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COSE CHE HO CAPITO DI RECENTE QUANDO NON E' ANCORA TROPPO TARDI.

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Stare lontana, pur se per lavoro, mi ha permesso di pensare un po' alla mia/nostra vita (ne parlai già qui in passato, del bene che fa l'andare altrove) Il passato ha due facce: quello della * sicurezza * - di luoghi, persone, impegni, valori cui tornare e che ti impediscono a volte di dare di matto rispetto a una realtà assurda - e quello del * fardello * - ovvero di una prigione in cui ci si è (auto)confinati, in cui ogni giorno si portano avanti gli elementi suddetti non come volontà, bensì come obbligo e condanna. La vita scorre allora magari confortevole lungo binari prestabiliti, ma talvolta costellata di rimpianti, e alla fine insoddisfacente. L'umore altalenante, la nostalgia delle vite non vissute, il tempo che fluisce in modi non naturali - a volte contratti, a volte dilatati - minano la psiche, l'emotività e la salute, e tutto ciò ci rende ancora più fragili. Vi sono coloro che sono iper-riflessivi (e io sono tra quelli) e an...

L'invasione delle nanas: Niki de Saint Phalle

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Ah - cielo! - parlerei anche io di joie de vivre se, tanto per cominciare, avessi quel bonazzo geniale di Jean Tinguely come marito! ;-) Ciò detto, Niki de Saint Phalle nasce nel periodo perfetto per giocare con l'arte tra gli anni '40 e '90 del secolo appena conclusosi da autodidatta - ma un'autodidatta piena di immaginazione, entusiasmo, passione, determinazione, dolcezza e voglia di cambiare la società. E, come spesso accade per chi cerca la propria strada fuori dall'ortodossia dell'accademia, comincia a sperimentare libera da condizionamenti e 'ansie da prestazione' che magari l'avrebbero intimidita. Di fatto le sue prime opere ricordano Pollock, le avanguardie americane, i collage, i lavori di Arman e tutto ciò cui si può ispirare e che può imitare per rielaborare ciò che le fa male sia questo in relazione con la sua memoria e la sua immaginazione, o sia in termini di elementi della società che lei rifiuta (l'ip...

Per ogni ragazzo, per ogni ragazza...

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L'avevo letta anni orsono in un centro occupato a Londra, e l'avevo cercata disperatamente perché credo sia uno dei testi più belli, dolci, commoventi rispetto alle relazioni uomo-donna che abbia letto nella mia vita, e rispetto al dolore delle costrizioni cui siamo soggetti nella stupida e violenta società in cui viviamo. L'unica cosa su cui non sono d'accordo è la conclusione: liberarsi dalle costrizioni sociali su quello che deve essere il nostro ruolo è uno sforzo inaudito per entrambi i sessi. Oggi l'ho trovata casualmente in rete, e con tutto il cuore ve la segnalo.

Sedatrici, gattemorte e perversioni in nome della sopravvivenza

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Freddy: ... presto dategli... Igor: Cosa, dategli cosa? Cerchi di mimarlo, quattro sillabe, prima sillaba, suona come... Inga: Se? suona come me? te? se? Igor: Se! Inga: Seconda sillaba, preposizione come di, con, su? Igor: Da! Se-da, ha detto sedano, ha detto sedano. Come?... se-da-davo, date un sedadavo. "Che strano si comporti così male, ora che ha pure una donna " - mi disse un giorno un mio ex parlando d'un nostro amico comune il cui comportamento isterico avrebbe mandato a catafascio tutte le riflessioni sessiste di Freud in merito (il mio ex, per la cronaca, venne mandato a stendere dalla sottoscritta di lì a poco, proprio in virtù di tali sue interpretazioni sessiste da primitivo con clava) . Un altro conoscente, a proposito d'un suo amico libertino con benestare della sua compagna invece a lui fedele, mi confidò: " Lui la compagna ce l'ha, ma lei sa che lui ha bisogno di altre perché è fatto così , e le sta bene" (...

