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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Bivio

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"Più che in ogni altra epoca storica, l'umanità si trova a un bivio. Una strada porta alla disperazione e allo sconforto più assoluto. L'altra alla totale estinzione. Preghiamo il cielo che ci dia la saggezza di fare la scelta esatta." (Woody Allen) Questo blog gira intorno al rifiuto di facili, ma illusorie soluzioni alla prima opzione e pertanto percorre la seconda. Dovevo immaginarlo che qualcuno l'avesse già detto prima di me ch'esistevano solo queste due strade :-P

Una relazione che invidio

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Lou Reed e Laurie Anderson, fotografati da Annie Leibovitz a Coney Island nel 1995. E mentre mi dispiace per lui - che comunque ha vissuto 71 anni potendo fare ciò che amava - guardo questa foto e penso, nella mia personale distorsione interpretativa dell'amor romantico, che questo sarebbe ciò che vorrei: potermi finalmente riposare, gli occhi fissi nel vuoto, nerovestita nel vento, lasciandomi andare su una panchina nell'abbraccio d'un uomo che amo e che mi ispira - tanto intelligente e amorevole veramente da non darmi in testa nelle mie passioni e nel mio lavoro, sapendo quanto sia importante per me. Matrimonio, figli, famiglia neanche li calcolo, ma neanche che mi si facciano discorsi su stipendi/salari, diritti dei lavoratori, problema della sopravvivenza e futuro - ché cambiare il mondo già lo si fa vivendo sino in fondo le proprie inquietudini e i propri eccessi (agli occhi altrui) nel tentativo di pacificarle. E se cerchi il rischio della vita p

Stare in mezzo alle persone

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Perché il mio stare dentro le situazioni - stare dentro la realtà delle persone - e poi magari svelare gli inganni cui siamo soggetti - urlarli, addirittura! - viene visto come una ridicola sciocchezza da chi avrebbe potuto cambiare le cose? E perché devo parlare in termini astratti e inconsistenti per essere invece presa sul serio, quando però così facendo sarò morta e fuori dalla realtà come voi? Come vi permettete? Chi credete di essere? Ah sì? Sarei una buffona? Ecco, il vostro pagliaccio allora vi risponde così: Erika Trejo, performer messicana, alla delegittimazione della parola dei latinoamericani a meno che non facciano riferimento alla cultura europea risponde con tanti dildo recanti nomi di filosofi europei che si mette uno dopo l'altro nel... ;-)

Complessità + anticipazione = incertezza + azione

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Wagensberg mentre mostra una banderilla nel Parlamento catalano (2010). L'anno scorso ho avuto l'onore di conoscere il pensiero e la persona di Jorge Wagensberg , docente catalano di Teoria dei processi irreversibili, e di assistere a una sua lezione meravigliosa su complessità, ordine e caos. In questa lezione, con voli pindarici tra vari campi del sapere e spaziando tra biologia e sociologia, il tema centrale era "Il caos creatore", ch'egli risolveva con una formula che è quella con cui si può spiegare pure la modalità attraverso la quale garantirci la sopravvivenza come esseri biologici, culturali, individuali o collettivi. La formula è: Complessità + anticipazione = incertezza + azione La sua argomentazione comincia con il considerare ogni singolo essere vivente complesso (animali, persone), così come ogni configurazione sociale collettiva (gruppi culturali, società nazionali), come 'sistema', il quale - proprio perché l&

Esortazione :-)

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Giusto perché vi penso, e non intendo lasciarvi soli o non offrirvi al volo l'occasione di un sorriso, di un respiro, di un po' di energia - pur se in questo momento ho moltissimo lavoro da fare, passo le giornate a leggere|studiare|rielaborare|scrivere, e proprio non riesco a trovare il tempo per articolare riflessioni o segnalarvi cose belle come invece vorrei. Un bacio.

Poesia pura

Makkox , secondo me, è un genio - uno di quei personaggi che mi devo impegnare per comprendere, vista la quantità di riferimenti e citazioni all'interno di quelle che ci porge come semplicissime, essenziali vignette. E non so mai se alla fine ho compreso davvero cosa volesse raccontare, tante sono le potenziali traiettorie di significato che i suoi lavori aprono, ma godo con la mente e col cuore di quello che vi leggo. Questa, che ho visto oggi, mi ha provocato uno sguardo consapevole e pacificato. Mi ha fatto sentire che sono sulla buona strada, e nella giusta direzione, per ciò in cui credo e per cui vivo. E mi è sembrata poesia pura. Ve la lascio come una carezza piena d'amore.

