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Visualizzazione dei post con l'etichetta musica

Buone ispirazioni /5: Adotta un pianista. Musica da camera in camera tua.

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In questa città in cui "vive la passione" ( ahem ...), alla fine del mese avrà luogo un nuovo evento cui attingere come buona ispirazione per le nostre vite, e nel quale godere della capacità creativa dell'essere umano in modi e tempi lontani dal frastuono assordante e dalla velocità devastante dei nostri tempi. Sto parlando della due giorni intitolata " Adotta un pianista ", che si svolgerà a Torino il 24 e 25 gennaio 2015 in 7 appartamenti privati di Borgo San Salvario i cui proprietari si sono dati disponibili ad accogliere musicisti e pubblico in casa propria: agli abitanti del quartiere in possesso di un pianoforte è stato chiesto di ospitare un piccolo concerto nel proprio appartamento, segnalando la propria disponibilità, l’orario più consono e il numero di spettatori che alloggio fosse in grado di accogliere. Questi ultimi possono partecipare liberamente (verrà però loro richiesta un'offerta libera a favore della Scuola Popolare di Musica del...

Avishai Cohen, Israele, la musica e il cambiamento (magari non violento: grazie)

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L'altra sera sono stata al concerto d'un jazzista che mi piace molto, Avishai Cohen , di fatto cittadino di quel paese sciagurato che è Israele. Fuori dal teatro che l'ospitava, un presidio di sostenitori della Palestina invitava civilmente il pubblico a prendere coscienza del massacro (perché quello è) dei palestinesi in atto. Ora: che costoro fossero specifici sostenitori di quel paese o meno, personalmente ritengo che quando c'è un massacro in atto poco importa chi ne sia la vittima. E' il massacro di vite umane - di qualsiasi età, luogo, origine, cultura, religione - che ritengo inaccettabile in sé. Ciò detto, le reazioni del pubblico sono state diverse, e - accanto a coloro che avevano piacere di ascoltare il concerto, ma erano anche ben coscienti della situazione - vi è stato chi, ottusamente, ha giustificato e avallato ciò che sta accadendo (e questo è così tragico che davvero ti pone interrogativi sui limiti della non violenza). Ma vi era anche ch...

Quando Matteo suona...

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... hai la sensazione di tornare a casa, alla tua infanzia, alla tua adolescenza - eppure ormai sei adulto! Però lui ti concede di indugiare un po' nell'amarcord ;-) Quando Matteo suona chiudo gli occhi, ascolto, ed è come quando all'università fumavo, mi distendevo sul letto ad ascoltare musica, e di lì vedevo immagini e viaggiavo nella mia stessa mente. Quando Matteo suona riconosci alcuni accordi e passaggi, e poi ti sorprende con variazioni curiose che ti portano un po' più in là l'anima. Quando Matteo suona usa qualsiasi strumento - una chitarra, un metallofono, anche un sacchetto di plastica - con tal naturalezza che anche a te sembra tutto facile, tutto possibile. Quando Matteo suona, la complessità con cui gioca confluisce in una musicalità semplice, lieve e incantevole. ["Papà, mi suoni quella bella ?" - gli chiede la figlia risolvendogli per sempre il problema dell'estetica musicale] Quando Matteo suona, suo...

Buone ispirazioni /3: Carovana Balacaval

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In questo paese ridicolo che celebra Sanremo e accetta ancora di tollerare l'esistenza della 'casta', nonché in questo mondo sempre più confuso e annientato dalla violenza dei rappresentanti delle istituzioni evidentemente intoccabili nel loro potere di vita e di morte su di noi, tra le buone ispirazioni per vivere nonostante tutto ciò ( già atto di Resistenza e di rilancio esistenziale, eh? ) oggi vi presento i miei amati amici della Carovana Balacaval . La Carovana Balacaval è il nome che un gruppo di artisti 'nomadi', appassionati di musica, danze popolari, cinema e teatro s'è dato per viaggiare su 4 carrozze trainate da cavalli - avete capito bene! - per 5 mesi l’anno, portando in giro concerti, sketch, laboratori di danza, e proiezioni cinematografiche sonorizzate dal vivo. Come scrivono essi stessi, "tutto ruota attorno ad alcuni temi centrali: la sostenibilità ambientale; la creazione di nuovi modelli di comunità e la lor...