L’ho sognato di nuovo

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Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne . Sono persuasa che queste giornate servano a poco, e che l'impegno per evitare abusi, sopraffazioni, omicidi debba essere personale e quotidiano. Sono anche persuasa che la violenza non sia sempre a senso unico uomo -> donna, sebbene poi statisticamente siano le donne quelle che in Italia vengono massacrate in numeri infinitamente più alti di quanti non siano gli uomini uccisi dalle donne*. I meccanismi della violenza che ciascuno dei due sessi attiva verso l'altro sono diversi, ma sono meccanismi in ogni caso di sopraffazione e di dominio dell'altro. Ecco, io penso che questa visione sia da combattere, e poco mi importa il genere che l'attua. E - mi correggo - non solo è da combattere: è da vincere. Il pezzo che segue l'ho scritto alcuni anni orsono, in ricordo di un'esperienza molto pesante da me vissuta in passato. Vi anticipo che per me è durissimo pensare di pub...

Emma Goldman, l'amore libero, e il problema del dominio

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Mentre leggevo di Bertha Thompson e verificavo che il libro citato in questo post era stato scritto da lei e Ben Reitman , mi informavo su quest'ultimo e sul suo rapporto con la Goldman - attivista che amo molto per diverse ragioni tra le quali la posizione sul sesso e sull'amore che promosse come femminista ante-litteram. Su Anarchopedia, infatti, troviamo scritto che "oltre alla specifica propaganda dell'ideale anarchico, Emma Goldman tenne diverse conferenze sull'emancipazione della donna, sull' amore libero , sull'uso dei contraccettivi ed il controllo delle nascite [...]. Emma Goldman tentò di tradurre in pratica tutto il suo ideale teorico e le sue aspirazioni libertarie, spesso scontrandosi con gli stessi anarchici e con il loro «istinto maschile di possesso, che non vede altro dio all’infuori di se stesso»" . Accidenti! Quanto aveva ragione: io stessa, ancora oggi, in uomini pur meravigliosamente attivi sul fronte della parità dei ...

Il Secondo Feminist Blog Camp sta arrivando

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  Con colpevolissimo ritardo, vi segnalo che a fine mese - il 28/29/30 settembre - avrà luogo il Secondo Feminist Blog Camp, stavolta ospitato a Livorno. Copio dal sito dedicato l'info, invitando chiunque di voi sia interessato a questi temi, così necessari, urgenti e importati per tutti noi oggi, a partecipare. Il Secondo Feminist Blog Camp sta arrivando! Questa edizione ci accoglierà a Livorno, presso l’ Ex-Caserma Del Fante , il 28/29/30 settembre 2012. Sbarcheremo in un porto franco come pirati e corsare per una tre giorni di condivisione, seminari, workshop, proiezioni, dibattiti, musica, arte, spettacoli, reading, cultura, hacking, confronti sul desiderio e la sessualità, precarietà, migranti e molto altro. L’iniziativa è totalmente autofinanziata e sarà realizzata dalle e dai partecipanti all’insegna dell’autogestione. Il Feminist Blog Camp è un evento che nasce dall’idea di blogger femministe e blogger disertori del patriarcato che costituiscono ...

Eh??? Un giorno, comunque, smentirò Darwin...

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Lo spread che sale, la borsa che scende, il precariato quando non la schiavitù, la 194 in corso di revisione, la 180 anche (per ingabbiare i dissidenti meglio), il 41bis per chi protesta, il bollettino di guerra dei femminicidi, gli stupri delle donne ormai sempre più oggetti, le botte ai gay e a chiunque sia diverso dalla patetica 'norma', i disoccupati che si suicidano, la destra che avanza, la sinistra che tace o dice scempiaggini, il Vaticano che invade la privacy della cittadinanza laica, la siccità e la desertificazione, i referendum ignorati, gli OGM, le malattie e i virus sempre più potenti e decimanti, le mafie, la distruzione del territorio con le grandi opere, la violenza della politica sui cittadini, i cittadini senza più rappresentanza politica, la Germania e l'Europa, la perversione delle banche, gli squali di Equitalia, i soprusi efferati della polizia, il silenziamento degli intellettuali, la becerità che governa, l'arroganza degli ignoranti, la cafona...