Persone, Persone, PERSONE, queste che sono MORTE!

Infinitamente lontana dalla retorica di queste ore, riporto una riflessione da Fortress Europe segnalatami da Brigida, che restituisce bene il mio sentire, il mio dolore, la mia rabbia. Persone, queste che sono morte: non migranti, e tanto meno clandestini. Persone. Ovvero - ciascuna - un insieme di esperienze uniche di vita, di storie, di sogni, di affetti, di speranze. PERSONE . Persone che conducono un'esistenza esattamente con i nostri stessi problemi, con le nostre stesse incertezze, con amici e famiglie che le sostengono, con decisioni enormi e slanci di coraggio, e lo sfondo del terrore di perdere tutto, compresa la propria vita - proprio come noi. E chiunque affermi il contrario, o è fuori dalla realtà, o è in spaventosa malafede. Le foto dei sacchi di morti in fila sul molo di Lampedusa, le ho già viste due volte. Ma non era l'Italia. Era la Libia, era la Siria... Ed erano i morti dei bombardamenti abbandonati sui marciapiedi davanti agli ospedali di

Bisogna far ripartire le teste

Stamane trovo online un articolo in cui si riporta il caso d'una maestra che ha rimosso il crocifisso da un'aula scolastica, ricevendo la solidarietà del preside. I commenti all'articolo - di integralisti cattolici - farneticano sul rimuovere invece maestra e preside, dimenticando che viviamo in uno stato laico. Mentre mi accingo a scrivere tal commento, vedo che l'ha già fatto Sassicaia . Così apro la chat diretta con lui, e ne approfitto per uno scambio veloce. L'esito è sempre lo stesso ( Occupy: ispira il mondo con la tua presenza, le tue parole, le tue azioni ), ma l'invito stavolta vi arriva con più veemenza, e in stereofonia (noi si continua a urlare, comunque...) . Minerva: +1 per lo stato laico senza crocifissi (e poi sarebbe pure il caso di + 1 sul no allo stato, ma vabbè) Sassicaia Molotov: +1 è già una notizia Minerva: dici? Sassicaia Molotov: eh, di solito mai una gioia Minerva: credo che comunque si stia andando in quel

Romanticismo, corteggiamenti e cose losche

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Nella mia recente esperienza madrilena, sono rimasta profondamente sconcertata dalle modalità di conoscenza ed entrata in relazione con potenziali nuovi amanti. Nel confronto tra le pratiche che vedo attuate in Italia e quelle appunto iberiche, ho verificato che noi siamo molto più insicuri e bloccati - di certo perché diamo un peso maggiore alla potenziale accettazione o rifiuto della nostra proposta di noi stessi e la investiamo del carico di conferma o smentita del nostro medesimo valore, e della nostra identità come persone. Là invece no: al rifiuto di una/uno, ci si gira dall'altra parte e si rivolge la stessa proposta a un'altra persona finché magari non si ottiene un "sì". Sinceramente, nella mia sensibilità, vedo tale agire come brutale, o forse come risultato di una disperata necessità di soddisfare bisogni che non sento parimenti così urgenti o staccati da una persona specifica che coinvolge già altre parti di me (il cuore, o la mente, o entramb

Bulimica di vita /3

Mi chiedi come sia possibile che io non abbia bisogno di nessuno. Che proprio non ne senta la mancanza. E mi chiedi come sia possibile che non abbia più alcun desiderio di nessuno. Sai, è presto detto: sono sempre più autistica. Ovvero: nel mio mondo c'è un mondo migliore di quello là fuori e tutto ciò che posso fare - tenendoci alla mia autenticità e integrità che non potrebbe mai accettare compromessi in cambio della sopravvivenza - per stare bene, essere felice, e 'fare muro' rispetto alla violenza e all'ipocrisia intorno, è rifugiarmi in quello. E godermelo tutto! Ché poi - l'ho sempre detto, già mantenere la posizione è un atto di resistenza e di opposizione . E il mio mondo - è presto detto anche questo - è ricchissimo e pieno d'infinita bellezza: - ci sono i miei nastrini nei capelli, i miei trucchi e i vestiti sempre più fantasiosi e folli, - la mia ironia e spontaneità sempre più serene e libere dalle paure degli effetti che provochera