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Visualizzazione dei post da maggio, 2012

Basta menzogne: togliamo un po' di pregiudizi sull'anarchia

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ribloggato da Terra Battuta   e A come Anarchia (pdf) La proposta anarchica è una proposta di rivoluzione che se applicata andrebbe a modificare sostanzialmente l'esistente, eliminando qualsiasi forma di autorità, potere, istituzione, privilegio, sfruttamento. È quindi facilmente intuibile come tale proposta sia sempre stata ostacolata da ogni Potere mediante la repressione diretta e con la distorsione del messaggio antiautoritario. Quindi prima di andare avanti, per cercare di definire e meglio comprendere cosa sono e cosa propongono gli anarchici, conviene da subito chiarire cosa non è l'anarchia e cosa non sono gli anarchici. "L'anarchia è caos invivibile" Questa affermazione lascia intendere che una società anarchica sarebbe una società senza regole, dove ognuno tenterebbe di uccidere, rapinare, stuprare l'altro. Niente di più falso: l'anarchia è sostanzialmente un messaggio di cooperazione con l'altro, basato

Urla d'impotenza

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Anni orsono - ero molto giovane - lavoravo in un ufficio a fianco d'un collega dichiaratamente gay. Un giorno in cui si stava dicendo qualche stupidaggine, ché l'ambiente lavorativo in quel posto era davvero sereno, ridendo lo mandai a ... e lui, (sor)ridendo, mi rispose "Lo prendo come un augurio!". Fu un'illuminazione: sino a quel momento usavo questo insulto (sebbene sempre in tono scherzoso, e tra poco ne spiego la ragione), senza rendermi conto di tutto il sottinteso di emarginazione e stigma verso un'intera categoria di persone - negativizzate e colpevolizzate dalla società in funzione dei propri gusti sessuali - insito in tale espressione. Che cosa penosa! :-( E quanto stupida e ipocrita mi si rivela essere proprio in sé, ora che - cresciuta - ho scoperto quanto sia apprezzato il sesso anale anche da tantissimi uomini etero (per quanto coloro che l'hanno provato e apprezzato pubblicamente non lo ammettano *mai* e anzi se ne vergognino pure).

La risposta alla vita, all'universo e a tutto quanto è...

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...42. Oggi mi permetto di celebrare me stessa (non che gli altri giorni...) - e sì: andrò avanti così tutto il tempo :-) Che poi questo è proprio un gran bel numero . Speriamo bene!

Erika Iris Simmons: pentagrammi che diventano ritratti

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Nella mia ricerca di cose belle con le quali riempirmi gli occhi, oggi incontro e vi presento Erika Iris Simmons, conosciuta altrimenti con lo pseudonimo di iri5 . Il suo lavoro si esprime con la trasformazione di oggetti inutilizzati in sculture dotate di nuova vita, così come in collage - ed è di questi ultimi che oggi vi presento due serie a partire entramba dall'ispirazione musicale. Lasciatevi incantare :-) Collage da spartiti

Occupy: ispira il mondo con la tua presenza, le tue parole, le tue azioni

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[La gente non sa cosa vuole. Quindi meglio che chi la ispira stia sì in una dinamica di ascolto e relazione, ma non se ne lasci poi condizionare troppo nella propria valutazione di sé ;-) ] Quando l'anno scorso partecipai al FemBlog Camp, una delle cose che mi rimase più impressa fu il pensiero che bisognava occupare spazi (anche virtuali) con la nostra presenza, il nostro pensiero, le nostre parole, le nostre azioni , perché lo spazio - qualora non l'avessimo preso noi - se lo sarebbero presi gli altri (dove 'gli altri' erano, in quel contesto ma possiamo identificarli con i nostri nemici in generale anche oggi, una certa politica, il sistema dei media, quello della finanza e in generale di tutti i promotori di forme di dominio e oppressione di una persona sull'altra o un sistema sulle persone).

