Le zucche di Luca :-)

Luca nel suo banco, l'Orto del Sole.














Si possono assumere posizioni diverse sul discorso Tav e voi ben sapete quale sia la mia. Così come diverse valutazioni dell'agire del composito panorama e delle differenti prassi d'azione dei manifestanti e anche del gesto di Luca - salito su un traliccio con l'intenzione di rimanervi come atto simbolico di difesa della propria terra. La mia interpreta ciò che è accaduto in questi termini, così come tendo ad agire con prassi come questa - che sono anche quelle che si stanno maggiornamenta attuando, insieme ad azioni legali, manifestazioni, appelli ecc. (tutte cose che, ahimè, stanno venendo vergognosamente ignorate dalle istituzioni *che pur ci dovrebbero rappresentare come cittadini italiani*).
Ma, a parte tutto questo, sono fermamente convinta che ciò che ci dovrebbe contraddistinguere come esseri umani sia la capacità di fermarci davanti alla sofferenza, e non dileggiare chi la sta vivendo e lotta tra la vita e la morte. Un vero essere umano, a mio avviso, sa esercitare la pietà a prescindere dalle proprie convinzioni etiche o politiche.
Riprendo da Maraptica il seguente post. La donazione è una scelta personale, come il fare eco o il riprendere questo post nei vostri blog. Se infine avrete piacere di fargli pervenire degli auguri viste le condizioni di salute tremende in cui comunque versa, sarà mia cura inoltrarglieli attraverso la pagina facebook creata per incoraggiarlo, all'alba dell'incidente che ha subìto.


Da più di 12 anni, in una frazione del comune di Exilles, Luca Abbà, 37 anni, contadino e No TAV, unisce le sue convinzioni con l'attività che lo sostenta: la difesa e la cura della terra, inseparabili, lo portano sia in prima fila contro il devastante treno ad alta velocità, sia a coltivare i terreni che gli ha lasciato suo nonno. Un agricoltura molto particolare: non si capisce se entra più gasolio nel trattorino o esce più sudore dalla fronte, primavera ed estate di fatica, tanti giorni dal mattino presto fino alla sera, che gli amici ancora non hanno capito dove prenda tanta forza! Poi arriva l'autunno, insieme alle castagne, che cadono dai castagni che ha ereditato, iniziano i mercati; fortunato è chi può beneficiare dei frutti del lavoro di Luca, una clientela davvero affezionata: alle patate che solo la dura terra della montagna rende così buone, alle zucche che raccolgono consensi entusiasti, alle caldarroste.
Lunedì 27 febbraio 2012, il suo coraggio lo porta di nuovo in prima fila, a mettere una bandiera con il treno crociato sopra un traliccio dell'alta tensione, a pochi metri dalla baita eretta dal movimento No TAV in val Clarea, ma purtroppo a molti metri d'altezza, troppo vicino ai cavi della corrente, incalzato da un "agente rocciatore" e così la tragedia si compie, mentre le ruspe lavorano per devastare la natura circostante. Da quel giorno Luca è ricoverato al CTO di Torino.
Chiaramente sarà impossibile per lui riuscire a mandare avanti quest'anno l'"Orto del Sole", da cui trae i mezzi per sostenersi. Aiutiamolo economicamente effettuando un versamento tramite bollettino postale sul CONTO CORRENTE POSTALE n. 59258160 intestato a Luca Abbà oppure un bonifico (o posta giro) sul CONTO BANCOPOSTA con IBAN IT 35 P 07601 01000 000059258160 intestato a Luca Abbà. Per entrambe le modalità la causale è SOSTENIAMO LUCA ABBÀ.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa anche solo con un piccolo contributo.


Commenti

Cavalier Amaranto ha detto…
Non ho le conoscenze necessarie per capire se un opera come la Tav sul bilancino dei costi e dei benefici penda per una o l'altra parte, mi sto informando, ma non mi basta.

Ecco quello che però non mi convince.

1) Dalla parte dei NO TAV si invoca di fermarsi per eventuali infiltrazioni mafiose.Signori/re queste argomentazioni in Italia purtroppo se non circostanziate sanno di giustificazione scadente, qui basta costruire un terrazzino che VERAMENTE rischi di foraggiare le organizzazioni criminali, ci vogliono prove.

