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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Non uscire con una ragazza che viaggia

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Non scrivo da un po', eppure di storie da narrarvi ne avrei tante. Ma non ho tempo, ché bulimica qual sono sto vivendo e pieno ritmo. Viaggio, leggo, scrivo, fotografo, penso, converso, e ri-viaggio. Passo di qui solo per cambiare i vestiti, dormire un po' nel mio letto, e mangiare decentemente seduta a un tavolo - cosa ormai sempre più rara. E ho tanti pensieri sereni in testa - una testa affollatissima di progetti e pensate che solo apparentemente sembrano assurde. Ma cosa mai sarà assurdo quando questo stato, questa società e questi politici ci hanno tolto tutto, e gettato violentemente alla deriva? Minerva da tempo ha pescato il matto dal mazzo dei tarocchi, e lo sta seguendo. E sì: l'effetto è strano. Eppure funziona. Ho trovato questo testo in rete. Mi ci ritrovo pienamente. Buona lettura, e buon delirio a voi. Liberatevi dalle paure! ;-) Lei è quella coi capelli scompigliati, trascurati e stinti dal sole. La sua pelle è molto diversa da com

Contro le identità - Stefano Boni

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Quella mente brillante di Stefano Boni (antropologo che spesso trovate tra gli autori di "A - Rivista anarchica", già autore di Vivere senza padroni ) ha scritto il testo che segue, che Minerva - insofferente e critica anche nei confronti di certi contesti che pur approva, apprezza, e sostiene 'a spada tratta' - sottoscrive al 100%. Buona lettura, e buona riflessione. Contro le identità: riflessioni per il superamento della auto-disciplina di gruppo Abbiamo bisogno di identità forti? Dobbiamo necessariamente appartenere a gruppi e conformarci alla condotta collettiva del nostro gruppo di riferimento? Le identità sono modi di disegnare circuiti di appartenenza mediante un processo di riduzione del differente al simile. Una volta che l’identità è affermata, si riconosce, infatti, per l’omogeneità di sentimenti, pratiche e valori che caratterizza i diversi individui che appartengono al gruppo. La costruzione delle identità è quindi un processo di d

Raccomandazioni...

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Stamane, sapendo che sto preparandomi per andare via un paio di settimane, la mia amica Eleonora Manca (che trovate qui , qui e pure qui ), sapendomi alquanto distratta, mi manda le ultime raccomandazioni... "Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare una mela per il ferro e una banana per il potassio. Anche un’arancia per la vitamina C e una tazza di the verde senza zucchero per prevenire il diabete. Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d’acqua, anche se poi per espellerli richiede il doppio del tempo che hai perso per berli. Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere gli indispensabili bacilli L. Casei Defensis, che nessuno sa bene che cosa cavolo siano, però sembra che, se non ne ingoi per lo meno un milione e mezzo tutti i giorni, finisci per vedere sfocato. Ogni giorno un’aspirina per prevenire l’ictus, e un bicchiere di vino rosso contro l’infarto, più un bicchiere di bianco per il sistema nervoso, ed uno di

Gotta live (and hope), before you die

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Quando mio nonno morì, al termine di una malattia, avevo quindici anni e stavo studiando al ginnasio. Non ero particolarmente brava, ma ricordo alcune cose che già mi avevano - se ce ne fosse stato bisogno - dato da meditare. Così che di ritorno dal funerale, in auto, mentre mia nonna stava piangendo tutte le sue lacrime per la perdita del marito, io le dissi che avevo appena letto un testo greco che parlava d'una barca che ritornava in porto dopo una tempesta devastante, dolorosa, faticosa, durata anni. E del paradosso che quando nasce un bambino tutti si rallegrano, pur non sapendo quante sventure dovrà affrontare nella vita, mentre quando muore qualcuno si piange, mentre si dovrebbe essere sollevati per lui del fatto che non dovrà più affrontarne. La vita alla fine è così, e di condizioni ottimali che pacifichino quella barca ce ne sono veramente poche - sono rarissime. Invidio chi le vive, e sono felice, guardandomi indietro, al ricordo che per un po' le ho avute i

Il mondo di Fabrizio De André

Per strada tante facce | non hanno un bel colore: qui chi non terrorizza | si ammala di terrore. C'è chi aspetta la pioggia | per non piangere da solo, io son d'un altro avviso, | son bombarolo. Quindici anni orsono moriva Fabrizio De André , che cantava un mondo in cui molti di noi si sentivano a casa, fatto di gente semplice, povera, emarginata, di reietti della società, di gente che rubava il pane per fame, che veniva impiccata per nonnulla da un potere cieco e assoluto. Nei suoi brani c'erano prostitute, uomini innamorati, nani, anarchici, pescatori. Aveva musicato Spoon River e parlato tanto libertà. Davvero difficile scegliere come ricordarlo, tra le tantissime canzoni originali e quelle tradotte e reinterpretate (come Le passanti di Brassens) così che fossero a disposizione del pubblico italiano. Con molto amore per lui e per voi, eccovene alcune che hanno accompagnato la mia vita. Buon ascolto.