Cream That Egg! :-D

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C'è un film, che vidi quando ero piccola, in cui faceva la sua comparsa un sistema complessissimo completamente automatico di leve, scivoli, candele e vari altri strumenti per la preparazione della colazione del protagonista. Tali meccanismi deliranti - invero abitualmente realizzati per puro diletto e al fine di obiettivi semplicissimi - si chiamano macchine di Rube Goldberg e le conosciamo bene dai cartoni animati. Eppure vi è chi le realizza anche concretamente, spesso ricorrendo a oggetti d'uso quotidiano.

Towel Day, Guida galattica per gli autostoppisti e invenzione delle tradizioni

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Anni orsono Eric Hobsbawm scrisse un libro dal titolo L'invenzione della tradizione che riguardava i modi in cui le società e le culture inventano "tradizioni che ci appaiano, o si pretendono, antiche" quando invece "hanno spesso un'origine piuttosto recente, e talvolta sono inventate di sana pianta." In Italia abbiamo l'invenzione del rito dell'ampolla del Po da parte della Lega, e - se questa è una invenzione della tradizione con tanto di finalità politiche e sociali ben identificabili - diverso è il caso dell' iniziare nuove tradizioni - ovvero del crearne ex novo per mille ragioni e non rivendicando che esse esistessero già nel passato. In questo senso leggiamo quella di oggi, ovvero il Towel Day . Il 25 Maggio, infatti, è il giorno della commemorazione di Douglas Adams , autore del libro Guida Galattica per gli Autostoppisti (titolo originale: The Hitchhiker's Guide to the Galaxy) , deceduto nel 2001.Coloro che lo commemora

Dispetto :-)

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Foto di Vincenzo Barreca Un internato dell'ex ospedale psichiatrico di Sassari Disadattata|disadatta|disadattabile [meglio viva e bipolare che mediocre e anaffettiva ma integrata in questa patetica società].

Calcolo combinatorio

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Date le variabili persona e relazione declinate ciascuna in giusta e sbagliata , quante possibili combinazioni si vengono a formare? Non molte ;-) 1) Persona sbagliata - relazione sbagliata | ok, già dato anni orsono 2) Persona giusta - relazione sbagliata | ok, già dato pure questa in anni più recenti 3) Persona sbagliata - relazione giusta | ok, abbiamo pure questa 4) Persona giusta - relazione giusta | manca! :-D Ovvero, la prossima sarà strepitosa ;-) [continuo a dire: Iggy Pop, Jack Nicholson, oppure anche, dopo l'ennesima sua visione ieri sera, Franco "ho-capito-tutto-della-vita-e-delle-reazioni-umane" Battiato; ricordo anche che tra qualche giorno è il mio compleanno, mandarmi Iggy a casa a cantarmi gli auguri sarebbe un pensiero apprezzatissimo!]

Dancing in the rain!

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Life isn't about waiting for the storm to pass. It's about learning to dance in the rain. Orsetta , ve ne sono parecchie in rete di immagini che corrispondono alla frase che tu mi hai indicato e che faccio mia. Nella mia solita attitudine al dramma quanto all'immaterialità, scelgo quella qui a destra.  Belle!

Zorba che danza il sirtaki...

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C'è un passaggio d'un testo di Murakami che amo molto e che ho citato più volte in questo blog. In esso si fa riferimento al danzare come metafora del continuare ad andare avanti compiendo le proprie azioni abituali, che non richiedono pensiero, forse anche meccaniche - ma che sono pur sempre movimento - come strategia per sopravvivere e magari, forse anche in virtù di ciò, 'sbloccare' le situazioni e prima o poi incontrare di nuovo qualcosa di buono, felice, che faccia vivere nel senso vero e proprio di questa parola. In altro modo fanno riferimento alla danza anche una poesia di Filippo Sottile scritta all'indomani dei fatti sconcertanti del 15 ottobre dello scorso anno e così pure un motivetto pop-elettronico d'antan che ho ritrovato di recente il quale celebrava una talentuosa ballerina scomparsa prematuramente. Stasera la corrispondenza privata con un amico che sta leggendo al momento Zorba il greco di Nikos Kazantzakis m'ha fatto venir vogl