Altrimenti si foraggia l'idea che sono in preda alla sindrome:"non lo voglio nel mio giardino"

2) Dalla parte dei SI' TAV a partire dagli emicicli parlamentari, le province, all'usciere della corte dei conti, passando ai giornalisti televisivi, nessuno pare si ponga il dubbio se è veramente un'opera utile.

Per esperienza l'accettazione monoblocco di qualsiasi provvedimento è segno di imposizione di convenienza, convenienza per chi bisogna dimostrarlo però.

Questo è tutto.
Cri ha detto…
Grazie tantissime, Minerva, di avermi dato l'opportunità di metterci un'unghia del dito su quel traliccio, accanto a Luca.
Minerva ha detto…
@Cavaliere: come ho scritto, io invece le idee chiare le ho, anche perché da 20 anni seguo la cosa (sia informandomi sull'argomento, sia per ragioni personali). In rete trovi di tutto per farti la tua idea - anzi no: trovi tutte le ragioni articolate, ben documentate e ben esposte del NO, mentre non ne trovi neanche una per il Sì (tranne il solito refrain vacuo e pressapochista "se non si fa siamo fuori dall'Europa").
Porta solo pazienza se non concordo con i tuoi dubbi e dopo questo mio commento non starò in alcun dibattito - in questo momento non ho tempo per chi non sa decidere tra informazione, buonsenso, cautela, valutazione benefici-rischi, cittadinanza attiva, democrazia e non-violenza o sciacalli, mafie, poteri forti, speculatori e violenza di stato a suon di polizia e manganelli. Vi sono le parole di Perino, o quelle più delicate ancora di Cinzia (nel video "Accade alla Maddalena") da una parte e dall'altra l'ignoranza di quel refrain e il braccio armato di quelli che per me sono stupratori veri e propri (perché ti fanno male fisico e psicologico, ti impediscono d'esercitare la libertà di parola, ti costringono in gabbie sotto minaccia di violenza: parlare in radio con la polizia fuori dall'edificio, memore di un "questo manganello te lo ficco in culo, troia" - detto mentre inviti i poliziotti a informarsi con le stesse parole che sto usando con te - ti assicuro che ti da la misura della situazione e di ciò che c'è in gioco, ed è molto di più di una linea di un treno). Buona riflessione, baci, ciao.
Minerva ha detto…
@Cri: già, e aveva appena finito di dire che nessuno voleva farsi male e che non si stavano divertendo affatto in quella situazione - e che aveva paura perché quella terra, quei campi, sono tutto ciò che ha e la sua unica fonte di sostentamento.
E i 'benefit' che promettono in cambio sono disgustosi: tra questi, i corsi di formazione per diventare migliori pedine all'interno del sistema industriale, proprio quando tu fai un discorso di opposizione alla disumanizzazione di quel sistema ed è la ragione per cui ti prendi il rischio di lavorare la terra e al limite non sopravvivere dei suoi frutti, ma essere una persona libera dalla schiavitù di un fratello sull'altro...
mr.Hyde ha detto…
Mi fa piacere che tu abbia parlato di
Luca Abbà..

http://buioeleintenzioni.blogspot.com/2012/02/i-no-tav-non-molleranno-mai.html
Cavalier Amaranto ha detto…
Minerva@ Porto sì pazienza ci mancherebbe ^_^
Vedi la lotta continua da venti anni come dici, però è sempre passata a mio avviso come rumore di fondo per molte parti dell'Italia, tanto è vero che alcune statistiche demopolis dimostrano che il dissenso allargato ha avuto inizio solo nel 2008, ecco perché secondo me una porzione ancora consistente non riesce ancora ad esprimersi.
Vedremo.
Sarah ha detto…
Grazie Minerva per aver inoltrato l'iniziativa!
Ginevra ha detto…
@Cavalier Amaranto: ciao; "Signori/re queste argomentazioni in Italia purtroppo se non circostanziate sanno di giustificazione scadente": vivo dove le infiltrazioni mafiose sono istituzionali, dove la terrazza, il negozio, il rifacimento della facciata, il marciapiede, l'aria che respiri... TUTTO, è governato dalla mafia, dalla 'ndrina, la mafia più ricca, criminale e potente; dove ci sono soldi da spartire, la mafia c'è, SEMPRE. C'è al nord, da decenni, c'è in Europa, in molte altre zone del mondo. La Tav, così come tutte le grandi opere (pensa all'Expo di Milano)è SICURAMENTE già appaltata dalla mafia! Prove non ne avremo; mafia e politica sono vasi comunicanti:la politica riceve i suoi voti, in cambio di appalti, di molti, molti soldi. Hanno fatto molte inchieste, tanti arresti, l'intreccio è chiaro a tutti ma, allo stesso tempo, funzionale a questo sistema, corrotto, disonesto, vile e violento. Vorrei dirti altro ma rischierei di inondare il blog di parole. :-)

