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Visualizzazione dei post con l'etichetta scrittura

Scrittura narrativa: richiesta consigli!

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Buona sera tutti/e! :-) Amici miei, vi chiamo a raccolta, ché alcuni fatti recenti mi hanno portato a provare un crescendo di piacere verso la scrittura, e quindi a volermici sempre più dedicare. In particolare ho verificato che amo la forma del racconto, specie se breve, ispirata a Carver e Murakami. O la diaristica di viaggio (che ovviamente mi vede particolarmente appassionata anche come lettrice). Quindi... Minerva chiede consiglio, perché da dilettante nell'ambito della narrativa vuole imparare a fare le cose al meglio. Vero è che in rete già molto ha trovato, ma se voi stessi - sulla base delle vostre esperienze - le deste indicazioni, suggerimenti, consigli pratici o segnalazioni di link e libri appassionanti che la possano stimolare (senza rivelarsi manualistica asettica e standardizzata della scrittura) lei vi ringrazierebbe dal profondo del cuore :-)

Dipingere con la macchina da scrivere

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La vostra Minerva è tornata dalle vacanze, ma i tanti lavori che (per fortuna!) stanno impegnandola la terranno assente da una frequentazione assidua di questi lidi ancora per un po'. In particolare, la sottoscritta è impegnata nella redazione di suoi testi e naturalmente nel tentativo di concretizzare le sue solite assurde idee - ragion per cui è spesso davanti alla macchina da scrivere ooops, pardon, computer. Così la pensa pure la sua cara amica Elena , che l'ha omaggiata su facebook con l'immagine qui a fianco che la ritrae al lavoro e che Minerva ringrazia con questo post dedicato a un' artista che dipinge con la macchina da scrivere . Keira Rathborn è una 28enne illustratrice inglese che nel 2003 acquista in un mercatino una macchina da scrivere old style di seconda mano, ed è proprio da quel momento che scopre la sua vocazione. Scoprendo a poco a poco i caratteri e verificando la loro combinazione, comincia a dare forma a paesaggi e ritratti. Di ...

Gioco: 7 Links Project

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Leggo il post e rispondo all'invito di Hobina a una sessione di autocoscienza (ahem...) sui nostri blog :-D [giusto per rompere la tensione di questi giorni e prendere tempo per scrivere altre cose più sensate, in questo momento interlocutorio così pesante per tutti noi]. 1. Il post il cui successo mi ha stupito Tatuaggi: l'unicità del corpo attraverso segni visibili . Quando l'ho scritto era un post senza pretese, per me, invece man mano vedevo che sempre più veniva letto - raggiunto attraverso chiavi di ricerca. Non avendo confronto con i suoi lettori perché questi degli ultimi mesi non hanno commentato, mi chiedo se la ricerca sia per volontà di distinzione del proprio corpo e di sé dagli altri - e quindi davvero 'unicità' - oppure se ricerca di modalità visive di identificazione con coloro che hanno un certo simbolo sul proprio corpo... 2. Il mio post più popolare Autobiografia in musica - ma solo perché è diventato un gioco che ha dato origine a...

Riprendiamoci le parole, e custodiamole! Un progetto che può anche essere politico.

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Una delle ragioni per la quali Minerva è esasperata dai politici attualmente al potere è che l'immaginario mediocre, deprimente, disumano e patetico cui ci hanno sottoposto e che continuano a tirare a inculcarci come modello di felicità, benessere e successo (ma per favore!), si nutre di parole che costoro ci hanno rubato e delle quali fanno un uso perverso - ben distante dal loro significato originario. Ma "le parole sono importanti", perché è attraverso queste che diamo forma ai concetti e alle nostre esperienze - ben consapevole ne è chi abitualmente traduce tra lingue differenti, dove in una hai bisogno di fare un 'giro di parole' ( perifrasi ) per esprimere quel concetto che in un'altra lingua è riassunto in un singolo termine. In un post molto agguerrito di alcuni mesi fa esprimevo proprio il mio rifiuto, disgusto e disprezzo per questo processo. Come già scrivevo allora, la parola ' libertà ' in bocca a chi pretende di regolamentar...

