Le zucche di Luca :-)
Luca nel suo banco, l'Orto del Sole. |
Si possono assumere posizioni diverse sul discorso Tav e voi ben sapete quale sia la mia. Così come diverse valutazioni dell'agire del composito panorama e delle differenti prassi d'azione dei manifestanti e anche del gesto di Luca - salito su un traliccio con l'intenzione di rimanervi come atto simbolico di difesa della propria terra. La mia interpreta ciò che è accaduto in questi termini, così come tendo ad agire con prassi come questa - che sono anche quelle che si stanno maggiornamenta attuando, insieme ad azioni legali, manifestazioni, appelli ecc. (tutte cose che, ahimè, stanno venendo vergognosamente ignorate dalle istituzioni *che pur ci dovrebbero rappresentare come cittadini italiani*).
Ma, a parte tutto questo, sono fermamente convinta che ciò che ci dovrebbe contraddistinguere come esseri umani sia la capacità di fermarci davanti alla sofferenza, e non dileggiare chi la sta vivendo e lotta tra la vita e la morte. Un vero essere umano, a mio avviso, sa esercitare la pietà a prescindere dalle proprie convinzioni etiche o politiche.
Riprendo da Maraptica il seguente post. La donazione è una scelta
personale, come il fare eco o il riprendere questo post nei vostri blog. Se infine avrete piacere di fargli pervenire degli auguri viste le condizioni di salute tremende in cui comunque versa, sarà mia cura inoltrarglieli attraverso la pagina facebook creata per incoraggiarlo, all'alba dell'incidente che ha subìto.
Da
più di 12 anni, in una frazione del comune di Exilles, Luca Abbà, 37
anni, contadino e No TAV, unisce le sue convinzioni con l'attività che
lo sostenta: la difesa e la cura della terra, inseparabili, lo portano
sia in prima fila contro il devastante treno ad alta velocità, sia a
coltivare i terreni che gli ha lasciato suo nonno. Un agricoltura molto
particolare: non si capisce se entra più gasolio nel trattorino o esce
più sudore dalla fronte, primavera ed estate di fatica, tanti giorni dal
mattino presto fino alla sera, che gli amici ancora non hanno capito
dove prenda tanta forza! Poi arriva l'autunno, insieme alle castagne,
che cadono dai castagni che ha ereditato, iniziano i mercati; fortunato è
chi può beneficiare dei frutti del lavoro di Luca, una clientela
davvero affezionata: alle patate che solo la dura terra della montagna
rende così buone, alle zucche che raccolgono consensi entusiasti, alle
caldarroste.
Lunedì 27 febbraio 2012, il suo coraggio lo porta di nuovo in prima fila, a mettere una bandiera con il treno crociato sopra un traliccio dell'alta tensione, a pochi metri dalla baita eretta dal movimento No TAV in val Clarea, ma purtroppo a molti metri d'altezza, troppo vicino ai cavi della corrente, incalzato da un "agente rocciatore" e così la tragedia si compie, mentre le ruspe lavorano per devastare la natura circostante. Da quel giorno Luca è ricoverato al CTO di Torino.
Chiaramente sarà impossibile per lui riuscire a mandare avanti quest'anno l'"Orto del Sole", da cui trae i mezzi per sostenersi. Aiutiamolo economicamente effettuando un versamento tramite bollettino postale sul CONTO CORRENTE POSTALE n. 59258160 intestato a Luca Abbà oppure un bonifico (o posta giro) sul CONTO BANCOPOSTA con IBAN IT 35 P 07601 01000 000059258160 intestato a Luca Abbà. Per entrambe le modalità la causale è SOSTENIAMO LUCA ABBÀ.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa anche solo con un piccolo contributo.
Lunedì 27 febbraio 2012, il suo coraggio lo porta di nuovo in prima fila, a mettere una bandiera con il treno crociato sopra un traliccio dell'alta tensione, a pochi metri dalla baita eretta dal movimento No TAV in val Clarea, ma purtroppo a molti metri d'altezza, troppo vicino ai cavi della corrente, incalzato da un "agente rocciatore" e così la tragedia si compie, mentre le ruspe lavorano per devastare la natura circostante. Da quel giorno Luca è ricoverato al CTO di Torino.