Forza Luca!
** Sara ** ha detto…
Ovunque mi giro vedo strumentalizzazioni ma anche da te Minerva non credevo.. :-(
Minerva ha detto…
@Sara: quando non hai adeguate informazioni sugli altri, sul loro operato, sulle ragioni delle loro scelte, mi dispiace dovertelo dire, ma non puoi permetterti di giudicare :-)
Minerva ha detto…
Per non parlare di quanto devi essere disinformata sulla questione - ho segnalato link ovunque, comunque, c'è parecchio da leggere se si vuole uscire dall'ignavia (e per tua informazione il mesotelioma pleurico che minaccia la mia famiglia a causa dell'amianto respirato su quelle montagne è una questione ben reale e concreta con cui devo personalmente fare i conti tutti i giorni quindi nuovamente: prima di definire altre persone come 'strumentalizzate'/strumentalizzabili', vacci cauta, grazie).
** Sara ** ha detto…
Io amo il confronto civile e sono molto informata. Tu non sai cosa so o cosa non so. Lotti per quale libertà? se non posso dire la mia senza essere pesantemente insultata. Che pena questo modo di porsi. Impara a rispettare le persone e a non dare dell'ignorante ad una senza sapere chi è e cosa fa... Peraltro nel mio secondo commento motivavo il primo argomentando civilmente il mio pensiero. Tu però non l'hai pubblicato così effettivamente potevo sembrare una bastarda che è contro i NoTav e non ha compassione di nessuno. Io non ho mancato di rispetto a nessun malato e a nessuna causa. Ritengo che la causa NoTav sia giusta ma odio le raccolte fondi politicizzate. Questa secondo me lo è. Le cause silenziose non le vedo mai promuovere. Chissà perchè.. forse non servono. Io con i malati ci sto sempre, per scelta, per piacere e perchè amo donare così il mio tempo quindi non ti permettere di darmi dell'ignava. I tumori e le loro cause li conosco benissimo e peraltro una persona di buonsenso e democratica avrebbe pubblicato anche il secondo commento che avevo postato. TU NO. Tu fai censura. Viva la libertà! Ma l'ideologia acceca, lo so. Sono abituata.. e sono abituata a persone come te che usano l'insulto e la denigrazione per affermare e difendere la propria causa e poi vengono nel mio blog a dirmi che chi denigra è un pezzente. Felice di essere diversa da te. Meglio puttana che così. Buon proseguimento
Minerva ha detto…
@Sara: per prima cosa non c'era *nessun* tuo secondo commento, neanche nello spam. Quindi hai scritto almeno 20 righe piene di violenza e di accuse di censura completamente errate. Se appunto hai scritto tale commento - che non mi viene segnalato da nessuna parte quindi neanche so quali contenuti contenga - ti invito a riscriverlo e reinviarlo perché qui non è proprio arrivato (ed è la prima volta che accade e mi viene fatta notare una cosa del genere). Come ho pubblicato questo (che ritengo altamente violento e incivile, ma tant'è: non sapendo che non è mai arrivato il tuo commento e non conoscendomi potevi anche appunto ipotizzare una censura delle tue parole da parte mia, ci sta, e spiegherebbe tale tua violenza) avrei pubblicato ben più volentieri quello, se mi dici che c'era la spiegazione articolata del tuo pensiero.