L'ampiezza dell'oscillazione del pendolo

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E così mi è stato detto che sono estrema . Ovvero che le oscillazioni del mio carattere, del mio comportamento, e del modo in cui vedo le cose sono estreme. Non si tratta di fondamentalismo, ché quello è un'idiozia: il non darsi la possibilità di cambiare idea quando ne incontri una più funzionale alla tua vita sarebbe veramente da stupidi, e pertanto io mi concedo la possibilità di cambiare punto di vista. 'Estrema' nell'ampiezza delle oscillazioni che - anche nell'arco di un breve periodo di tempo - comportano l'equilibrio del sistema: quello sì, è stata una cosa di cui sono talvolta accusata (quasi ciò dovesse per forza avere una connotazione negativa). Vero, lo riconosco. In un certo qual modo sono così. Non mi accontento di nulla, specie d'un quieto vivere nell'autoconservazione - come se l'essere felice non fosse una possibilità che possiamo provare e vivere anche continuativamente come esseri umani, e/o le cose buone fossero sem

Benefici distanziamenti

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Viaggiatrice da sempre - ma sempre in modi avventurosi che se solo penso a hotel a 5 stelle e viaggi organizzati mi viene la nausea - onde evitare la partenza last minute dello scorso anno (che pur si rivelò foriera d' esperienze meravigliose ), questa volta sto pensandomela un po' meglio e con una 'prospettiva'. Andare altrove significa sempre - in realtà - cambiare almeno temporaneamente prospettiva . Stai immerso in un altro contesto, lontano dalla routine della quotidianità, in altri ambienti visivi/sonori/olfattivi/gustativi ecc. Stai lontano dalle persone abituali che a volte - pur se vuoi loro bene - diventano presenze soffocanti. Ma soprattutto vedi le cose da lontano - il che significa che queste si rivelano in quel momento più piccole rispetto a quando le vedi da vicino . E solo il cielo sa quanto faccia bene questo. Il che è poi la ragione per cui anche normalmente tendo a essere un orso che si autoesilia lontano da tutto e tutti: non perché non voglia pa

Il mondo incantato di Johan Thörnkvist

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Johan Thörnkvist , che ci dona mondi immaginari tra disegno e fotografia: invidia poter creare tanta bellezza! :-)

Persone speciali

Ci sono persone che incontri nella vita e che accedono a una parte molto intima di te. Può essere perché capitano nella tua giovinezza o in un momento in cui sei particolarmente fragile. E fanno breccia. Ci si apre completamente - di contro ai mille sospetti che nutri nelle relazione quotidiane - e provi un'immediatezza e un riconoscimento di te nell'altra persona assoluti, pur avendo ancora quella razionalità che ti fa riconoscere le reciproche differenze e, talvolta, distanze. Ma li ami. E una volta che sono entrati nella tua vita, non vorresti che ne uscissero più. Diventano una sorta di sfondo silenzioso e complice - pur se non presenti e malgrado a volte ci si perda di vista o le loro scelte e frequentazioni le portino lontane dalla tua quotidianità e da te. Tutto quello che vuoi, e il modo in cui le pensi, è che rimangano come 'sullo sfondo' della tua vita reale. Che ci siano nella tua mente, anche se non li vedi o senti, e con amore li accompagni a dis

Cecilia Paredes e il mimetismo floreale

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Cecilia Paredes è un'artista peruviana che lavora sul mimetismo del suo corpo con lo sfondo circostante, utilizzando scenografie, trucco e fotografia per rendere la magia della rappresentazione di sé in una tridimensionalità floreale di rara bellezza. Buona visione a voi :-)