Chiaramente sarà impossibile per lui riuscire a mandare avanti quest'anno l'"Orto del Sole", da cui trae i mezzi per sostenersi. Aiutiamolo economicamente effettuando un versamento tramite bollettino postale sul CONTO CORRENTE POSTALE n. 59258160 intestato a Luca Abbà oppure un bonifico (o posta giro) sul CONTO BANCOPOSTA con IBAN IT 35 P 07601 01000 000059258160 intestato a Luca Abbà. Per entrambe le modalità la causale è SOSTENIAMO LUCA ABBÀ.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa anche solo con un piccolo contributo.
Commenti
Ecco quello che però non mi convince.
1) Dalla parte dei NO TAV si invoca di fermarsi per eventuali infiltrazioni mafiose.Signori/re queste argomentazioni in Italia purtroppo se non circostanziate sanno di giustificazione scadente, qui basta costruire un terrazzino che VERAMENTE rischi di foraggiare le organizzazioni criminali, ci vogliono prove.
Altrimenti si foraggia l'idea che sono in preda alla sindrome:"non lo voglio nel mio giardino"
2) Dalla parte dei SI' TAV a partire dagli emicicli parlamentari, le province, all'usciere della corte dei conti, passando ai giornalisti televisivi, nessuno pare si ponga il dubbio se è veramente un'opera utile.
Per esperienza l'accettazione monoblocco di qualsiasi provvedimento è segno di imposizione di convenienza, convenienza per chi bisogna dimostrarlo però.
Questo è tutto.
Porta solo pazienza se non concordo con i tuoi dubbi e dopo questo mio commento non starò in alcun dibattito - in questo momento non ho tempo per chi non sa decidere tra informazione, buonsenso, cautela, valutazione benefici-rischi, cittadinanza attiva, democrazia e non-violenza o sciacalli, mafie, poteri forti, speculatori e violenza di stato a suon di polizia e manganelli. Vi sono le parole di Perino, o quelle più delicate ancora di Cinzia (nel video "Accade alla Maddalena") da una parte e dall'altra l'ignoranza di quel refrain e il braccio armato di quelli che per me sono stupratori veri e propri (perché ti fanno male fisico e psicologico, ti impediscono d'esercitare la libertà di parola, ti costringono in gabbie sotto minaccia di violenza: parlare in radio con la polizia fuori dall'edificio, memore di un "questo manganello te lo ficco in culo, troia" - detto mentre inviti i poliziotti a informarsi con le stesse parole che sto usando con te - ti assicuro che ti da la misura della situazione e di ciò che c'è in gioco, ed è molto di più di una linea di un treno). Buona riflessione, baci, ciao.
E i 'benefit' che promettono in cambio sono disgustosi: tra questi, i corsi di formazione per diventare migliori pedine all'interno del sistema industriale, proprio quando tu fai un discorso di opposizione alla disumanizzazione di quel sistema ed è la ragione per cui ti prendi il rischio di lavorare la terra e al limite non sopravvivere dei suoi frutti, ma essere una persona libera dalla schiavitù di un fratello sull'altro...
Luca Abbà..
http://buioeleintenzioni.blogspot.com/2012/02/i-no-tav-non-molleranno-mai.html
Vedi la lotta continua da venti anni come dici, però è sempre passata a mio avviso come rumore di fondo per molte parti dell'Italia, tanto è vero che alcune statistiche demopolis dimostrano che il dissenso allargato ha avuto inizio solo nel 2008, ecco perché secondo me una porzione ancora consistente non riesce ancora ad esprimersi.
Vedremo.
Forza Luca!