Per seconda cosa ti faccio notare che in una sola riga del primo (a questo punto, essendocene altri, come mi dici) tuo commento, tu - senza sapere nulla di me, della mia storia, delle informazioni in mio possesso - hai detto sprezzante e ironica che sarei 'strumentalizzata' per la mia scelta di sostenere una causa. Chi giudica chi, scusa? :-D
E comunque potrò avere la libertà di scegliere io cosa fare qui sopra - eventuali raccolte fondi incluse - senza dover sopportare insulti e accuse da una che neanche conosco o senza dover scrivere nel mio blog ciò che vuole lei o no? :-)

Sì, concordo che l'ideologia, se uno vi credesse, accecherebbe, ma la sottoscritta ne è molto distante e tutti quelli che passano di qui te lo possono confermare (tu sei una nuova presenza, e quindi non lo puoi sapere, ma se avessi letto un po' di più di questo blog ti renderesti conto che sono stata anche in dibattiti molto articolati e che difficilmente prendo posizioni nette e dure rispetto alle opinioni altrui).
Io sono diversa da te perché non giudico davvero - cosa che appunto tu hai fatto in una sola riga di commento con un atteggiamento tranchant di rara (e appunto ingiustificata) violenza. E ti invito quindi sul serio a scrivere la tua civile argomentazione che qui non è mai arrivata. Pensi che mi avrebbe fatto più piacere leggere quella, pubblicarla e magari trovarmi anche d'accordo (non lo so, non so cosa ci fosse scritto) oppure sorbirmi queste 20 righe di violenza tue e di accuse appunto ingiustificate?
La cautela dovrebbe essere d'obbligo, quando appunto non sai.

E nessuna ha mai detto alcuna cosa contro le puttane, quindi non alzare questo vessillo come fanno in extremis (e l'ho già visto più volte) quelle donne che praticano tale professione quando vogliono apparire migliori di chi non ha fatto quella loro scelta. Tu non sei migliore né peggiore di me, tanto meno in virtù dei nostri diversi lavori: sei solo una persona con cui in altre cose che ha scritto mi trovo spesso d'accordo e in sintonia, ma in questo momento hai preso un enorme abbaglio, e se hai piacere di riscrivere quel tuo commento che qui non c'è e andarci cauta prima di dispensarmi di tanti insulti cui poi devo reagire e invitarti a cautela, riflessività e dialogo, sei la benvenuta (e mi farebbe davvero piacere). Poi vedi tu.

Ciao!
** Sara ** ha detto…
Sprezzante e ironica mi ci hai vista tu. Non lo ero.. ero solo rassegnata e l'emoticon era palesemente simbolo di ciò. Chiaro che hai una scrittura potente e che se vuoi mi fai a pezzi quando meglio credi. Io mi spiego meno bene di te soprattutto perché sono molto emotiva e meno attenta alla forma soprattutto se sono arrabbiata. I fatti però non si possono cancellare. Le offese personali che mi hai rivolto e alle quali ho risposto partono da un processo alle intenzioni. Ho espresso un'opinione civile, generale e l'ho espressa qui perché è il tuo blog. Di una persona con cui qualcosa in comune credevo di avere. Non criticavo te personalmente. Se ho valutato male capita.. ma non era una critica a te ma all'iniziativa che sostenevi (per le ragioni già spiegate in mattinata). I commenti non si possono salvare, erano due, il messaggio di moderazione è apparso dopo l'invio di entrambi. Ho presunto il buon esito. Non ho modo di postare di nuovo il secondo e a questo punto serve a poco. La censura non c'era? io non lo metto in dubbio come sembri far tu sulla presenza del secondo commento. Io mi fido. E’ la mia natura.. cogliona ma è questa. Quindi mi scuso per l'accusa di censura ma tutte le altre cose che ho scritto le ho scritte perché per un commento che credevo innocuo, un semplice punto di vista, sono piovute su di me pesanti offese personali. E se tu non puoi sapere cosa io conosca della questione amianto, NoTav e varie, presupponendo che potrei saperne molto, di certo non sai nulla di cosa faccia o meno per aiutare gli altri. E darmi dell’ignava è un'esasperazione. Darmi della non informata è un azzardo. Se poi parli con una che si spacca il culo per aiutare allora mi sento di dire che gli ignavi sono altri rispetto a me e che quell’offesa è molto grave. E l’hai fatta senza averne motivo. Per aver visto nelle mie parole malizia e superficialità che non c’erano. Ironia su un post del genere? Ma per che diavolo di persona m’hai presa? Stupidamente ho ipotizzato di poter essere compresa perché tu stessa avevi detto di amare il confronto civile che io ho sempre portato avanti. La replica più logica, avendo visto altrove come normalmente mi pongo, sarebbe stato chiedermi spiegazioni dopo il primo commento invece di sparare a zero contro di me. Così ti avrei detto: “ e il secondo dov’è?”. Se poi io mi difendo da offese in modo un po’ forte e colorito come ho fatto questa mattina, lo faccio contro la persona che inveisce e non contro quella che ho visto in altra circostanza. E’ umano. E io sono molto umana. Concludendo, il discorso sulle puttane l'ho posto in termini sbagliati, hai ragione su questo. La rabbia a volte fa dire cose sbagliate e l’umiltà permette di ammetterlo. Di certo però insinuare che io mi senta migliore e che ci sia un comportamento comune di "categoria" è un concetto che non mi piace per niente. Per me e per le altre. E comunque io rispondo per me e non mi prendo le colpe della categoria!! Tra l’altro sai bene che questo non è più il mio lavoro perchè te l’ho spiegato giorni fa e che quindi era una frase detta così perchè mi sono offesa. L'abbaglio l’avrò preso sulla censura ma sul resto ho visto che esprimere un'opinione qui non conviene. Il linciaggio è alle porte. Ad oggi ho fatto tante cose che non posso e non voglio dirti perché quelle cose si fanno e basta. Anzi ho sbagliato a fare accenni a riguardo, qui e altrove, mi rendo scioccamente riconoscibile. Doppiamente cogliona Io. Ma anche questa non è una novità (per me)! Ciao Minerva
Minerva ha detto…
"Ho espresso un'opinione civile, generale" e "Non criticavo te personalmente". E l'hai fatto scrivendo "Ovunque mi giro vedo strumentalizzazioni ma anche da te Minerva non credevo.. :-("? Ma la sai la differenza tra esprimere un'opinione in modo civile e generale e affermare un giudizio di valore così netto e duro? Uhm, pare di no, oppure non ti rileggi...

