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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Un sassolino, del gesso e il Cielo

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"Alla campana si gioca con un sassolino, che bisogna spingere con la punta del piede. Ingredienti: un marciapiedi, un sassolino, una scarpa e un bel disegno fatto col gesso, preferibilmente colorato. In alto c’è il Cielo, in basso c’è la Terra, è molto difficile far arrivare il sassolino al Cielo, quasi sempre si calcola male e il sassolino esce dal disegno. Poco a poco, però, si acquisisce l’abilità necessaria per saltare sui vari tipi di caselle (c’è la campana lumaca, la campana rettangolare, la campana fantasiosa, poco usata) e un giorno si impara a lasciare la Terra per rilanciare il sassolino verso il Cielo, riuscendo ad arrivare al Cielo, la cosa brutta è, che giusto in quel momento, quando ancora quasi nessuno ha imparato a rilanciare il sassolino verso Cielo, finisce di colpo l’infanzia e si cade nei romanzi, nel angoscia del razzo divino, nella speculazione dell’altro Cielo a cui si vuole arrivare. E solo a causa della fine dell’infanzia, si dimentica ch

Della meravigliosa bellezza meticcia

Miei cari, torno a voi con gli occhi che brillano di incanto e immaginazione - quale bellezza essi hanno potuto inaspettatamente contemplare di recente! :-) Nel corso delle mie ancora non concluse peregrinazioni tra sud della Francia e Spagna di quest'ultimo mese sono stata esposta felicemente alla visione di volti e corpi diversi da quelli ai quali sono abituata in madrepatria. Di fatto, come antropologa, so bene che il significato comune che diamo al termine " etnie " è scientificamente scorretto (per non parlare di quello di " razze "!), bensì che dovremmo piuttosto discutere della variabilità somatica degli esseri umani sul pianeta in termini di genotipi-fenotipi . Lungi dall'approfondire qui il tema in termini accademici (ma potete farlo agevolemente per conto vostro cliccando sui termini suddetti), ciò che voglio sottolineare è la personale fascinazione che provo per gli uomini che ho incontrato sinora, dove la loro bellezza - ai miei occhi, o

Nizza, e sul sentirsi fuori luogo e fuori tempo

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Non mi sento solo fuori da questo tempo, ma anche dai luoghi che abito. Sebbene qui - ne sono persuasa - starei molto meglio. Mi costringo a uscire. Stasera sulla Promenade la città di Nizza offre i fuochi d'artificio come tutti gli anni a Ferragosto. Amo i fuochi d'artificio - specie quelli bianchi che lanciati in alto, più di tutti gli altri, poi ricadono color lilla oppure come mille stelline bianche luccicanti nella notte. A fuochi finiti, 7 diversi palchi semoventi ospitano altrettante band o dj set ciascuna per un diverso genere musicale. Cammino sulla passeggiata, quando una decina di ragazzi africani cattura la mia attenzione. Ballano al ritmo di una musica che non riesco a sentire, in perfetto coordinamento, rivolti verso il mare: ne riconosco i passi - Waka Waka versione Shakira. Mi avvicino. Comincio a percepire la musica in arrivo dalla spiaggia sottostante, dove si trova uno dei più esclusivi stabilimenti balneari della città frequentato dai ricchi n

Dove diavolo è... da un viral video l'ispirazione per una campagna sociale a Napoli

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Vi sono alcuni video, che circolano in rete, i quali a un certo punto diventano 'virali' - ovvero acquisiscono un grandissimo successo di pubblico sebbene l'idea iniziale sia magari semplice, artigianale, talvolta goffa e non pensata per finalità di marketing o spettacolari. Tra questi, uno che ha incantato il mondo per la delicatezza e la spontaneità è quello del 2008 che segue, in cui Matt Harding è ritratto mentre 'danza' in diverse parti del mondo, a un certo punto coinvolgendo persone del luogo a farlo con lui. Ovviamente Minerva ogni volta che lo vede metterebbe all'istante lo zaino in spalla e andrebbe - memore di tante avventure e occasioni di felicità che le hanno dato nella vita incontri casuali in ogni angolo del mondo. Musica commovente, posti incantevoli, simpatia del personaggio: tutto lascia pensare a un fake perfettamente riuscito, dato che con YouTube e Vimeo il videoclip v

