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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

La passante

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Quasi tutti gli uomini che ho avuto nella vita mi hanno trattato come una passante nelle loro esistenze, e dedicato - anche solo col pensiero - questa canzone; i rimanenti, invece, si sono dovuti arrendere al fatto che fossi solo una passante nelle loro vite. Buon ascolto. Je veux dédier ce poème A toutes les femmes qu'on aime Pendant quelques instants secrets A celles qu'on connait à peine Qu'un destin différent entraîne Et qu'on ne retrouve jamais A celle qu'on voit apparaître Une seconde à sa fenêtre Et qui, preste, s'évanouit Mais dont la svelte silhouette Est si gracieuse et fluette Qu'on en demeure épanoui A la compagne de voyage Dont les yeux, charmant paysage Font paraître court le chemin Qu'on est seul, peut-être, à comprendre Et qu'on laisse pourtant descendre Sans avoir effleuré sa main A la fine et souple valseuse Qui vous sembla triste et nerveuse Par une nuit de carnaval Qui voulu rester inconnue Et

Altrove, e in un altro tempo

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Sono fuori tempo e fuori luogo. Questa sensazione che da sempre accompagna la mia vita instabile e fragile, questa mancanza d'appartenenza e questa solitudine che comunque mi garantiscono tempo e libertà di movimento, a volte si fanno sentire drammaticamente e dolorosamente - come fossi un satellite di questo mondo che a un certo punto verifica una sospensione temporanea dell'attrazione di gravità e perde così di colpo la propria orbita, cominciando a vagare nell'universo allontanandosi sempre più dalla terra. Ecco, questo sento. Quindi ora tiro il fiato, aspetto, mi guardo intorno e intanto parimenti lascio vagare l'immaginazione, e comincio a sognare "un'altra vita, un'altra storia". Magari anche in un'altra epoca. Io avrei voluto essere: - una piratessa Settecentesca di una ciurma multiculturale di uomini grezzi e famelici di vita - una strega senza epoca, una veggente, un'incantatrice   - una colta scrittrice e viaggi

Anarchici: né ladri, né assassini

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"Né ladri né assassini", ma persone tra persone, che lavorano "per la tolleranza, la giustizia e la comprensione tra gli uomini". Questo per dire ancora una volta cosa significa essere anarchici secondo me - qualcosa che non può includere furti, assassinii, privazione altrui della vita e della parola, dominio di una persona sull'altra - malgrado una propaganda di stato che ne stravolte quotidianamente e strumentalmente il significato, nonché tanti miserabili delinquenti che usano questa prospettiva come maschera alla loro incapacità di sopravvivenza autonoma. In ricordo di Sacco e Vanzetti , nell'anniversario della morte.

Bulimica di vita /2

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Il mio granchietto! ;-) Ormai dipendente senza più alcuna possibilità di disintossicazione: Lisboa , Passions du risque di Le Breton, condivisione passaggi auto, orate alla griglia, Algarve , Museo di Etnologia, stazioni ferroviarie nel nulla, 43° a mezzanotte, ostello, calamari fritti, Portimao, la spiaggia Canavial, frango piri-piri , guesthouse, Bairro Alto , Lagos, pavimenti in legno, Sagres , Andalusia, Madrid e Salamanca nuovamente, falesie , vinho verde , divani, Alfama , Museo del Fado,  mojitos, berretti militari, encantaperros , l'Oceano e la fine del mondo!, Il mestiere di scrivere di Carver, taverne,   camminate infinite sotto il sole, Ginjinha , tram 28 .  La prossima settimana esploro la possibilità di non tornare, o almeno: di tornare e ripartire. Ergo tenete le dita incrociate per me, miei cari, e non cercatemi ;-)

Camminare a testa alta - e passo leggero

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Era inverno, e passeggiavo lungo il mare indossando un vestito lungo alle ginocchia e scarponcini comodi. "Si vede che non sei di qui" - mi disse un ragazzo per strada - "tu cammini in modo diverso dalle altre". Che bello, anche se perfettamente cosciente di quella ch'era solo l'ennesima strategia d'approccio maschile, ebbi un moto d'orgoglio. Il modo in cui si cammina può dare - come qualsiasi comportamento non verbale - molte informazioni su di noi. E la sottoscritta, sempre così incantata dal movimento che i nostri corpi disegnano nello spazio, come tutti voi ha sviluppato anch'ella sin a piccola il 'suo' modo di camminare. Per prima cosa, a Minerva risuonano ancora nelle orecchie le parole della nonna (quella che sputava nelle tinture delle fasciste, per intenderci) la quale le ricordava a ogni occasione che solo chi orientava la propria vita secondo un sistema valoriale che includeva l'onestà (in primis!), la sincer

