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Visualizzazione dei post con l'etichetta denaro

Non ho mai dovuto pagare una donna per farci sesso insieme, e mai lo farò!

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"Non ho mai dovuto pagare una donna per farci sesso insieme, e mai lo farò!". Alzo gli occhi al cielo e sospiro. Qual misto di ingenuità e arroganza mi tocca periodicamente sentire - è un refrain - da molti uomini quando si discute dell'argomento 'relazioni sessuali avute nella vita'. Chiaro, ciascuno vuole allontanare da sé l'immagine di 'miserabile' che s'accompagna all'idea di dover tirare fuori del denaro per la realizzazione di un bisogno (o un desiderio) che nelle nostre menti dovrebbe essere libera, gratuita e vissuta con piacere e passione da entrambe le parti. Però, di fatto, la vostra Minerva è sempre più urtata da questi atteggiamenti, che - a suo avviso - sono veramente riduttivi rispetto alla complessità in cui hanno luogo concretamente le relazioni uomo-donna. Mi spiego. Di fatto, la distinzione tra ciò che - nelle relazioni umane - è 'prestazione a pagamento' o 'dono gratuito' è, a ben...

Buone ispirazioni /2: Sobrietà non significa austerità (José Mujica)

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Vi assicuro che non avevo ascoltato questa intervista, e che il mio commento in fondo alle foto sulle case cinesi della settimana scorso era del tutto originale. Per questo sono particolarmente felice e onorata d'aver ora appreso che José "Pepe" Mujica, presidente dell’Uruguay, nell' intervista rilasciata a Riccardo Staglianò per il Venerdì di Repubblica all'inizio di novembre operava la stessa distinzione. Probabilmente basta essere ancora un po' sensibili e lucidi, mlagrado tutto, per arrivarci... Cosa ha detto Pepe Mujica? Ha distinto tra sobrietà e austerità, e - con questo - lanciato un j'accuse pesante al sistema di governo dell'Unione Europea e offerto materiale su cui riflettere per le nostre vite quotidiane. Queste le sue parole, riflettete bene su ogni frase: sono preziosissime. "La mia idea di vita è la sobrietà. Concetto ben diverso da austerità, termine che avete prostituito in Europa, tagliando tutto e lasciand...

I beni di cui abbiamo bisogno

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Stamane mi sono finalmente decisa a scaricare gli aggiornamenti di mesi dalle centinaia di siti che ho esplorato nel tempo, con l'idea di verificare se vi fossero opere belle con le quali strapparvi un sorriso. Mentre guardavo quelle che ormai ai miei occhi sembrano in gran parte produzioni esasperanti e banali, prive di originalità, spessore, significato, sono incappata in un progetto curioso - di quelli che fanno riflettere con delicatezza sulle nostre vite, e ci riportano a domande essenziali. Così ho deciso di fermarmi, e di segnalarvelo. Qingjun Huang è nato nel 1971 a Daqing, nella provincia cinese di Heilongjiang. Family stuff (Roba di famiglia) è la serie fotografica iniziata nel 2003 su commissione dell'edizione cinese del National Geographic. Il progetto consisteva nel fotografare quattro famiglie in tre province cinesi dell’est e in Mongolia, ma Huang è riuscito alla fine a convincere ben 35 famiglie a posare per lui fuori dalle loro case esponendo t...

Smontiamo l'ennesima comunicazione di propaganda sul sesso ;-)

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Dando un'occhiata a Repubblica durante l'ora di pranzo mi imbatto in un articolo dal titolo " Ecco perché la dipendenza sessuale va riconosciuta come disturbo mentale " a cura di tal Irma D'Aria. Chiaramente non posso esimermi dalla lettura, ben sapendo che ne sarò profondamente disgustata. Perché, di fatto, anche questa è parte di una strategia di castrazione del desiderio e dell'istinto vitale che ritengo uno dei più violenti e perversi soprusi ai nostri danni da parte del sistema capitalista e dei suoi protagonisti. Vediamo il testo da vicino ( in nero l'originale , in blu il mio commento , in rosso i link ), così capiamo meglio. Cito solo alcune parti, rimandandovi alla lettura del testo completo, qualora lo vogliate, al link sopra citato (ché sono una ricercatrice seria e onesta, io, tzè, altro che costoro!). Rory Reid, ricercatore e docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, ha guidato...

Oro cash, televisione, e le popolazioni nomadi

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Ospite l'altro giorno d'una amica, sono stata esposta involontariamente a questo spot nel momento in cui ella ha acceso la televisione (che io non possiedo più, cone somma gioia, da una decina d'anni) e l'ho trovato agghiacciante! Renato Pozzetto pubblicizza qui una società che acquista oro pagandolo in contanti, contanti con i quali egli compra all'istante un maxischemo televisivo. Ora: sono solo io che mi sento a disagio davanti a questo spot? Perché per me rappresenta la negazione di diversi livelli di senso. 1) Intanto identifica la felicità con l'acquisto d'un bene che può rappresentarne una componente solo per una mente ottenebrata dall'ignoranza, dalla stupidità o dalla frustrazione: va da sé che se sto bene e sono felice di mio, di un televisore non me ne faccio nulla. 2) La televisione può essere uno strumento di informazione e intrattenimento e/o informazione solo se usata in modo critico e consapevole, altrimenti è al pari di...

Lesbica in osmize NoTav - Tsunami - Valute inesistenti

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I sogni allucinati continuano... I NoTav avevano deciso che per dare maggiore risalto alla causa dovevano aprire le loro case ai turisti e ai forestieri facendo loro conoscere i prodotti della val Susa e di qui informare dello scempio ambientale e della distruzione delle modalità tradizionali d'esistenza in corso. Per fare ciò, s'erano ispirati alla tradizione in corso sull'altopiano del Carso tra Italia a e Slovenia delle osmize , e quindi ogni casa, da quelle nei paesi a quelle nelle località più remote, accoglievano nel proprio giardino i passanti, e a modico prezzo vendevano loro vini, formaggi, pane e prodotti alimentari locali. Fu in uno di questi contesti conviviali che incontrai questa giovane rotondetta dai lineamenti netti del viso, bruna e con i capelli lisci, e - ritrovandomi sola con lei - consumai il primo rapporto orale lesbo della mia vita, con profondo piacere. Davanti ai miei occhi le sue gambe erano rocce dalle quali sgorgava una cascata d...

Il mio concetto di "alto mantenimento"

Un piccolo post ironico su una questione inerente al rapporto uomo-donna. L'idea sta nella lettura di alcune riflessioni scritte in passato da un amico su quanto le donne costino agli uomini. Ci sono sicuramente vere e proprie arpie in circolazione, e non so neanche quale sia la ragione della ricerca di regali lussuosi, soldi ecc. (al di là del pensiero in sé, che apprezzo, ma appunto per questo poi impongo una spesa sotto i 10€ - avete letto bene - al mio compagno quando sto con qualcuno). Non che non ami le cose belle, tutt'altro, ma sono più nella condivisione e nel consumo insieme a coloro con i quali mi fa piacere stare, piuttosto che nell'accumulo di beni. Così come le 'cose belle' - nella mia prospettiva - non hanno necessariamente un costo così rilevante. E il denaro, che è prezioso perché permette di (soprav)vivere, per me non ha mai a che fare con 'lussi'/piaceri che non mi posso permettere (e non sono agiata, né ricca di famiglia - non temete). M...