La metropolitana delle emozioni

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L' Emotion Planner è un sito realizzato da alcuni designer svedesi che hanno replicato online la rete della metropolitana di Stoccolma rendendola una "metropolitana delle emozioni". Come funziona? I nostri hanno innanzitutto sostituito le stazioni con un consistente numero di possibili stati d'animo. Quindi hanno associato a ogni possibile percorso - da uno stato d'animo all'altro - una musica specifica che accompagna nel tragitto il viaggiatore virtuale. Per la navigazione (e l'ascolto) basta inserire partenza e destinazione nella finestra in alto a sinistra. Io ho provato ad andare da Desire -> a Ecstasy e... come auspicavo e non ne sono stata delusa, m'ha accompagnato L'amour est un oiseau rebelle ovvero l'habanera dalla Carmen di Bizet - la mia opera preferita ;-) Buon viaggio a voi! :-)

This is your life

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A volte devo io stessa ricordarmi un po' di cose, quando tendono a sfuggirmi. Per fortuna, il caso mi fa trovare sempre esattamente ciò di cui ho bisogno nel momento in cui ne ho bisogno. Fatelo girare, se pure per voi ha un senso - siate il 'caso' per qualcun altro ;-) Buona notte, e un meraviglioso weekend a tutti voi.

I libri scolpiti di Brian Dettmer

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Quando mi imbatto in opere come queste - sintesi di libera e curiosa immaginazione da una parte e di abilità meticolosa (per non dire maniacale) dall'altra - penso davvero che se permettiamo all'ignoranza, alla mediocrità e all'apatia di prendere il sopravvento saremo perduti nelle nostre potenzialità umane e nel piacere della contemplazione della bellezza. Brian Dettmer 'scolpisce' vecchi libri, lasciando emergere forme, significati, contenuti e testimonianze che rielabora proponendo nuovi viaggi visivi e verbali allo spettatore. Non vi dà un profondo piacere la contemplazione della sua opera? A me, in particolare, ha soprattutto trasmesso in un istante un intensissimo desiderio di tattilità . Rispetto al quale vi rimando a questo post dei Ladri, che rende perfettamente l'idea di ciò che sto provando al momento...

Timelapse of Vivid Sydney 2011

Sydney m'è rimasta nel cuore, quando 13 anni orsono davanti all' Opera House si stava tenendo il festival multiculturale della città, in cui incappai per caso, e tanto per cambiare mi persi per ore con artisti di strada sulla scalinata di questo incantevole teatro di Jørn Utzon. Buona visione! Timelapse of Vivid Sydney 2011 from James Zhao on Vimeo .

Solo un giro di giostra (Bill Hicks)

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  Il mondo è come un giro di giostra in un parco giochi. Quando scegli di salirci pensi che sia reale, perché le nostre menti sono potenti. La giostra va su e giù, e gira intorno, ti fa tremare e rabbrividire, ed è coloratissima e rumorosa, ed è divertente per un po'. Alcuni ci sono su da tanto tempo e cominciano a chiedersi: "È la realtà o è solo un giro di giostra?" Altri si sono ricordati e vengono da noi per dirci: "Ehi, non vi preoccupate, non abbiate paura, mai, perché questo è solo un giro di giostra." E noi... uccidiamo quelle persone. "Fatelo tacere! Abbiamo investito un sacco in questo giro di giostra. Fatelo tacere! Guardate le mie rughe di preoccupazione, guardate il mio grosso conto in banca, e la mia famiglia. Questo deve essere reale." È solo un giro di giostra. Ma uccidiamo sempre quella brava gente che tenta di dircelo, l'avete mai notato? E lasciamo che i

Salvami, ma solo per finta

Salvami, ma solo per finta, con amorevole cura guarda silenzioso il mio corpo e i suoi dettagli fallo nella penombra ché la pelle sembri fine e ancora tesa, scruta i miei difetti ma mentimi: non essere impietoso. Sottrai al tempo questa scatola di lacrime, ricordi e circatrici e di eventuali mali dentro di lei che al momento ignoro. Voglio continuare a non sapere ma forse un giorno sarò costretta a prenderne coscienza, allora la mia anima rotolerà via - perciò scattami foto adesso: fallo ora, te ne prego! Salva il ricordo del mio corpo ancora abbastanza bello da meritare lo sguardo e fingiamo insieme che questi memo siano realtà e non un inganno che - disincantata complice - faccio a me stessa.