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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Minerva DIY (è una strategia di resistenza)

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Buongiorno a tutti/e! No, nell'intitolare questo post "DIY", acronimo di "Do It Yourself" (trad. lett. "Fattelo da solo/a"), non vi parlerò di come Minerva si sa dare piacere per conto proprio per cui svolazza serena come una farfallina in un'esistenza della durata complessiva di 24h delle quali il 95% passato a fare sesso (e sì, questa è la media della durata di vita delle farfalle e del modo in cui la impiegano: invidiabile, nevvero?). Vi racconterò piuttosto che Minerva ieri ha approfittato della giornata festiva per svegliarsi di buon'ora e mettersi a preparare pane e yogurth come da un po' di tempo ormai fa per conto proprio. La ragione non è solo dovuta a ogni genere di intolleranza alimentare, ma al verificare che le cose che mi faccio per conto mio - scegliendo con cura gli ingredienti, impiegando il tempo necessario alla loro preparazione, adattando questa ai miei gusti personali - sono infinitamente più sane e buone di qu

L'incanto della radio: stay tuned!

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Minerva ama molto la radio. La ragione principale è – senz'ombra di dubbio – che questa la trasporta in un'altra epoca in cui il ritmo della vita era molto più lento di quello ansiogeno attuale e la medesima comunicazione via etere, come quella reale tra i possibili interlocutori, era improntata a grazia e rarefazione. Del conduttore o della conduttrice percepivi unicamente la voce – sempre sensuale, sempre impostata, sempre scandente in modo puro e chiaro le parole – immaginavi la persona e le adducevi le medesime caratteristiche in toto. In tale modo egli (o ella) veniva ad avere quella medesima bellezza cristallina – nell'aspetto fisico, nei tratti del viso, in quelli dell'anima – che percepivi nel suo parlare e nel suo intrattenerti, unici elementi sui quali si poteva basare la tua conoscenza di lui/lei. E intanto attendevi alle tua mansioni quotidiane, prestando orecchio, ma solo quello, a parole e musiche che ti aiutavano a sentire volare

Caccia al tesoro

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Fare ricerca è come partecipare contemporaneamente a un viaggio e a una caccia al tesoro: disegni e segui mappe, scrivi appunti, conosci persone, esplori luoghi, elabori ipotesi e deduzioni - il tutto mentre continui a viaggiare - e, quando lo trovi, il tesoro era qualcosa di inimmaginabile all'inizio, e la felicità che provi è data sia dall'aver trovato quello, sia dal percorso che hai compiuto... La ragione per cui la vostra Minerva non racconta molto di sé in questo periodo è che - oltre a lavorare, prendersi cura di sé, dedicarsi a mille piccoli grandi piaceri intriganti e organizzare il prossimo viaggio nomadico e incosciente per soddisfare la propria ansia di movimento - ha ripreso a fare ricerca. Quindi, di fatto, è in piena caccia al tesoro! E quando gioca ha tendenze monomaniacali - già lo sapete. E voi vi perdete ogni tanto in sorte di cacce al tesoro? E se sì, quali? Cosa vi appassiona, cosa seguite come segugi? E come si sviluppa la vostra ricerca?

Giornata mondiale della poesia: Minerva e gli attacchi poetici

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Oggi viene celebrata la giornata mondiale della poesia. Oltre a raccomandarvi di fare tanti attacchi poetici - invero atti stranianti che scuotano e risveglino questa società anestetizzata (per non dire in stato vegetativo) - con materiali vostri o altrui ogni volta che ne abbiate l'occasione e di approfondire l'argomento Slam Poetry (attenzione: non sto parlando di poetry-slam, pratica competitiva della quale sarei volentieri becchina) che potrebbe essere una delle forze più dirompenti per fendere l'animo delle persone e quindi la loro mente, vi lascio la poesia bellissima dalla quale ho preso il mio nome. Col personaggio di Minerva Jones condivido un passato di gravi tragedie, ma anche un presente di indomita vitalità e passione. Ed è questa seconda prospettiva, alla quale vi invito. Buona lettura! Sono Minerva, la poetessa del villaggio, fischiata, schernita dai villanzoni della strada per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo e tan