Per seconda cosa ti faccio notare che in una sola riga del primo (a questo punto, essendocene altri, come mi dici) tuo commento, tu - senza sapere nulla di me, della mia storia, delle informazioni in mio possesso - hai detto sprezzante e ironica che sarei 'strumentalizzata' per la mia scelta di sostenere una causa. Chi giudica chi, scusa? :-D
E comunque potrò avere la libertà di scegliere io cosa fare qui sopra - eventuali raccolte fondi incluse - senza dover sopportare insulti e accuse da una che neanche conosco o senza dover scrivere nel mio blog ciò che vuole lei o no? :-)
Sì, concordo che l'ideologia, se uno vi credesse, accecherebbe, ma la sottoscritta ne è molto distante e tutti quelli che passano di qui te lo possono confermare (tu sei una nuova presenza, e quindi non lo puoi sapere, ma se avessi letto un po' di più di questo blog ti renderesti conto che sono stata anche in dibattiti molto articolati e che difficilmente prendo posizioni nette e dure rispetto alle opinioni altrui).
Io sono diversa da te perché non giudico davvero - cosa che appunto tu hai fatto in una sola riga di commento con un atteggiamento tranchant di rara (e appunto ingiustificata) violenza. E ti invito quindi sul serio a scrivere la tua civile argomentazione che qui non è mai arrivata. Pensi che mi avrebbe fatto più piacere leggere quella, pubblicarla e magari trovarmi anche d'accordo (non lo so, non so cosa ci fosse scritto) oppure sorbirmi queste 20 righe di violenza tue e di accuse appunto ingiustificate?
La cautela dovrebbe essere d'obbligo, quando appunto non sai.
E nessuna ha mai detto alcuna cosa contro le puttane, quindi non alzare questo vessillo come fanno in extremis (e l'ho già visto più volte) quelle donne che praticano tale professione quando vogliono apparire migliori di chi non ha fatto quella loro scelta. Tu non sei migliore né peggiore di me, tanto meno in virtù dei nostri diversi lavori: sei solo una persona con cui in altre cose che ha scritto mi trovo spesso d'accordo e in sintonia, ma in questo momento hai preso un enorme abbaglio, e se hai piacere di riscrivere quel tuo commento che qui non c'è e andarci cauta prima di dispensarmi di tanti insulti cui poi devo reagire e invitarti a cautela, riflessività e dialogo, sei la benvenuta (e mi farebbe davvero piacere). Poi vedi tu.
Ciao!
Allora (per favore, continua a leggere che ho gli occhi che si incrociano pur di scriverti tutto quanto segue): continuo a dirti che dovresti essere più cauta quando le premesse che ti vengono esplicitate nel post indicano che chi scrive è una persona che ha ragioni personali per promuovere pubblicamente una lotta in cui tra l'altro si rischiano sul serio la violenza delle istituzioni e del suo braccio armato (c'è, non credere). Due righe come le tue, senza argomentazione, in cui una sconosciuta dà a un'altra della 'strumentalizzata' (perché quello sembrava, e pure non fosse così parlare di 'sostegno alla questione' come inclinazione a farsi strumentalizzare per me è parimenti grave) non indicano alcuna cautela e davano davvero la netta sensazione di un giudizio di valore - cose cui ho reagito dal mio punto di vista invitandoti a informarti, alla cautela prima di parlare e magari a uscire dall'ignavia.
Mi dispiace per quest'ultima cosa dell'ignavia, perché non so nulla di te e pure se tu fossi una totale menefreghista sarebbero fatti tuoi. Chiedo scusa davvero.
Allora puoi anche capire che ho fatto esattamente la stessa cosa, con l'intenzione di restituirti la stessa violenza che ho percepito da parte tua. Io non è che subisca tacendo, lascio libertà di parola ma poi le persone se ne devono assumere le conseguenze. Spazio di pluralismo, ma anche di responsabilità personale di ciò che si scrive e del modo in cui ci si esprime.
A margine di quanto hai scritto, una riflessione: garantire/sostenere la 'libertà di parola' e garantire/sostenere la 'democrazia' sono due cose ben diverse. Rispetto alla seconda io qui non la offro, perché sono responsabile a livello legale del blog (come tu lo sei del tuo) quindi le decisioni su questo le prendo io, come per il tuo le prendi giustamente tu. Non è uno spazio 'condiviso'. Nella vita reale la democrazia mi dà altri problemi, invece: considerata la quantità di idioti, ignoranti arroganti e prevaricatori che vi sono presenti con clientelismi inauditi, per me rimane una favoletta che non ha tutto questo mio sostegno, ma in compenso mi offre moltissimi dubbi come qualsiasi altra forma politica. No, la soluzione è di là da venire, per me. Ergo pure venire accusata di sostegno a un'ideologia (altra cosa che invece hai detto su di me, ti vorrei far notare, sempre sulla base di illazioni dopo che ho reagito a quella che ho percepito come una vera e propria violenza da parte tua) è un errore abbastanza grave nel mio caso: avessi tale fede, non avrei dubbi e soffrirei meno, probabilmente. Ma d'altra parte per fortuna non vi è nulla che mi convinca 'a spada tratta'.
