D'una qualche sorta di incantato animismo
Sin da quando ero piccola ho sempre pensato che dovessi far attenzione agli esseri viventi che mi circondavano - persone, animali, piante - onde evitare di cagionare loro volontaria (e anche involontaria, se fosse stato possibile) sofferenza. Nella mia concezione dell'esistenza, tutti avevano un'anima, una capacità di sentire, e potevano provare dolore - per cui ho sempre pensato che avrei dovuto essere cauta e cercare di risparmiare loro danni almeno da parte mia.
Nella mia estrema curiosità e attitudine a vedere le cose da tanti diversi punti di vista avvenne però abbastanza presto che cominciai a pensare dotati di un'anima anche gli oggetti - le cose invero abitualmente considerate inanimate - e a immaginarmi 'nei loro panni'. Avevo rispetto nei loro confronti tenendoli puliti, cercando di non graffiarli, romperli, incrinarli. Li spostavo in luoghi diversi dal contesto abituale, affinché 'vedessero' altre parti della casa. Se accadeva qualcosa in cui potevo pensare a un effetto su di loro, nel bene o nel male, gliene parlavo (ovviamente non ricevendo risposta). Soffrivo infine terribilmente per gli zerbini - la cui funzione era quella di venire calpestati (gesto che leghiamo culturalmente al disprezzo), accogliendo la polvere delle scarpe di tutti coloro che vi fossero passati sopra come sorte di 'capri espiatori'.
Nel tempo ho poi continuato dando nomi agli oggetti d'uso quotidiano, parlando col computer (abitudine che vedo frequente anche tra i miei conoscenti/amici) e talvolta me la prendo con ciò che non funziona quasi si tratti di una questione personale. Ma c'è una cosa che più di tutte è indicativa del mio rapporto con le cose ancora oggi - una piccola sfida quotidiana di cui non mi privo mai: la gara col caffè. Funziona così: a fine pranzo/cena carico la caffettiera e la metto sul fuoco. Poi mi dedico a lavare i piatti. E competo con la caffettiera per vedere chi finisce prima - se io a lavare i piatti o lei a fare il caffè. Mi batte quasi sempre, ma fa un caffè così buono che alla fine non posso non sorridere e non congratularmi con lei, ogni volta, per la vittoria. Un semplice gioco - e io non perdo mai alcuna occasione di giocare.
Anche voi date nomi agli oggetti, parlate con loro, li considerate dotati di un'anima?
Anche voi date nomi agli oggetti, parlate con loro, li considerate dotati di un'anima?
Commenti
@ Venerdì Sushi: crudele! tu sei crudele! poveri gli oggetti che passano tra le tue mani, destinatari dei tuoi entusiasmi quanto delle tue intemperanze! crudele! :-P
@ Inneres Auge: ragazzo, tu talvolta un po' mi preoccupi ;-)
Un altro oggetto con cui parlo spesso è la maledetta stampante epson, ma lì sono più che altro insulti e bestemmie... :D
mi sà che tornerò spesso da qst parti
ciao
@ fragolina: benvenuta, grazie infinite per i complimenti :-) torna liberamente quando vuoi, ciao!
A Peter Lorre, ho dato del cocainomane, sulla tua bacheca!
@ tutti: gente, se volete capire il dialogo tra me e questo fotografo geniale e impertinente, dovete rimbalzare tra le nostre rispettive bacheche - oggi va così :-P
@ TuristadiMestiere: capisco :-)
@ Giò: ti riferisci alla tua adorata moto? Prenditene cura, che sta per arrivare la primavera! :-)
400 euro per l'ultima visita dal meccanico: un po' come fare un bel regalo alla propria amata ;-)
Un caro saluto.