Svuotare le scatole, liberarsi delle cose

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Contrariamente a te , io le cose le tengo per un po', poi le inscatolo, infine le butto. Sì, talvolta me ne pento anche - più che altro quanto si tratta di ricordi di persone che ormai non ci sono più - ma è per un attimo, tanto neppur volendo le potrei recuperare. Tenere, raccogliere, collezionare cose m'ha sempre dato la sensazione che fosse riflesso del voler esercitare un controllo sul tempo - quasi potessimo, per il tramite di quest'azione, sottrarci all'inesorabile esito che ha qualsiasi vita. Ossessivamente io sto invece facendo il contrario da un po' di mesi a questa parte - chissà che un giorno arrivi davvero a non avere altro che quanto mi basta per riempire uno zaino. Sto buttando via così tanto! Talvolta non è un'azione indolore. Fa male gettare nell'immondizia qualcosa che ti è stato regalato per amore - ti si stringe il cuore, anche per il rispetto verso quella persona. Ma che lo conservo a fare, come una reliquia? Fa male buttare

Per rinfrancar lo spirito...tra un enigma e l'altro

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Visto che qui si parla di cose belle, ma anche di resistenza all'orrore e alla deriva di società/stato perversi in cui viviamo, è d'uopo di tanto in tanto appunto rinfrancar lo spirito. Spero quanto segue vi sia di sollievo all'animo affaticato :-) [e grazie a GNZ che inviandomelo me l'ha ricordato!]

Utopie concrete

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"Mi si nota di più se vengo e sto appoggiato alla parete senza divertirmi tutto il tempo o se proprio non vengo?". Questo amletico dubbio morettiano è in realtà metafora del mio dilemma personale da un po' di tempo a questa parte rispetto alla mia partecipazione alla vita politica e sociale di questo paese, che m'ha visto sinora invero speranzosa e attiva. Perché se tutto ci influenza e parimenti noi influenziamo qualsiasi cosa abbiamo intorno, il medesimo essere noi stessi a prescindere da ciò che ci sta intorno potrebbe - oltre all'indubbio vantaggio di farci in primis del bene - comportarne indirettamente un cambiamento. E sarebbe, come diceva Watzlawick, un cambiamento di secondo livello, ovvero non un'opposizione alla fine complementare al dominio che subiamo, ma un'uscita da un sistema chiuso le cui componenti sono in rapporto profondamente sbilanciato che - su grandi numeri - provocherebbe una destabilizzazione definitiva al sistema forza

Rarefazione domenicale

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Ma anche di tutti gli altri giorni - ché in questa dimensione onirica ho immerso la mia vita, nella ricerca della sua più profonda bellezza. Buona visione e buon ascolto. Chiudete gli occhi, lasciatevi portare altrove.

A sud del confine, a ovest del sole

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"Non posso fermarmi, devo andare a casa". "Stai leggendo Murakami, eh?". Ormai i miei amici lo sanno: se ho tra le mani un libro di questo scrittore, nessun piacere supera quello di infilarmi nelle lenzuola con lui e godere di ogni parola, immaginare la calda umidità delle situazioni descritte (furbo, eh, nella strategia per ammaliarci e tenerci legati a sé?), farmi risuonare nella mente le musiche citate, assaporare - ancorché virtualmente - la consistenza della pelle dei suoi protagonisti. A sud del confine, a ovest del sole - un libriccino di una ventina d'anni orsono che ho finito di rileggere stanotte perché intriso d'eros adolescenziale e post- che non mi dispiace affatto, ed è anzi abbastanza la dimensione in cui io stessa lo vivo. Che cosa rende una vita felice? Un problema di fondo per un giovane quasi quarantenne che ha perso il primo amore - quello dell'infanzia - con cui ascoltava ossessivamente Pretend di Nat King Cole senza c

Verso un'economia della terra

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da ComeDonChisciotte di Guy McPherson Guy McPherson è professore emerito di Scienze Naturali e di Ecologia e Biologia dell'Evoluzione presso l'Università dell'Arizona, dove ha insegnato e condotto ricerche per 20 anni. Ha scritto oltre 100 articoli, dieci libri, l'ultimo: Walking Away From Empire, e per molti anni ha studiato la conservazione della biodiversità. Vive in una casa di paglia autosufficente, pratica la coltivazione biologica e l'allevamento, lavorando all'interno di una piccola comunità rurale. Per saperne di più visitate guymcpherson.com o scrivetegli all'indirizzo grm@ag.arizona.edu Dobbiamo sviluppare un nuovo sistema economico perché quello attuale non funziona. Il sistema industriale sta distruggendo ogni aspetto della vita sulla terra. E, fino a prova contraria, senza vita sulla Terra non è possibile sopravvivere. Cercherò di descrivere brevemente gli orrori di questo intricato e devastante castello di carte globale. Prov