Il pluralismo di opinioni invece lo sostengo sempre, qui come nella vita reale: i commenti sono moderati per evitare reati che causino querele da parte di terzi così come per evitare stalker e troll che distruggono intenzionalmente un post portando la discussione altrove. E ce ne sono; ma non ho mai attuato alcuna censura sui tuoi, che tu ci creda o meno. Se così fosse non saresti qui e non ci sarebbe questo scambio, non trovi? :-)
Eh, ma l'hai fatto tu, non io, dannazione! :-D Io ho solo detto che non è la prima volta che una persona che pratica (o praticava) quella professione (cosa che non mi interessa) la usa come termine di paragone con me per rivendicare un suo qualche valore superiore, come dire "io non sarò laureata, ma preferisco la dignità del fare le pulizie nelle scale". Affermazione gratuita che nulla porta alla conversazione, né al valore degli interlocutori - che non passano, per me, dalle loro professioni ma dai loro atteggiamenti rispetto a molte cose. Credo di non aver mai detto nulla di offensivo su quel lavoro, ma al limite d'aver sempre e solo espresso opinioni personali sul lavoro retribuito in sé di qualsiasi genere così come sulla vendita di proprie competenze in antitesi al proprio sistema di valori.
Il tuo moto di rabbia t'ha fatto dire una cosa per cui adesso rischi l'ira funesta di chi fa quel lavoro. Accidenti, io sarò durissima, ma a te la tua impulsività ed emotività può fare veramente tanti danni! :-D
"Il linciaggio è alle porte.: no, è alle porte l'educazione e la conoscenza reciproca - quella per cui posso chiederti scusa di aver male interpretato due righe che non mi sono piaciute affatto (perché comunque non argomentate, esprimenti giudizi lapidari - a questo punto che ti sei spiegata - non su di me ma sulle mie scelte (però perché mai dovrei soddisfare le tue aspettative? perché definisci una strumentalizzazione il sostenere un'iniziativa che prevede contributi di denaro? perché dovrei comunque alla fine vederla come te? ecco: adesso mi vengono queste domande e credo siano legittime) - e per l'accusa di ignavia che appunto non è rilevante in quanto ognuno è libero di fqare o non fare ciò che vuole. Di queste due cose ti chiedo scusa. Per altre mi sembra che puoi (e l'hai in parte pure già fatto) chiedere scusa tu, e rimettere, se ti va, la palla al centro.
E smettila di darti della cogliona. Hai tirato involontariamente una forte mazzata e tale ti è stata restituita. Sono umana anche io sai? ;-)
Un'altra volta, per favore, un "Sai, io non la vedo così perché bla bla bla bla bla in 20 righe" di commento predispone meglio un interlocutore :-P
Ma 'stacci dentro' questa o future conversazioni, anche accese, perché se entrambe siamo ancora qui a scriverci commenti chilometrici è perché qualcosa nell'altra persona di particolare l'abbiamo visto e forse non vogliamo arrenderci alla non-comunicazione. O almeno, io sento questo e sono sincera - come abbiamo detto solo qualche giorno fa, dai confronti tra persone valide si può solo guadagnare.
Questo in te ho visto e non è una conversazione scritta piena di fraintendimenti che mi faccia cambiare idea. Avrei dovuto vedere stupidità, cattiveria, violenza - ma non c'è nulla di questo in te.
Beh, l'ultima magari sì per autodifesa, dopo che io ne avevo inizialmente percepita da parte tua e mi sono parimenti difesa. Ché qui saremo pure emotive, fragili, inquiete, ma mi pare che ce la caviamo a giocare a rugby... Ciao :-)