Buone ispirazioni: il 'Concertino dal balconcino'

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Minerva ha passato un capodanno incantevole, tra amici di sempre che l'hanno coccolata in tutte le salse (soprattutto quella deliziosa all'aneto con cui hanno insaporito un superbo salmone). Così stamane, complice il sole, la sottoscritta ha deciso d'andare a vedere - meglio sarebbe dire 'ascoltare' - questa meraviglia di pensata autogestita che da più di due anni intrattiene la cittadinanza torinese, ovvero il Concertino dal balconcino . Maksim Cristan - chitarrista, scrittore e autore teatrale - e Daria Spada - cantante lirica diplomata al Conservatorio di Torino - ogni settimana danno infatti un concerto gratuito dal balcone della loro casa, e per un’ora i condomini si affacciano da balconi e finestre, mentre il pubblico vi assiste dal cortile interno del palazzo. Insieme a loro si alternano cantautori, poeti, musicisti e attori. "È un concerto punk lirico senza regole, senza stress e a costo zero", dice Daria. E dopo lo s...

Bulimica di vita /3

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Mi chiedi come sia possibile che io non abbia bisogno di nessuno. Che proprio non ne senta la mancanza. E mi chiedi come sia possibile che non abbia più alcun desiderio di nessuno. Sai, è presto detto: sono sempre più autistica. Ovvero: nel mio mondo c'è un mondo migliore di quello là fuori e tutto ciò che posso fare - tenendoci alla mia autenticità e integrità che non potrebbe mai accettare compromessi in cambio della sopravvivenza - per stare bene, essere felice, e 'fare muro' rispetto alla violenza e all'ipocrisia intorno, è rifugiarmi in quello. E godermelo tutto! Ché poi - l'ho sempre detto, già mantenere la posizione è un atto di resistenza e di opposizione . E il mio mondo - è presto detto anche questo - è ricchissimo e pieno d'infinita bellezza: - ci sono i miei nastrini nei capelli, i miei trucchi e i vestiti sempre più fantasiosi e folli, - la mia ironia e spontaneità sempre più serene e libere dalle paure degli effetti che provochera...

Io faccio propaganda di contrabbando...

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"... ovvero ispiro la gente". Così si legge in un pannello dedicato all'impegno libertario di Georges Brassens nel museo omonimo a Sète , cittadina portuale della Languedoc-Roussillon che ha dato i natali all'artista. E Minerva, che ha visitato quello spazio proprio in questi giorni, con il calore e la dolcezza che le sono rimasti addosso vi invita a scoprire il cantautore francese e a lasciarvene voi stessi ispirare attraverso magari questa intervista , e attraverso le sue canzoni - una più bella, intima, delicata, appassionata e coinvolgente dell'altra - tra le quali qui vi propone quella d'esordio, La Mauvaise Réputation , del 1952. Per la traduzione, un altro suggerimento: date uno sguardo alle diverse proposte nel ricchissimo e meraviglioso sito Canzoni contro la guerra . Buon ascolto.

Amanda Palmer, variazioni sul monte di Venere, e la stupida morbosità dei nostri tempi

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Amanda Palmer  è una cantante, compositrice e performer americana. Il 28 giugno scorso si è esibita al festival annuale di Glastonbury, in Inghilterra, e mentre cantava il reggiseno casualmente ha fatto intravedere un seno. Cielo, che scandalo! La pruriginosa rivista inglese Daily Mail ha pubblicato subito uno scoop con la fotografia osé, titolandola con un gioco di parole che rimanda all’idea del 'fare la figura di una scema' e - senza accennare alla musica dell’artista - l'articolo ha sviluppato tutto un discorso sull'orrore di quella parte del corpo di Amanda esposta al pubblico ludibrio (ed evidentemente alla pubblica ipocrisia dei lettori voyeuristi della testata) e, di già che c’era, ha pure buttato lì che la cantante sarebbe bisessuale. Venerdì scorso 12 luglio, Amanda Palmer scrive allora di risposta una lettera aperta al  Daily Mail , ma invece di inviarla in forma tradizionale ne fa canzone e la canta, indossando un kimono, durante un concerto...