Come funziona il dominio sul (corpo) femminile

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Per certi versi sì, per certi altri no. Forse la differenza sta nel fatto che quella di sinistra magari è un tantino più libera (ma poco di più, e con risvolti di pericolo di vita comunque inauditi) di quella di destra rispetto alla possibilità di scelta su come andare in giro vestita. In attesa di venire ovviamente violentata perché col proprio abbigliamento 'provocava'... Poi entrambe esperiscono l'essere merce soggetta al dominio maschile , l'essere messe a tacere con qualsivoglia strategia , la negazione di diritti fondamentali come persone - sulla carta o nelle azioni concrete (tipo l'interruzione di gravidanza che, garantita tra i diritti delle donne in Italia , ora è sempre più difficile ottenere a causa di medici che - anziché pensare alla salute psicofisica della paziente - si rifiutano di attuarlo, condannando così le donne a gravidanze che non vogliono proprio, e che in ultima analisi magari vanno contro i loro principi , come sarebbe nel mio ca

Cambiare il mondo senza prendere il Potere

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Prende il nickname da Aurora Leigh la mia carissima amica che oggi inaugura il proprio blog dal titolo quanto mai affascinante: " Cambiare il mondo senza prendere il Potere ". Il post di apertura - a mio avviso - la dice già lunga non solo sulle ragioni per le quali ha deciso di occupare uno spazio virtuale con la sua presenza concreta, ma anche sul respiro e la prospettiva con i quali scrive, comunica, sta in relazione con gli altri. Già mia fonte di ispirazione e positività quotidiana, consiglio anche a voi di seguirla, commentarla, conversare con lei come fate con me. Ne vale decisamente la pena, vi assicuro! ;-)

Scrittura narrativa: richiesta consigli!

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Buona sera tutti/e! :-) Amici miei, vi chiamo a raccolta, ché alcuni fatti recenti mi hanno portato a provare un crescendo di piacere verso la scrittura, e quindi a volermici sempre più dedicare. In particolare ho verificato che amo la forma del racconto, specie se breve, ispirata a Carver e Murakami. O la diaristica di viaggio (che ovviamente mi vede particolarmente appassionata anche come lettrice). Quindi... Minerva chiede consiglio, perché da dilettante nell'ambito della narrativa vuole imparare a fare le cose al meglio. Vero è che in rete già molto ha trovato, ma se voi stessi - sulla base delle vostre esperienze - le deste indicazioni, suggerimenti, consigli pratici o segnalazioni di link e libri appassionanti che la possano stimolare (senza rivelarsi manualistica asettica e standardizzata della scrittura) lei vi ringrazierebbe dal profondo del cuore :-)

C'era una volta...

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Ma che bello questo post del ragazzino cannibale. Lo faccio anch'io, a questo punto, ché abbiamo un gran bisogno di tornare bambini e ricordare le cose che ci rendevano felici una volta . Voi quali fiabe avete amato, quali personaggi avreste voluto essere, quali mirabili gesta avreste voluto compiere? :-) Chissà che i pensieri e i personaggi in cui ci immedesimavamo allora non ci ispirino per la nostra vita presente e futura! ;-) Meme delle fiabe 1) Qual è la tua fiaba preferita? Grande dilemma tra Il brutto anatroccolo e Peter Pan , mi rappresentano perfettamente entrambe! 2) Quale quella più odiata? Cenerentola . Perché è una vittima consenziente che poi accede per sola fortuna a un mondo incantato il quale a sua volta incarna comunque tutto ciò che nella realtà mi disgusterebbe. 3) Qual è il tuo cartone animato Disney preferito? Uno vecchissimo: Saludos amigos . Ve lo propongo qui, ché merita! 4) Quale sogno vorresti che la bacchetta magica del

Poesie (non solo) erotiche di Ana María Rodas

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Poetessa guatemalteca nata nel 1937, la sua prima pubblicazione è Poemas de la izquierda erótica nel 1973, cui seguono Cuatro esquinas del juego de una muneca nel 1975, El fin de los mitos y los suenos nel 1984 e - dopo un decennio di silenzio, sequestri e sparizioni in cui ella stessa nel prologo scriverà che le "si presentavano tre opzioni ugualmente spaventose: encierro, entierro o destierro (reclusione, sepoltura o esilio)" - La insurrección de Mariana nel 1993. Svolge attività di giornalista e docente presso l’Università di Rafael Landívar e Francisco Marroquín. Ha partecipato alle lotte per i diritti umani e civili in un Guatemala, oggi formalmente democratico, ma dove la violenza, specie sulle donne, è ancora ben presente. Ieri ho ricevuto da un'amica il testo di una poesia di Ana Mar í a Rodas. In rete ne ho trovate altre due che m'hanno fatto traboccare l'anima - condivido il tutto con voi. Te, ti terrorizza parlare di queste cose.