Vade retro, disumana modernità!

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Angel Boligan Corbo è un fumettista cubano il cui lavoro prende di mira la perversione disumana in cui vive l'uomo moderno. Vi auguro di non essere consenzienti rispetto alle atrocità qui rappresentate, e che la vostra vita - al contrario - goda ancora di tante nicchie di bellezza. 

Riflessione d'inizio anno (+ giochino innocuo)

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Ieri sera ero al telefono con un'amica (questa squinternata qui ), e lei mi diceva che s'era accorta che alla fine, nella vita, tutto ciò che ci accade dipende da noi, ne siamo stati noi responsabili. Io non la penso proprio così - anzi - per me "la vita è ciò che ti accade mentre stavi progettando qualcos'altro" (come da affermazione di John Lennon), senza contare che vi sono cose che talvolta accadono e basta (malattie, lutti improvvisi) per i quali non vi sono responsabilità/responsabili ben identificabili. In ogni caso, ho deciso di darle credito (o almeno il beneficio del dubbio, và), e mi sono risolta al buon proposito - per i prossimi mesi - di onorare quelle accortezze di base che possono portarmi ciò che desidero. Quindi sarà mia premura prendermi cura di me - della mia salute, delle mie frequentazioni (limitandole al ristrettissimo numero di persone che mi ispirano e alimentano le mie energie anziché succhiarmele) e dei miei interessi lavorativi e c

Emozioni e loro diffusione nel corpo (con richiesta di vostro commento)

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Apprendo da Repubblica che in Finlandia un team di scienziati ha chiesto a 700 volontari quali parti del corpo sentono coinvolte durante un'emozione, generando i risultati dell'indagine la seguente visualizzazione, in cui i colori caldi indicano le aree fisiche stimolate, mentre i colori freddi indicano quelle disattivate. Gli intervistati hanno riferito che la felicità e l'amore scatenano attività ovunque, mentre pericolo e paura innescano forti sensazioni nella zona del torace. Il che mi dà da pensare rispetto alla domanda "da dove nasce il nostro orgasmo?" cui - con Jean-Luc Nancy - non saprei rispondere fornendo una soluzione definitiva, e mi spiega sia la mia attrazione per certe sostanze che mi sono state descritte come assolute alternative all'amore, sia il loro rifiuto in favore della felicità più completa (che se vedete, in quest'immagine, è più potente dell'amore in quanto a diffusione nel corpo). E mi dice anche qualcosa rispetto all

Al Quirinale subito!

L'unico discorso di Capodanno che valesse la pena sentire - l'unico a rappresentare un manifesto contro l'ipocrisia, la mediocrità e la stupidità dei tempi in cui viviamo, e di tanti che ci circondano e/o ci governano. Buona ascolto.

Buone ispirazioni /2: Sobrietà non significa austerità (José Mujica)

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Vi assicuro che non avevo ascoltato questa intervista, e che il mio commento in fondo alle foto sulle case cinesi della settimana scorso era del tutto originale. Per questo sono particolarmente felice e onorata d'aver ora appreso che José "Pepe" Mujica, presidente dell’Uruguay, nell' intervista rilasciata a Riccardo Staglianò per il Venerdì di Repubblica all'inizio di novembre operava la stessa distinzione. Probabilmente basta essere ancora un po' sensibili e lucidi, mlagrado tutto, per arrivarci... Cosa ha detto Pepe Mujica? Ha distinto tra sobrietà e austerità, e - con questo - lanciato un j'accuse pesante al sistema di governo dell'Unione Europea e offerto materiale su cui riflettere per le nostre vite quotidiane. Queste le sue parole, riflettete bene su ogni frase: sono preziosissime. "La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciand

Buone ispirazioni: il 'Concertino dal balconcino'

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Minerva ha passato un capodanno incantevole, tra amici di sempre che l'hanno coccolata in tutte le salse (soprattutto quella deliziosa all'aneto con cui hanno insaporito un superbo salmone). Così stamane, complice il sole, la sottoscritta ha deciso d'andare a vedere - meglio sarebbe dire 'ascoltare' - questa meraviglia di pensata autogestita che da più di due anni intrattiene la cittadinanza torinese, ovvero il Concertino dal balconcino . Maksim Cristan - chitarrista, scrittore e autore teatrale - e Daria Spada - cantante lirica diplomata al Conservatorio di Torino - ogni settimana danno infatti un concerto gratuito dal balcone della loro casa, e per un’ora i condomini si affacciano da balconi e finestre, mentre il pubblico vi assiste dal cortile interno del palazzo. Insieme a loro si alternano cantautori, poeti, musicisti e attori. "È un concerto punk lirico senza regole, senza stress e a costo zero", dice Daria. E dopo lo s