Degli strani gusti di Minerva...

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  Quest'uomo continua a essere il mio sogno. E vestito da donna mentre prende in giro movenze e posture tipiche di modelle-manichini, che quotidianamente ci fanno provare il voltastomaco dalle pagine patinate delle riviste di moda, è ancora più intrigante. Quindi: si rallegrino i lettori agée di questo blog - la bella Minerva non discrimina in base all'età si rallegrino i lettori più giovani, che più avanti con gli anni avranno sempre delle altre Minerva che li prenderanno in considerazione si rallegrino tutti coloro che giocano senza paura con il proprio genere. Minerva ama quello maschile per mille ragioni, ma se glielo allestiscono vestito da donna, autoironico all'eccesso e capace di elasticità mentale e di sfida reale delle convenzioni di una società asfittica/bigotta/mortifera, lei prova moooolta più attrazione ;-) AGGIORNAMENTO!!! Ho trovato anche il video della sessione fotografica, niente male! ;-) Iggy Pop By Mikael Jansson from Mikael Janss...

Sexual Revolution, 'barriere intergalattiche' e meno ipocrisia, eh?

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Ieri, 1|12|2011, ricorrenza in cui si celebra la giornata mondiale contro l'AIDS , in questa nostra Italia ancora evidentemente in mano a ipocriti filodemocristiani e baciapile che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv , il Ministero della Salute pare abbia vietato di pronunciare la parola 'preservativo' sui canali Rai nel parlare del contagio da HIV (scrivo "pare" per amor di correttezza, perché - pur se la notizia è pubblicata dal Corriere - questo non ha ancora rivelato né fonti né materiali dai quali avrebbe avuto tale informazione; nonostante ciò, l'argomentazione di questo mio post ci sta comunque, vista la campagna contro l'uso del preservativo attuata da sempre dai vari governi in questo paese supino al Vaticano). Così come sappiamo che non si deve parlare di omosessualità o di coppie di fatto, di eutanasia, di diritti sul proprio corpo ecc. 'Preservativo' (e nel link che vi ho collegato mi unisco al coro di chi invece pro...

SeXyShOck Bologna 3|12|2011, festa del decennale!

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SexyShock è una realtà dai confini di genere fluidi e permeabili esistente ormai da dieci anni a Bologna. Nato in reazione all'ennesimo tentativo di sottrarre alle donne la proprietà del loro corpo , "il laboratorio attuale (inter)agisce con il pink/queer activism , e sviluppa riflessioni e azioni nei campi della sessualità (come terreno di sperimentazione e di rivendicazione), della "sicurezza urbana" (da un punto di vista di genere con campagne informative contro la violenza sulle donne), dell’ accesso alle tecnologie e biotecnologie , del lavoro precario e sessuale e delle produzioni culturali al femminile." "Il lavoro sviluppato da Sexyshock in questi campi è orientato soprattutto all’analisi e all’intervento sugli immaginari collettivi contemporanei , e parte dall’interrogare...

25 novembre. Un sistema di violenza. La violenza del sistema.

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Oggi siamo a 129 donne vittime della violenza maschile solo da gennaio 2011 . C'è chi sta tenendo i conti di una mattanza che in primis accade in famiglia - nella civilissima Italia. Ma a denunciare anche 'solo' uno stupro, oggi - nella 'civilissima' Italia - si rischia anche di venire messe in un centro di detenzione temporanea se straniere : violenza su violenza. Quindi nessuno dica nulla di diritti che le donne avrebbero acquisito, tanto più che poi non vi sono né politica né modelli culturali a sostenerli. Vogliamo parlare infatti della devastazione culturale operata da anni di governo di individui in malafede che ci hanno progressivamente sottratto la possibilità di decidere che fare del nostro corpo (concedendo l'obiezione di coscienza ai medici antiabortisti delle strutture pubbliche, sottraendo fondi alle politiche d'assistenza per le vittime di violenze, depenalizzando chi oggettifica le persone alla stregua di 'merci' ecc.)?...

