Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta stereotipo

Per ogni ragazzo, per ogni ragazza...

Immagine
L'avevo letta anni orsono in un centro occupato a Londra, e l'avevo cercata disperatamente perché credo sia uno dei testi più belli, dolci, commoventi rispetto alle relazioni uomo-donna che abbia letto nella mia vita, e rispetto al dolore delle costrizioni cui siamo soggetti nella stupida e violenta società in cui viviamo. L'unica cosa su cui non sono d'accordo è la conclusione: liberarsi dalle costrizioni sociali su quello che deve essere il nostro ruolo è uno sforzo inaudito per entrambi i sessi. Oggi l'ho trovata casualmente in rete, e con tutto il cuore ve la segnalo.

Sedatrici, gattemorte e perversioni in nome della sopravvivenza

Immagine
Freddy: ... presto dategli... Igor: Cosa, dategli cosa? Cerchi di mimarlo, quattro sillabe, prima sillaba, suona come... Inga: Se? suona come me? te? se? Igor: Se! Inga: Seconda sillaba, preposizione come di, con, su? Igor: Da! Se-da, ha detto sedano, ha detto sedano. Come?... se-da-davo, date un sedadavo. "Che strano si comporti così male, ora che ha pure una donna " - mi disse un giorno un mio ex parlando d'un nostro amico comune il cui comportamento isterico avrebbe mandato a catafascio tutte le riflessioni sessiste di Freud in merito (il mio ex, per la cronaca, venne mandato a stendere dalla sottoscritta di lì a poco, proprio in virtù di tali sue interpretazioni sessiste da primitivo con clava) . Un altro conoscente, a proposito d'un suo amico libertino con benestare della sua compagna invece a lui fedele, mi confidò: " Lui la compagna ce l'ha, ma lei sa che lui ha bisogno di altre perché è fatto così , e le sta bene" (...

Eh??? Un giorno, comunque, smentirò Darwin...

Immagine
Lo spread che sale, la borsa che scende, il precariato quando non la schiavitù, la 194 in corso di revisione, la 180 anche (per ingabbiare i dissidenti meglio), il 41bis per chi protesta, il bollettino di guerra dei femminicidi, gli stupri delle donne ormai sempre più oggetti, le botte ai gay e a chiunque sia diverso dalla patetica 'norma', i disoccupati che si suicidano, la destra che avanza, la sinistra che tace o dice scempiaggini, il Vaticano che invade la privacy della cittadinanza laica, la siccità e la desertificazione, i referendum ignorati, gli OGM, le malattie e i virus sempre più potenti e decimanti, le mafie, la distruzione del territorio con le grandi opere, la violenza della politica sui cittadini, i cittadini senza più rappresentanza politica, la Germania e l'Europa, la perversione delle banche, gli squali di Equitalia, i soprusi efferati della polizia, il silenziamento degli intellettuali, la becerità che governa, l'arroganza degli ignoranti, la cafona...

Cosa cancelleresti di te?

Immagine
Leggo su una rivista online che l’edizione sudafricana di Marie Claire - e qui ci sarebbe già parecchio da dire rispetto all'ipocrisia di una rivista per donne che fino a ieri promuoveva ideali estetici impossibili e oggi compie una svolta verso l'etica e la realtà concreta del suo target, ma stavolta evito (tanto già sapete) - ha commissionato a un’agenzia pubblicitaria una campagna affinché i lettori accettino il corpo che hanno, smettendo di preoccuparsi delle apparenze e domandando: “ Se ti liberassi di ciò che odi del tuo corpo, cosa rimarrebbe? ”. Appunto, di cosa ti libereresti e cosa rimarrebbe? [Ecco, Minerva se ne va felice e serena al FemBlog Camp, dove di sicuro si parlerà anche di questo e di come liberarci degli stereotipi che ancora affliggono le donne nella loro percezione di sé, e parimenti incatenano i soggetti umani (uomini, donne, e qualsiasi altro genere ci sentiamo d'essere) in ruoli che sono prigioni e gabbie che ci soffocano e poi ucc...

L'ironia contro di stereotipi di genere II - Yolanda Dominguez

Immagine
Poses è una critica diretta all'assurdità e all'artificialità del mondo delle riviste di moda, in particolare rispetto all'immagine distorta che si diffonde dalla donna attraverso modelli che non rappresentano donne reali ed evidente a tutti coloro che non rientrino nei suoi parametri limitati. Però tali immagini sono praticamente il solo riferimento alle donne che esiste nei media (tv e stampa) e hanno altresì un'enorme influenza sul comportamento di uomini e donne. Le posizioni impossibili degli scatti fotografici di moda diventano nel lavoro di Yolanda Dominguez simbolo del grottesco e del surreale in questa industria: un gruppo di donne reali si trasferisce queste pose a scene di tutti i giorni: la coda di un museo, al supermercato o una serie di semafori, provocando la reazione degli spettatori (gli utenti regolari di queste immagini). Da questi nasce il video che ospito in calce a a questo post. Buona visione, e buona riflessione ;-)