In ricordo di Joe Strummer

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10 anni fa moriva Joe Strummer , cantautore, chitarrista e attore britannico, membro del gruppo punk rock The Clash , dalla formazione del gruppo, nel 1976, fino allo scioglimento, nel 1985 e dei Mescaleros, gruppo che formò nel 1995 e con cui lavorò fino alla morte. Joe Strummer fu anche, oltre all'attività musicale, attore e conduttore radiofonico. E, aggiungo, una persona dal cuore meraviglioso. Fatevi un regalo (tanto più che è gratuito), in questi giorni: prendetevi il tempo di vedere integralmente il documentario di Julien Temple The Future is Unwritten . Conoscerete una persona che - ne sono certa - vi sarà di profonda ispirazione per le vostre vite e le vostre relazioni amicali e affettive.

Dei diversi possibili usi delle mollette :-)

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Le mollette permettono di disegnare bandiere della pace con magliette e asciugamani stesi al vento... Le mollette tengono fermi gli spartiti sul leggio di incantevoli musicisti randagi... Le mollette impediscono alle leggiadre composizioni dei miei amati poeti di volare via come preghiere tibetane... E di recente ho scoperto che le mollette possono anche darmi parecchio piacere!

Contro la condivisione

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  No, non sto parlando di Facebook che per ogni minima stupidaggine che ti segnala ti chiede se vuoi pure condividerla secondo un'ottica di viral marketing che mi dà un fastidio disumano. Sto parlando - più concretamente - del piacere che proviamo nella contemplazione di un'opera d'arte, di un'alba o di un tramonto, nell'ascolto di un brano musicale o di un concerto, nella visione di un film. Sarà che sin da piccola sono stata abituata alla solitudine, ma da sempre, quando mi trovo in una situazione che mi dà piacere, tendo a vivermela da sola. La presenza altrui mi distrae e 'media' tra me e l'oggetto/evento al quale mi sto esponendo impedendomi di viverlo senza filtri, di percepirlo addosso come assoluto, di farmene attraversare il corpo . La presenza altrui mi dà la sensazione che mi si stia smorzando il piacere e l'esperienza che potrei vivere, che me ne si stia distanziando e - così facendo - mi si stia 'rubando' un pez...

La libellula

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I Nomeansno stanno suonando sul palco, un lungo pezzo lento e ipnotico con un riff di basso minimale. In prossimità del palco chiudo gli occhi e il mio bacino e le mie gambe seguono la musica ondeggiando quasi in una danza del ventre. Le braccia lungo i fianchi riposano, le dita e le mani invece disegnano timidi piccoli cerchi, come a tessere reti invisibili. Continuo a tenere gli occhi chiusi - tutto ciò che mi interessa è godermi senza fretta alcuna l' esperienza di flusso , l'essere qui ora in mezzo ad altri a partecipare del piacere del medesimo concerto, e delle vibrazioni che raggiungono i nostri corpi e la nostra anima. Mi godo il passaggio di corpi che strusciano contro il mio per superarmi, o di mani che con delicatezza mi spostano per farsi spazio. Mentre ancora il tempo di questo pezzo si dilata, sento il desiderio di camminare e vado a prendermi da bere. Incontro amici e conoscenti, e tutti sembrano aver bisogno di venire rincuorati, di trovare conferma del...

Avishai Cohen - Seven Seas

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E godetevi anche questo, anzi perdetevi a baciarvi e ad agitare il portacoda abbracciati a chi amate al suo ritmo ;-)

Jordi Savall - Folías de España

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Il corpo è tornato, ma mente e cuore sono ancora via - persi in questa musica, che per la sua profonda bellezza condivido con voi. Buon ascolto.

La passante

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Quasi tutti gli uomini che ho avuto nella vita mi hanno trattato come una passante nelle loro esistenze, e dedicato - anche solo col pensiero - questa canzone; i rimanenti, invece, si sono dovuti arrendere al fatto che fossi solo una passante nelle loro vite. Buon ascolto. Je veux dédier ce poème A toutes les femmes qu'on aime Pendant quelques instants secrets A celles qu'on connait à peine Qu'un destin différent entraîne Et qu'on ne retrouve jamais A celle qu'on voit apparaître Une seconde à sa fenêtre Et qui, preste, s'évanouit Mais dont la svelte silhouette Est si gracieuse et fluette Qu'on en demeure épanoui A la compagne de voyage Dont les yeux, charmant paysage Font paraître court le chemin Qu'on est seul, peut-être, à comprendre Et qu'on laisse pourtant descendre Sans avoir effleuré sa main A la fine et souple valseuse Qui vous sembla triste et nerveuse Par une nuit de carnaval Qui voulu rester inconnue Et ...

