - persone, animali, piante - onde evitare di cagionare loro volontaria (e anche involontaria, se fosse stato possibile) sofferenza. Nella mia concezione dell'esistenza, tutti avevano un'anima, una capacità di sentire, e potevano provare dolore - per cui ho sempre pensato che avrei dovuto essere cauta e cercare di risparmiare loro danni almeno da parte mia. Nella mia estrema curiosità e attitudine a vedere le cose da tanti diversi punti di vista avvenne però abbastanza presto che cominciai a pensare dotati di un'anima anche gli oggetti - le cose invero abitualmente considerate inanimate - e a immaginarmi 'nei loro panni'. Avevo rispetto nei loro confronti tenendoli puliti, cercando di non graffiarli, romperli, incrinarli. Li spostavo in luoghi diversi dal contesto abituale, affinché 'vedessero' altre parti della casa. Se accadeva qualcosa in cui...