Allora (per favore, continua a leggere che ho gli occhi che si incrociano pur di scriverti tutto quanto segue): continuo a dirti che dovresti essere più cauta quando le premesse che ti vengono esplicitate nel post indicano che chi scrive è una persona che ha ragioni personali per promuovere pubblicamente una lotta in cui tra l'altro si rischiano sul serio la violenza delle istituzioni e del suo braccio armato (c'è, non credere). Due righe come le tue, senza argomentazione, in cui una sconosciuta dà a un'altra della 'strumentalizzata' (perché quello sembrava, e pure non fosse così parlare di 'sostegno alla questione' come inclinazione a farsi strumentalizzare per me è parimenti grave) non indicano alcuna cautela e davano davvero la netta sensazione di un giudizio di valore - cose cui ho reagito dal mio punto di vista invitandoti a informarti, alla cautela prima di parlare e magari a uscire dall'ignavia.

Mi dispiace per quest'ultima cosa dell'ignavia, perché non so nulla di te e pure se tu fossi una totale menefreghista sarebbero fatti tuoi. Chiedo scusa davvero.
Minerva ha detto…
"Se poi io mi difendo da offese in modo un po’ forte e colorito come ho fatto questa mattina, lo faccio contro la persona che inveisce e non contro quella che ho visto in altra circostanza.
Allora puoi anche capire che ho fatto esattamente la stessa cosa, con l'intenzione di restituirti la stessa violenza che ho percepito da parte tua. Io non è che subisca tacendo, lascio libertà di parola ma poi le persone se ne devono assumere le conseguenze. Spazio di pluralismo, ma anche di responsabilità personale di ciò che si scrive e del modo in cui ci si esprime.

A margine di quanto hai scritto, una riflessione: garantire/sostenere la 'libertà di parola' e garantire/sostenere la 'democrazia' sono due cose ben diverse. Rispetto alla seconda io qui non la offro, perché sono responsabile a livello legale del blog (come tu lo sei del tuo) quindi le decisioni su questo le prendo io, come per il tuo le prendi giustamente tu. Non è uno spazio 'condiviso'. Nella vita reale la democrazia mi dà altri problemi, invece: considerata la quantità di idioti, ignoranti arroganti e prevaricatori che vi sono presenti con clientelismi inauditi, per me rimane una favoletta che non ha tutto questo mio sostegno, ma in compenso mi offre moltissimi dubbi come qualsiasi altra forma politica. No, la soluzione è di là da venire, per me. Ergo pure venire accusata di sostegno a un'ideologia (altra cosa che invece hai detto su di me, ti vorrei far notare, sempre sulla base di illazioni dopo che ho reagito a quella che ho percepito come una vera e propria violenza da parte tua) è un errore abbastanza grave nel mio caso: avessi tale fede, non avrei dubbi e soffrirei meno, probabilmente. Ma d'altra parte per fortuna non vi è nulla che mi convinca 'a spada tratta'.

