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Lesbica in osmize NoTav - Tsunami - Valute inesistenti

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I sogni allucinati continuano... I NoTav avevano deciso che per dare maggiore risalto alla causa dovevano aprire le loro case ai turisti e ai forestieri facendo loro conoscere i prodotti della val Susa e di qui informare dello scempio ambientale e della distruzione delle modalità tradizionali d'esistenza in corso. Per fare ciò, s'erano ispirati alla tradizione in corso sull'altopiano del Carso tra Italia a e Slovenia delle osmize , e quindi ogni casa, da quelle nei paesi a quelle nelle località più remote, accoglievano nel proprio giardino i passanti, e a modico prezzo vendevano loro vini, formaggi, pane e prodotti alimentari locali. Fu in uno di questi contesti conviviali che incontrai questa giovane rotondetta dai lineamenti netti del viso, bruna e con i capelli lisci, e - ritrovandomi sola con lei - consumai il primo rapporto orale lesbo della mia vita, con profondo piacere. Davanti ai miei occhi le sue gambe erano rocce dalle quali sgorgava una cascata d...

Nizza, e sul sentirsi fuori luogo e fuori tempo

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Non mi sento solo fuori da questo tempo, ma anche dai luoghi che abito. Sebbene qui - ne sono persuasa - starei molto meglio. Mi costringo a uscire. Stasera sulla Promenade la città di Nizza offre i fuochi d'artificio come tutti gli anni a Ferragosto. Amo i fuochi d'artificio - specie quelli bianchi che lanciati in alto, più di tutti gli altri, poi ricadono color lilla oppure come mille stelline bianche luccicanti nella notte. A fuochi finiti, 7 diversi palchi semoventi ospitano altrettante band o dj set ciascuna per un diverso genere musicale. Cammino sulla passeggiata, quando una decina di ragazzi africani cattura la mia attenzione. Ballano al ritmo di una musica che non riesco a sentire, in perfetto coordinamento, rivolti verso il mare: ne riconosco i passi - Waka Waka versione Shakira. Mi avvicino. Comincio a percepire la musica in arrivo dalla spiaggia sottostante, dove si trova uno dei più esclusivi stabilimenti balneari della città frequentato dai ricchi n...

Cominciare bene - vacanze e coccole

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Miei Cari, la vostra Minerva vi saluta per una decina di giorni di meritato riposo, in cui ha piena intenzione di dedicarsi a se stessa e prendersi cura di sé - cosa che è d’altronde intenzionata a rendere un buon proposito per tutto l’anno prossimo. In particolare, la mia prima intenzione è riposarmi, fare passeggiate, respirare aria buona. Vado in vacanza portando con me creme per il corpo di mandorla e di agrumi – che questi profumi sulla pelle mi fanno sempre pensare ad altre epoche, quando le persone non andavano di fretta e le conversazioni riguardavano il tempo, ché quelle troppo dirette erano quasi ‘sconvenienti’. Vado in vacanza per mangiare pesce fresco accompagnato da qualche gradevole e leggero buon vino – che mi faccia pregustare l’estate e il caldo che anelo, e che non arriveranno per me mai troppo presto. Infine nutrirò gli occhi e l’anima non solo di paesaggi aperti, ma anche di mostre e letture. Porto con me Il sapore del mondo di David Le Breton, Su Nie...

Il mare nella metropolitana

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L'amministrazione di Amsterdam in collaborazione con la fondazione per l'arte ha selezionato 40 artisti per decorare dei vecchi treni della metro: il risultato è un mondo sottomarino che sostituisce il classico grigio e i muri di plastica. Buona visione!  

Stanze con pareti elastiche

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" [...] avere relazioni liquide  non ci ha reso più felici. Le donne sostano, rendono caldi i luoghi. Gli uomini succhiano dai luoghi che le donne hanno preparato. Sarei felice se riuscissi a integrare il mio bisogno di solitudine, di spazio, con l’incontro con l’altro. Fare in modo che i muri si possano muovere. Non a caso il posto in cui mi sento più a mio agio è la piscina. Non il mare, dove si annidano i pericoli. L’acqua della piscina ti dà libertà, ma allo stesso tempo ti protegge. Mi sento bene con il mio corpo nell’acqua. Nell’acqua si perdono i confini. Senti il corpo che è vivo ma non avverti più il limite tra la pelle e il resto del mondo. Ritrovo un equilibrio tra il mio bisogno di coordinate sicure, regolari e la spinta a perdersi, quel qualcosa che nell’amore vive in uno spazio, uno spazio che è irraggiungibile nella realtà". SIMONA VINCI, Stanze con pareti elastiche Anche gli uomini sostano e rendono i luoghi caldi, ormai, e le donne succhiano dai luoghi che ...

La boccetta di veleno [racconto]

“Ciao! Hai lavorato stamattina?” – mi chiede Ji Mei, per nulla sorpresa di incontrarmi. La giornata è stupenda: pur essendo solo l’inizio di giugno, il sole caldo del mezzogiorno e l’afa che l’accompagna danno la sensazione che sia agosto. “Sì, per oggi ho finito. E tu?”. Nel dehor di un bar nella piazza principale di Lucca, la mia amica sta bevendo un the. “Per oggi ho finito anch’io. Hai voglia di accompagnarmi a comprare dei CD?”. “C’è un negozio qui vicino che ha cose strane, cosa vuoi prendere?” – le chiedo. “Non so… tipo rock?” – risponde. Ormai ci sono abituata: per lei ogni cosa che descrive è sempre ‘tipo’ qualcosa. Così l’accompagno, familiare alla sua abitudine di comprare tutto a manciate – libri, DVD, CD acquistati in blocco, senza conoscerne il contenuto. I negozi stanno chiudendo e la città sta velocemente diventando deserta. “Si dovrebbe andare al mare” – dice Ji Mei. “Perché no?”. Tanto sto vagando senza programmi né meta. Cominciamo a cambiarci sul treno che da Lucca...