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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Lesbica in osmize NoTav - Tsunami - Valute inesistenti

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I sogni allucinati continuano... I NoTav avevano deciso che per dare maggiore risalto alla causa dovevano aprire le loro case ai turisti e ai forestieri facendo loro conoscere i prodotti della val Susa e di qui informare dello scempio ambientale e della distruzione delle modalità tradizionali d'esistenza in corso. Per fare ciò, s'erano ispirati alla tradizione in corso sull'altopiano del Carso tra Italia a e Slovenia delle osmize , e quindi ogni casa, da quelle nei paesi a quelle nelle località più remote, accoglievano nel proprio giardino i passanti, e a modico prezzo vendevano loro vini, formaggi, pane e prodotti alimentari locali. Fu in uno di questi contesti conviviali che incontrai questa giovane rotondetta dai lineamenti netti del viso, bruna e con i capelli lisci, e - ritrovandomi sola con lei - consumai il primo rapporto orale lesbo della mia vita, con profondo piacere. Davanti ai miei occhi le sue gambe erano rocce dalle quali sgorgava una cascata d

Come Vassilissa

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Periodo strano, di quelli in cui ti ripieghi su te stessa e rifletti su chi sei - a volte sorridendoti, a volte piangendo, a volte sentendo una tremenda solitudine, altre percependo quella solitudine come il tuo felice destino. Accompagnata dalla lettura di Zorba il greco , di Nikos Kazantzakis, conclusa eleggendo tale romanzo a quello più appassionato e vitale che abbia incontrato nella mia esistenza insieme a Tamburo di latta di Günter Grass - l'altro che parimenti celebra la vita libera, senza censure, folle ed estrema, ma ancora con profonda comprensione e compassione verso gli altri esseri viventi. Forse non è un caso che tutto ciò sia ambientato in Grecia, e che in Grecia abbia scritto a lungo anche il mio autore preferito, Haruki Murakami, sebbene i lavori di quest'ultimo impallidiscano a confronto con Kazantzakis. Il sole che getta una luce accecante, il frinire delle cicale e dei grilli nell'erba secca, il rumore del mare, gli odori che a ogni minima so

194: una legge non da rivedere, bensì da applicare concretamente!

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A giorni (ovvero il prossimo 20 giugno) la Corte Costituzionale dovrà esaminare e pronunciarsi sulla Legge 194 – quella che, come molti di voi sapranno, più di trent'anni orsono legalizzò l'interruzione di gravidanza e istituì i consultori e l'educazione sessuale ( che ha ancora da venire, ma comunque... ) nel nostro Paese. La richiesta d'esaminare la questione è stata avanzata da un giudice tutelare di Spoleto che era stato chiamato a pronunciarsi sul caso di una richiesta di interruzione di gravidanza da parte di una minorenne. Di norma, in queste situazioni, il giudice dovrebbe ascoltare l'interessata, verificare le ragioni per la richiesta dell'Ivg e valutare i potenziali danni psicofisici sulla giovane di qualsivoglia scelta. Invece tale giudice ha sollevato l'ipotesi di un incidente di costituzionalità relativo in particolare (ma non esclusivamente) all’articolo 4 della 194/78 – ovvero quello che riguarda i diritti degli embrioni. Per tale r

Minerva va alla sua prima manifestazione enologica (e ne esce felicissima, ma non sbronza!)

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Terroir Vino 2010, stessa ambientazione di quella del 2012. Minerva vi deve assolutamente raccontare l'esperienza incantevole che ha vissuto proprio ieri, quando - andando a trovare a Genova degli amici che apriranno prossimamente un'enoteca nel centro storico - ha colto l'occasione per partecipare con loro alla prima manifestazione enologica nella sua vita: Terroir Vino . Terroir vino è un evento annuale che mette in contatto direttamente produttori, ristoratori/enoteche e promozione/vendita dei vini via internet, in un clima sì serio di degustazioni e racconti sul vino, ma non serioso: se l'organizzazione è perfetta, la semplicità e la convivialità caratterizzano l'incontro tra le persone, e pure una neofita del settore come la sottoscritta ha potuto apprezzare e imparare grazie a coloro che la circondavano - amici più competenti di lei che pur le rivolgevano domande stimolanti e la facevano riflettere su caratteristiche e processi che altrimenti si s

Eh??? Un giorno, comunque, smentirò Darwin...