I sensi e la città

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Paolo Melissi ha scritto oggi il testo che segue, e un altro blog ne ha fatto un post con un gioco che giro a voi. Buon weekend - riposatevi, godetevi i vostri cari, andate a votare e magari (se ne avete voglia e tempo) approfittatene per lasciarvi attraversare dal piacere dei sensi con ciò che vi propongo ;-) " La cosa che più abbonda in natura è il panorama e con la strada che si apre andando da Cairoli verso il Duomo si apre un altro panorama - un impatto, uno scontro invisibile, l'urtare contro - la cui complessità non è discussa dalla velocità dello spostamento. Panorama sonoro: La musica della serie a cartoni animati di Heidi, quella che fa "Piccola / Con un cuore così". Dopo qualche metro ancora lacera il tessuto della musica una serie di versi acuti provenienti da bocca umana. Panorama visivo: C'è davanti alla vetrina di un negozio d'angolo un uomo - panorama lombriosiano: è un ebete, uno scemo del villaggio, col labbro inferior...

Non siamo schiavi, siamo dinamite

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(trascrizione del manifesto di sostegno agli anarchici in Grecia del 2009, con omissione delle parti, seppur leggibili nell'immagine allegata, non pertinenti il discorso attuale) Sono cose vecchie, dell’altro secolo. La miseria, che il progresso sembrava aver bandito dall’occidente, torna a far sentire i suoi morsi. I banchieri non si stanno ancora lanciando dalle finestre, ma le strade si stanno riempiendo di poveri. Fabbriche e negozi chiudono i battenti. Milioni di persone si ritrovano senza mezzi con cui affrontare il futuro. Avevano promesso che una vita trascorsa in ginocchio, fra un lavoro a beneficio di un padrone e un’obbedienza ai voleri del governo, avrebbe assicurato perlomeno una quieta sopravvivenza. Ora è chiaro a tutti che si trattava di una menzogna. Sono cose vecchie, dell’altro secolo. Le file davanti alle mense popolari si ingrossano. Nei supermercati il numero dei furti è in aumento costante. Si accatastano le procedure di pignoramento. E...

Un atto politico contro la desertificazione emotiva

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Non abbiamo più nessuna esperienza elementare nel nostro tipo di civiltà, come fame, paura, o essere imprigionati, o sofferenza. Ciò cui andiamo incontro è una profonda assenza di sofferenza e questo è devastante per gli esseri umani. (Werner Herzog) "le storie ci fanno emozionare e le emozioni, lungi dal contagiarla, sono invece un ingrediente essenziale della ragione. Senza rabbia, passione, tristezza e speranza non saremmo in grado di ponderare la più piccola scelta. [...] Il blog può rappresentare questa possibilità di riappropriarci delle narrazioni, di costruire storie che mettono in connessione e che sono connesse, che partecipano a ricostruire “dal basso” un immaginario e che svolgono una funzione “terapeutica” per la desertificazione emotiva." Giovanni Boccia Artieri Questo è ciò che facciamo con i nostri blog, vivere e far vivere, provare emozioni e sentimenti  e darne agli altri, elaborare riflessioni e condividerle - perciò non smettiam...

Un oggetto per un passaggio simbolico

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Nel 2010 non ho avuto alcuna agenda. Ne avevo adocchiata una che mi piaceva assai, ma quando tornai per acquistarla era ormai esaurita. Di marca sconosciuta, aveva segnati avvenimenti del passato di rilievo, illustrati con simpatici disegni. Tergiversai sull’acquisto di un qualche altro modello, nella speranza di ritrovare quella, per poi desistere verso marzo. Fino a quel momento avevo segnato gli appuntamenti su un miniquaderno nel quale scrivevo giorno per giorno le date e separavo i giorni con righe tirate a mano (una cosa che fa molto Oliver Twist, lo riconosco) e così continuai, che a quel punto sia lasciare il quaderno iniziato, sia comprare un’agenda sarebbe stato uno spreco. Quest’anno quell’agendina non la fanno più - poco male, che oggi neanche io la comprerei più (forse). Avevo puntato un diario un po’ infantile di Betty Boop, rosso, nero e ricoperto di glitter. Buffa, anche da tirare fuori durante riunioni di lavoro (mi piace provocare un po’ con questi giochi innocui che...