Non eravamo così male, allora

E così ieri sono passata in università, dopo almeno 12 anni che non vi andavo. Imbarazzata dal mio ruolo di docente a contratto - io che mi dimentico sempre dello status che danno questi incarichi a progetto con i quali per un 50% credo di cambiare il mondo a piccoli passi e per un 50% sopravvivo economicamente - venivo salutata dai miei studenti sulle scale d'ingresso mentre accaldata dal percorso in bici mi rollavo una sigaretta (ebbene sì, ho questo vizio) nell'attesa di entrare. E lì, davanti a tutti questi giovani rivoluzionari figli di nessuno che credono nella forza delle parole e della poesia da una parte e dall'altra parte agli incartapecoriti baroni con patetico codazzo di fighetti pluriraccomandati, ho incontrato una compagna d'università persa di vista così tanti anni fa che per entrambe era davvero un'altra vita. In parte . S'è reiscritta, dopo aver appunto mollato anni orsono. Lei così geniale, che quando apriva bocca ci si incantava ad

Letteratura e confitto, Torino 8-9|05|2012

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“Nel disinteresse ufficiale, sta crescendo una nuova leva di combattenti per la libertà, che occupano case e piazze, rivendicano diritti incomprimibili, sovvertono l’ordine sepolcrale in cui si vorrebbe rinchiudere la scuola, si ribellano alle nuove schiavitù del precariato e della fabbrica-galera. La vera novità, in precedenza vista molto di rado, è che questa generazione trovi subito nella letteratura un momento di lotta efficace quanto gli altri” (Valerio Evangelisti) Apre oggi a Torino una due giorni organizzata dai collettivi universitari di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dal gradevolissimo programma di reading a tema (già pubblicati sul sito Letteratura e conflitto ), musiche, mostre, e banchetti con autoproduzioni.  Minerva, pur essendo talvolta dall'altra parte, non ha mai smesso di pensarla così rispetto al sapere , quindi oggi e domani sarà lì in giro a sostenere 'i ragazzi', che nel frattempo hanno elaborato racconti decisamente be

Marcia ballava, Marcia balla

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Arrivavano dall'estero. A volte non sapevi neanche chi fossero gli autori delle musiche (figuriamoci delle immagini). Li ascoltavi e ne guardavi i primi video su Videomusic o in Mister Fantasy ('musica da vedere', ricordate?). Non capivi le parole, ballavi, ti incantavi davanti ai colori di video dal soggetto circense e dall'improbabile mix cultural mediterraneo punk jazz elettronico che accompagnavano. Nel mio organizzarmi l'estate lavorativa nella solita area mediterranea e nelle solite situazioni nomadico-zingaresche, ho incrociato Marcia Baila dei Rita Mitsouko (a molti di voi non diranno nulla, ad altri diranno qualcosa quando cliccheranno sul video e ne sentiranno le note) e mi sono venute le lacrime agli occhi. Ecco, io voglio un'estate così, perché ora che capisco le parole (che vi riporto sotto) e che ho saputo la ragione per cui questo pezzo è stato composto , non posso non amarlo e non sentirlo fortissimamente ancora più mio. Buon ascolto,

La mia prima volta, i Cure e il pogare

Capitano a volte i periodi in cui ci si sente 'malmostosi', ovvero si prova una sensazione di vago fastidio/disturbo nei confronti del mondo e degli altri. In questi momenti io mi rintano in me stessa e nelle mie cose - ragione del mio silenzio ultimamente, come vi ho scritto - cosa che continuerà e avviene sia a livello virtuale che a livello reale. Oh, nessuna preoccupazione: sono sempre costruttiva e sempre combattiva, solo che la fase d'azione s'alterna a quella di riflessione e silenzio. Silenzio che interrompo velocemente e riprenderò all'istante dopo il racconto di un ricordo che m'ha evocato la lettura di un post di Blackswan che m'ha restituito la vividezza di una situazione e quindi fatto rivivere fisicamente il piacere (non desiderio, il piacere vero e proprio) di quel momento. Avevo 19 anni, e nell'educazione rigorosa del mio spartano padre sabaudo (non maschilista, tutt'altro, però spartano e sabaudo) non potevo uscire la sera