Maratona radiofonica femminista per l'8 marzo

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Minerva ama moltissimo la radio (e in un prossimo post ve ne parlerà a parte da quanto segnala oggi qui) e pertanto volentieri fa eco a Sguardi sui Generis e MFLA nel segnalarvi che è in corso una maratona di 24 ore di dirette su Radio Onda Rossa per questo 8 marzo . Il palinsesto annovera dalle 13:30 alle 15:00 e dalle 15:30 alle 16:00 contributi del Laboratorio Sguardi sui Generis , così come dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 17:30 il segnale viene ribalzato da Radio Blackout . Qui il programma completo. Buon ascolto! :-) 00.00 – 01.00 APERTURA Presentazione e lancio della maratona radiofonica 01.00 – 06.00 – CI PIACE LA NOTTE Spazio di musica e conduzione che ci traghetta fino all’alba. Al suo interno: Presentazione dello spettacolo: “Disambigua – Shepirot” de gli In_Ocula (Faenza). Va in scena nell’ambito del festival “Parabole fra i sampietrini” – Forte Fanfulla (8-9-10 marzo h 21.30 – via Fanfulla da Lodi 5, Roma) Collegamenti con lesbi

Le zucche di Luca :-)

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Luca nel suo banco, l'Orto del Sole. Si possono assumere posizioni diverse sul discorso Tav e voi ben sapete quale sia la mia. Così come diverse valutazioni dell'agire del composito panorama e delle differenti prassi d'azione dei manifestanti e anche del gesto di Luca - salito su un traliccio con l'intenzione di rimanervi come atto simbolico di difesa della propria terra. La mia interpreta ciò che è accaduto in questi termini , così come tendo ad agire con prassi come questa - che sono anche quelle che si stanno maggiornamenta attuando, insieme ad azioni legali, manifestazioni, appelli ecc. (tutte cose che, ahimè, stanno venendo vergognosamente ignorate dalle istituzioni *che pur ci dovrebbero rappresentare come cittadini italiani*). Ma, a parte tutto questo, sono fermamente convinta che ciò che ci dovrebbe contraddistinguere come esseri umani sia la capacità di fermarci davanti alla sofferenza, e non dileggiare chi la sta vivendo e lotta tra la

Luci nel bosco: Rune Guneriussen

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Ho bisogno di riempire gli occhi di 'buone' immagini - delicate, eteree, non urlate. Incontro così - alla ricerca di soluzioni pacificanti lo sguardo e l'anima in questo momento in cui tutto è troppo saturo - le installazioni dell'artista norvegese Rune Guneriussen .

El Biblioburro

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Quanto è appassionante, taumaturgico e sì, anche psichedelico, leggere! Un’esperienza appagante e democraticamente paritaria per tutti i nostri sensi: sono catturati e trasportati in un altro mondo, percettivo, unico e irriproducibile, diverso per ciascuno di noi, pur leggendo la stessa storia; il piacere di sfogliare e sentire l’aria che si muove, il suono della pagina che cammina, e che dire del profumo della carta di certi libri… sillaba dopo virgola, l’immaginazione improvvisa colori, sapori, luoghi e scenografie da nasi aquilini, fruscii di seta, sgommate impertinenti! Scontato ricordare la portata rivoluzionaria della scrittura, inutile dire quanto i libri, divulgando il Pensiero (certo Pensiero, magari!) siano insostituibili per la formazione culturale dell’individuo e delle società… inutile e scontato nell’occidente organizzato nelle forme a noi consuete, anche se è noto che si legga sempre meno; e, mentre qui un ex ministro (o, se preferite, ministra) fa scempio dell’is

Respira!

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Versione estiva: ho sempre in borsetta il candelotto di dinamite, ma ora sto usando pure la fionda ;-) (voi non ci crederete, ma ce l'ho sul serio!). Rinnovo l'invito a fermarsi e riflettere . E pure a respirare profondamente, alla prima occasione in cui siamo in uno spazio naturale e all'aria fresca, con questo bel sole e questa bella temperatura che ricomincia a fare capolino, magari lasciandovi ispirare da questo lieve e semplicissimo video rubato a Nishanga .