Compitino di ferragosto en passant

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"[...] dovresti prendere nota di tutte le qualità che ti rendono diverso e unico ed esprimerle con più intensità del solito. Probabilmente a qualcuno darà fastidio, ma su di te avrà un potente effetto terapeutico." - così dice Rob Brezsny ai Gemelli questa settimana. Secondo me però potrebbe funzionare un po' per tutti. Proviamo a esaltare la nostra unicità e le nostre follie - ciascuno la propria - nei giorni a venire. E vediamo l'effetto che fa. Tanto il sistema cui apparteniamo è omeostatico, quindi - anche in caso di danno - poi compensa da sé...

Istruzioni per l'uso felice del nostro corpo :-)

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Si disquisiva, col mio ultimo compagno di viaggio, della timidezza e dell'insicurezza per cui non abbiamo mai - noi esseri umani in generale - il coraggio di dire ciò che ci piace realmente quando facciamo l'amore. Tutti diversi come siamo, abbiamo anche gusti differenti: c'è a chi piace più dolce, a chi più irruento, a chi più romantico, a chi più giocoso. E poi abbiamo due corpi a disposizione da esplorare, e che possono godere dall'A alla Zeta - dai capelli agli alluci - e chi lo sa quale lettera dell'alfabeto più ci piaccia: magari non è necessariamente intorno alla Q! E poi che farne del corpo altrui con gli strumenti che abbiamo disponibili dal nostro? Toccarlo, carezzarlo, leccarlo, succhiarlo, morderlo, massaggiarlo, accoglierlo, penetrarlo? Forse dovremmo imparare a dire ciò che ci piace, serenamente. A dare 'istruzioni '. Perché se è vero che non siamo tutti uguali e quindi è un'idiozia pensare di ricorrere a tecniche standard

Bulimica di vita

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E' passato un mese, e in viaggio la patologia s'è aggravata: Madrid, tinto de verano, Museo Reina Sofia, aerei, Albaicin , Salamanca, DSLZ, cañas y tapas, mosaici, salite (città verticali), Museo de America , Granada, paella, Cordoba, Museo de Antropologia, chorizo, scarpe fetish, ospedale Gregorio Marañon, Barrio di Sacro Monte, Siviglia, gazpacho (quello originale e quello estivo), architettura barocca, sesso & amore, treni, Museo Casa Lis d'Art Nouveau , Avishai Cohen trio (jazz!) , Jerez de la Frontera, jamón serrano, Cadiz, vestiti leggeri, Archivio delle Indie , baccalà in ogni forma, fiori profumati, Porto, Cattedrale (ex moschea) di Cordoba , medici uruguaiani, donne selvagge, fontane, mazzi di tarocchi, porto rosso, porto bianco, musica barocca, porto bianco con acqua tonica, Alhambra, sorrisi, flamenco, braccialetti sonori, Barrio di Santa Cruz, autobus, protesta dei mineros , medici paraguauiani, scale d'acqua, nuovi incantevoli speciali amici (tanti

L'immersione dei sensi nell'Alhambra

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Nella nostalgia delle vite non vissute, c'è quella di non essere stata giornalista o scrittrice, ma chissà - forse un giorno o l'altro potrei fare anche questo. C'è chi racconta storie, ma a me viene meglio descrivere situazioni e cose. Herzog ne parlava in termini di 'missione di vedere e far vedere' e in realtà credo che questo potrebbe fungere da ordito attraverso il quale tessere l'intera mia vita - così come è stata e con ciò che ho fatto sinora. 'Vedere e far vedere'... Ho pensato a voi, ieri, quando ho passato due ore a camminare per Granada, nel vecchio quartiere arabo dell' Albayzín e al Sacromonte , dove i negozi, le case e i ristoranti sono cave scavate nella montagna dagli zingari che - tanto per non tradire la propria vocazione alla libertà - si rifiutarono di stare nelle mura della città e costruirono appunto le proprie abitazioni fuori di quelle in vere e proprie grotte. E ho pensato a voi anche visitando l' Alhambra , un