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Lo spread che sale, la borsa che scende, il precariato quando non la schiavitù, la 194 in corso di revisione, la 180 anche (per ingabbiare i dissidenti meglio), il 41bis per chi protesta, il bollettino di guerra dei femminicidi, gli stupri delle donne ormai sempre più oggetti, le botte ai gay e a chiunque sia diverso dalla patetica 'norma', i disoccupati che si suicidano, la destra che avanza, la sinistra che tace o dice scempiaggini, il Vaticano che invade la privacy della cittadinanza laica, la siccità e la desertificazione, i referendum ignorati, gli OGM, le malattie e i virus sempre più potenti e decimanti, le mafie, la distruzione del territorio con le grandi opere, la violenza della politica sui cittadini, i cittadini senza più rappresentanza politica, la Germania e l'Europa, la perversione delle banche, gli squali di Equitalia, i soprusi efferati della polizia, il silenziamento degli intellettuali, la becerità che governa, l'arroganza degli ignoranti, la cafona

Rembrandt, Facebook e il Rijksmuseum di Amsterdam

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Girovagando per siti d'arte, stamane ho incrociato una genialata: la nuova campagna di autopromozione sul web del Rijksmuseum di Amsterdam . Rembrandt apre un profilo su Facebook, stringe amicizie con i suoi colleghi della medesima epoca, pubblica i suoi lavori e i suoi schizzi, commenta e viene commentato nei suoi status e nelle sue produzioni. Buona visione :-D

Proviamo a sederci qui

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Il danese Jeppe Hein ha realizzato una serie di panchine stranianti per il puro diletto di verificare la reazione della cittadinanza che le userà. Io già mi figuro le proteste dei vecchietti, ne immagino l'uso assurdo che ne faranno i giovini e soprattutto ne attendo con ansia l'interpretazione di Alberto Angela - visto coma già pensava d'usare una semplice sedia ;-)  

Tiramisù al the verde

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Sono una torinese che non ama il cioccolato - ragion per cui riesco a mangiarlo (e godermelo) solo se mescoltato alla frutta (come da dolcetti post-amplesso di cui parlavo qui ). Avendo ciononostante bisogno di coccole, ho deciso che in questi giorni mi dedicherò con profondo amore verso me stessa a sperimentare la cucina cajun e quella creola (in parte anche propria dei pirati quando non erano per mare, dove invece sopravvivevano di autentiche raccapriccianti schifezze - come scrive Anna Spinelli nel delizioso libriccino La cucina dei pirati che mi hanno appena regalato ), metterò in preparazione una bottiglia di rhum arrangé e mi preparerò il seguente delizioso dolcetto del quale condivido la ricetta con voi. Oh, sì, lo so bene che tutte queste cose geograficamente non c'entrano nulla l'una con l'altra: ma l'identità della sottoscritta è fusion - e siete autorizzati pure a fare battute, in questo periodo me le merito - ergo pure ciò di cui si nutre può segu

Viadotti - Una piccola banda circense - Contorsionismi

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Ho sempre avuto un'attività cerebrale molto intensa durante il sonno. Non è raro che mi svegli al mattino con una grande stanchezza addosso, la sensazione d'aver corso o compiuto profonde fatiche, nonché febbre e mal di testa. I sogni più articolati li ho al mattino, poco prima del risveglio, e sono talmente ben strutturati che potrebbero quasi sembrare film, dei quali alcune scene si ripresentano più volte davanti ai miei occhi chiusi, quasi volessi realizzarne la perfetta sequenza/ripresa. Ho deciso quindi di trascriverli qui* - non so bene per quale ragione. Forse solo a uso e consumo di chi non sogna così tanto e ha piacere di venire portato in un universo straniante. O forse perché magari potreste prenderlo come un gioco per raccontarmi cosa ci vedete e quali sensazioni vi provoca. Il racconto degli eventi di questa notte è in tre parti, che nel sogno non presentano alcuna interruzione ma si sviluppano fluide l'una dopo l'altra. Non saprei dire quale sta

La vita, nonostante, di M. Gramellini

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Trovato in rete ieri, sembra far eco al racconto di Orsa qui , ed esprime ciò che sto pensando da giorni su quella che è la società in cui voglio vivere - una società di persone che si rimboccano le maniche e reagiscono per conto proprio alle condizioni avverse dell'esistenza, senza l'aiuto di uno stato violento e mortifero che non a caso si autocelebra con strumenti di guerra . Ci stanno impartendo una lezione di vita. Non solo di sopravvivenza. Di vita. Questi sfollati che si spaventano ma non vogliono dare soddisfazione alla paura. Che piangono senza piangersi addosso. E che ricominciano a vivere, nonostante. Nonostante sia un cumulo di macerie, il supermercato di Mirandola funziona ancora: a cielo aperto. Hanno portato per strada le merci, i carrelli e naturalmente la cassa. Bisogna pur nutrirsi, coprirsi, curarsi. I verbi primordiali del vivere continuano a essere declinati al presente e al futuro, nonostante.

Se, di Joseph Rudyard Kipling

Li avremo/avrete già letti mille volte, saranno anche entrati nel sentire comune, saranno pure troppo popular - in questo momento non me ne importa nulla. Rileggerli mi fa un gran bene. Crederci fino in fondo, a ogni singolo verso, ancora di più. E poveri coloro che non riescono a starci dentro - perché della vita si perdono molto.