Che l'ozio sia con voi!

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Armonie dinoccolate, a tratti seriche e sinuose, un incalzare interrotto da controtempi bisbigliati. Sentite i grilli frinire, le onde del mare infrangersi sugli scogli, il crepitio del fuoco nel barbecue, il calpestio delle foglie secche dei sentieri di montagna, o vedete la pienezza del lago che incanta lo sguardo, la città assolata, la vostra terra d’origine, in cui tornare ad annusare il presente-passato? Be’, in qualunque luogo abbiate deciso di trascorrere il vostro tempo ozioso… Buone vacanze a tutti noi! :)

Erika Iris Simmons: pentagrammi che diventano ritratti

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Nella mia ricerca di cose belle con le quali riempirmi gli occhi, oggi incontro e vi presento Erika Iris Simmons, conosciuta altrimenti con lo pseudonimo di iri5 . Il suo lavoro si esprime con la trasformazione di oggetti inutilizzati in sculture dotate di nuova vita, così come in collage - ed è di questi ultimi che oggi vi presento due serie a partire entramba dall'ispirazione musicale. Lasciatevi incantare :-) Collage da spartiti

Letteratura e confitto, Torino 8-9|05|2012

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“Nel disinteresse ufficiale, sta crescendo una nuova leva di combattenti per la libertà, che occupano case e piazze, rivendicano diritti incomprimibili, sovvertono l’ordine sepolcrale in cui si vorrebbe rinchiudere la scuola, si ribellano alle nuove schiavitù del precariato e della fabbrica-galera. La vera novità, in precedenza vista molto di rado, è che questa generazione trovi subito nella letteratura un momento di lotta efficace quanto gli altri” (Valerio Evangelisti) Apre oggi a Torino una due giorni organizzata dai collettivi universitari di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dal gradevolissimo programma di reading a tema (già pubblicati sul sito Letteratura e conflitto ), musiche, mostre, e banchetti con autoproduzioni.  Minerva, pur essendo talvolta dall'altra parte, non ha mai smesso di pensarla così rispetto al sapere , quindi oggi e domani sarà lì in giro a sostenere 'i ragazzi', che nel frattempo hanno elaborato racconti decisamente be...

Marcia ballava, Marcia balla

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Arrivavano dall'estero. A volte non sapevi neanche chi fossero gli autori delle musiche (figuriamoci delle immagini). Li ascoltavi e ne guardavi i primi video su Videomusic o in Mister Fantasy ('musica da vedere', ricordate?). Non capivi le parole, ballavi, ti incantavi davanti ai colori di video dal soggetto circense e dall'improbabile mix cultural mediterraneo punk jazz elettronico che accompagnavano. Nel mio organizzarmi l'estate lavorativa nella solita area mediterranea e nelle solite situazioni nomadico-zingaresche, ho incrociato Marcia Baila dei Rita Mitsouko (a molti di voi non diranno nulla, ad altri diranno qualcosa quando cliccheranno sul video e ne sentiranno le note) e mi sono venute le lacrime agli occhi. Ecco, io voglio un'estate così, perché ora che capisco le parole (che vi riporto sotto) e che ho saputo la ragione per cui questo pezzo è stato composto , non posso non amarlo e non sentirlo fortissimamente ancora più mio. Buon ascolto, ...

La mia prima volta, i Cure e il pogare

Capitano a volte i periodi in cui ci si sente 'malmostosi', ovvero si prova una sensazione di vago fastidio/disturbo nei confronti del mondo e degli altri. In questi momenti io mi rintano in me stessa e nelle mie cose - ragione del mio silenzio ultimamente, come vi ho scritto - cosa che continuerà e avviene sia a livello virtuale che a livello reale. Oh, nessuna preoccupazione: sono sempre costruttiva e sempre combattiva, solo che la fase d'azione s'alterna a quella di riflessione e silenzio. Silenzio che interrompo velocemente e riprenderò all'istante dopo il racconto di un ricordo che m'ha evocato la lettura di un post di Blackswan che m'ha restituito la vividezza di una situazione e quindi fatto rivivere fisicamente il piacere (non desiderio, il piacere vero e proprio) di quel momento. Avevo 19 anni, e nell'educazione rigorosa del mio spartano padre sabaudo (non maschilista, tutt'altro, però spartano e sabaudo) non potevo uscire la sera...