FemBlog Camp 2011, Torino 28|29|30 ottobre @ Askatasuna

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A Torino, presso l' Askatasuna , il 28/29/30 ottobre il Laboratorio Sguardi Sui Generis organizza il Feminist Blog Camp , un meeting interamente gratuito in cui si farà il punto sulla presenza delle donne e della lotta femminista in rete, e si discuteranno possibilità e strategie per liberare dagli stereotipi sul femminile (come anche sul maschile) la società in cui viviamo attraverso i nostri blog. Nel contesto delle giornate saranno parimenti organizzati workshop di scrittura, montaggio video, e web radio. Vi invito, qualora foste interessati, a leggere voi stessi la griglia e gli itinerari tematici . La sottoscritta vi parteciperà, per via della consueta curiosità che la caratterizza e dell'amore per la conversazione e il confronto, e tanto le farebbe piacere incontrare in tale contesto amiche blogger, specie quelle che con lei già sono attive a livello politico e culturale . Qui trovate le informazioni logistiche. Per iscriversi è necessario compilare e invi...

E se le pin-ups fossero uomini? :-D

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Rion Sabean è un fotografo americano il cui attuale work-in-progress dal titolo 'Men-Ups' consiste nel ritrarre giovani uomini nelle pose e nelle ambientazioni tipiche delle pin-up (in particolare, sembrerebbe riferirsi a Gil Elvgren). Il progetto si inserisce pienamente nel suo orizzonte di ricerca che da un lato esplora la società , concentrandosi su genere e sessualità con l'obiettivo di portare alla luce sistemi di controllo sociale sull'essere umano anche quando questo non ne è consapevole , dall'altra guarda alla propria esperienza personale condivisa con gli altri, nella volontà di esplorarne la dimensione emotiva anche quando questa non è visibile agli occhi altrui. Nel guardare le immagini sinora prodotte da Sabean, la prima reazione è stata un'autoironica risata di cuore! Ma poi - osservandole meglio - mi sono resa conto che questi uomini ammiccanti in posture alla fine innaturali, tanto quanto interpretate da donne quanto da uomini, in quest...

L'ironia contro di stereotipi di genere II - Yolanda Dominguez

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Poses è una critica diretta all'assurdità e all'artificialità del mondo delle riviste di moda, in particolare rispetto all'immagine distorta che si diffonde dalla donna attraverso modelli che non rappresentano donne reali ed evidente a tutti coloro che non rientrino nei suoi parametri limitati. Però tali immagini sono praticamente il solo riferimento alle donne che esiste nei media (tv e stampa) e hanno altresì un'enorme influenza sul comportamento di uomini e donne. Le posizioni impossibili degli scatti fotografici di moda diventano nel lavoro di Yolanda Dominguez simbolo del grottesco e del surreale in questa industria: un gruppo di donne reali si trasferisce queste pose a scene di tutti i giorni: la coda di un museo, al supermercato o una serie di semafori, provocando la reazione degli spettatori (gli utenti regolari di queste immagini). Da questi nasce il video che ospito in calce a a questo post. Buona visione, e buona riflessione ;-)

Sex is like software: the best is free

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Ieri sono venuta a sapere dell'organizzazione di un flash mob in serata dal titolo L'italia non è una repubblica fondata sulla prostituzione - flash mob da concludersi con la richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio. Si tratta di una delle tante azioni che donne che non si riconoscono nell’immagine veicolata dalla televisione e che rifiutano il paragone con le presunte protagoniste delle feste di Arcore stanno mettendo in scena un po' in tutta Italia con l'obiettivo di risvegliare le nostre coscienze addormentate e ignave e riprendere un discorso sui rapporti uomo-donna che, a mio avviso, s'è interrotto ormai da almeno due decenni, complice una televisione che l'ha riportato all'età della pietra. Per fortuna c'è il web. Per fortuna ci siamo ancora noi in carne e ossa, che possiamo vederci, incontrarci, sorriderci, parlarci, cercare modi per stare bene insieme. Per cui la vostra Minerva ieri è andata al flash mob,  con la complicit...