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Amanda Palmer, variazioni sul monte di Venere, e la stupida morbosità dei nostri tempi

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Amanda Palmer  è una cantante, compositrice e performer americana. Il 28 giugno scorso si è esibita al festival annuale di Glastonbury, in Inghilterra, e mentre cantava il reggiseno casualmente ha fatto intravedere un seno. Cielo, che scandalo! La pruriginosa rivista inglese Daily Mail ha pubblicato subito uno scoop con la fotografia osé, titolandola con un gioco di parole che rimanda all’idea del 'fare la figura di una scema' e - senza accennare alla musica dell’artista - l'articolo ha sviluppato tutto un discorso sull'orrore di quella parte del corpo di Amanda esposta al pubblico ludibrio (ed evidentemente alla pubblica ipocrisia dei lettori voyeuristi della testata) e, di già che c’era, ha pure buttato lì che la cantante sarebbe bisessuale. Venerdì scorso 12 luglio, Amanda Palmer scrive allora di risposta una lettera aperta al  Daily Mail , ma invece di inviarla in forma tradizionale ne fa canzone e la canta, indossando un kimono, durante un concerto...

Smontiamo l'ennesima comunicazione di propaganda sul sesso ;-)

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Dando un'occhiata a Repubblica durante l'ora di pranzo mi imbatto in un articolo dal titolo " Ecco perché la dipendenza sessuale va riconosciuta come disturbo mentale " a cura di tal Irma D'Aria. Chiaramente non posso esimermi dalla lettura, ben sapendo che ne sarò profondamente disgustata. Perché, di fatto, anche questa è parte di una strategia di castrazione del desiderio e dell'istinto vitale che ritengo uno dei più violenti e perversi soprusi ai nostri danni da parte del sistema capitalista e dei suoi protagonisti. Vediamo il testo da vicino ( in nero l'originale , in blu il mio commento , in rosso i link ), così capiamo meglio. Cito solo alcune parti, rimandandovi alla lettura del testo completo, qualora lo vogliate, al link sopra citato (ché sono una ricercatrice seria e onesta, io, tzè, altro che costoro!). Rory Reid, ricercatore e docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, ha guidato...

Oro cash, televisione, e le popolazioni nomadi

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Ospite l'altro giorno d'una amica, sono stata esposta involontariamente a questo spot nel momento in cui ella ha acceso la televisione (che io non possiedo più, cone somma gioia, da una decina d'anni) e l'ho trovato agghiacciante! Renato Pozzetto pubblicizza qui una società che acquista oro pagandolo in contanti, contanti con i quali egli compra all'istante un maxischemo televisivo. Ora: sono solo io che mi sento a disagio davanti a questo spot? Perché per me rappresenta la negazione di diversi livelli di senso. 1) Intanto identifica la felicità con l'acquisto d'un bene che può rappresentarne una componente solo per una mente ottenebrata dall'ignoranza, dalla stupidità o dalla frustrazione: va da sé che se sto bene e sono felice di mio, di un televisore non me ne faccio nulla. 2) La televisione può essere uno strumento di informazione e intrattenimento e/o informazione solo se usata in modo critico e consapevole, altrimenti è al pari di...

Il Secondo Feminist Blog Camp sta arrivando

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  Con colpevolissimo ritardo, vi segnalo che a fine mese - il 28/29/30 settembre - avrà luogo il Secondo Feminist Blog Camp, stavolta ospitato a Livorno. Copio dal sito dedicato l'info, invitando chiunque di voi sia interessato a questi temi, così necessari, urgenti e importati per tutti noi oggi, a partecipare. Il Secondo Feminist Blog Camp sta arrivando! Questa edizione ci accoglierà a Livorno, presso l’ Ex-Caserma Del Fante , il 28/29/30 settembre 2012. Sbarcheremo in un porto franco come pirati e corsare per una tre giorni di condivisione, seminari, workshop, proiezioni, dibattiti, musica, arte, spettacoli, reading, cultura, hacking, confronti sul desiderio e la sessualità, precarietà, migranti e molto altro. L’iniziativa è totalmente autofinanziata e sarà realizzata dalle e dai partecipanti all’insegna dell’autogestione. Il Feminist Blog Camp è un evento che nasce dall’idea di blogger femministe e blogger disertori del patriarcato che costituiscono ...

SeXyShOck Bologna 3|12|2011, festa del decennale!

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SexyShock è una realtà dai confini di genere fluidi e permeabili esistente ormai da dieci anni a Bologna. Nato in reazione all'ennesimo tentativo di sottrarre alle donne la proprietà del loro corpo , "il laboratorio attuale (inter)agisce con il pink/queer activism , e sviluppa riflessioni e azioni nei campi della sessualità (come terreno di sperimentazione e di rivendicazione), della "sicurezza urbana" (da un punto di vista di genere con campagne informative contro la violenza sulle donne), dell’ accesso alle tecnologie e biotecnologie , del lavoro precario e sessuale e delle produzioni culturali al femminile." "Il lavoro sviluppato da Sexyshock in questi campi è orientato soprattutto all’analisi e all’intervento sugli immaginari collettivi contemporanei , e parte dall’interrogare...

Su Metilparaben: Minerva, l'altro culturale e una qualche 'sensazione di famiglia'

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Nuovo post per Metilparaben: Minerva, l'altro culturale e una qualche 'sensazione di famiglia' Bacio, abbraccio e l'augurio di una buona lettura a voi! :-)