Il pluralismo di opinioni invece lo sostengo sempre, qui come nella vita reale: i commenti sono moderati per evitare reati che causino querele da parte di terzi così come per evitare stalker e troll che distruggono intenzionalmente un post portando la discussione altrove. E ce ne sono; ma non ho mai attuato alcuna censura sui tuoi, che tu ci creda o meno. Se così fosse non saresti qui e non ci sarebbe questo scambio, non trovi? :-)
Minerva ha detto…
"il discorso sulle puttane l'ho posto in termini sbagliati, hai ragione su questo.[...] Di certo però insinuare che io mi senta migliore e che ci sia un comportamento comune di "categoria" è un concetto che non mi piace per niente."
Eh, ma l'hai fatto tu, non io, dannazione! :-D Io ho solo detto che non è la prima volta che una persona che pratica (o praticava) quella professione (cosa che non mi interessa) la usa come termine di paragone con me per rivendicare un suo qualche valore superiore, come dire "io non sarò laureata, ma preferisco la dignità del fare le pulizie nelle scale". Affermazione gratuita che nulla porta alla conversazione, né al valore degli interlocutori - che non passano, per me, dalle loro professioni ma dai loro atteggiamenti rispetto a molte cose. Credo di non aver mai detto nulla di offensivo su quel lavoro, ma al limite d'aver sempre e solo espresso opinioni personali sul lavoro retribuito in sé di qualsiasi genere così come sulla vendita di proprie competenze in antitesi al proprio sistema di valori.
Il tuo moto di rabbia t'ha fatto dire una cosa per cui adesso rischi l'ira funesta di chi fa quel lavoro. Accidenti, io sarò durissima, ma a te la tua impulsività ed emotività può fare veramente tanti danni! :-D

"Il linciaggio è alle porte.: no, è alle porte l'educazione e la conoscenza reciproca - quella per cui posso chiederti scusa di aver male interpretato due righe che non mi sono piaciute affatto (perché comunque non argomentate, esprimenti giudizi lapidari - a questo punto che ti sei spiegata - non su di me ma sulle mie scelte (però perché mai dovrei soddisfare le tue aspettative? perché definisci una strumentalizzazione il sostenere un'iniziativa che prevede contributi di denaro? perché dovrei comunque alla fine vederla come te? ecco: adesso mi vengono queste domande e credo siano legittime) - e per l'accusa di ignavia che appunto non è rilevante in quanto ognuno è libero di fqare o non fare ciò che vuole. Di queste due cose ti chiedo scusa. Per altre mi sembra che puoi (e l'hai in parte pure già fatto) chiedere scusa tu, e rimettere, se ti va, la palla al centro.

E smettila di darti della cogliona. Hai tirato involontariamente una forte mazzata e tale ti è stata restituita. Sono umana anche io sai? ;-)
Un'altra volta, per favore, un "Sai, io non la vedo così perché bla bla bla bla bla in 20 righe" di commento predispone meglio un interlocutore :-P
Ma 'stacci dentro' questa o future conversazioni, anche accese, perché se entrambe siamo ancora qui a scriverci commenti chilometrici è perché qualcosa nell'altra persona di particolare l'abbiamo visto e forse non vogliamo arrenderci alla non-comunicazione. O almeno, io sento questo e sono sincera - come abbiamo detto solo qualche giorno fa, dai confronti tra persone valide si può solo guadagnare.

Questo in te ho visto e non è una conversazione scritta piena di fraintendimenti che mi faccia cambiare idea. Avrei dovuto vedere stupidità, cattiveria, violenza - ma non c'è nulla di questo in te.

Beh, l'ultima magari sì per autodifesa, dopo che io ne avevo inizialmente percepita da parte tua e mi sono parimenti difesa. Ché qui saremo pure emotive, fragili, inquiete, ma mi pare che ce la caviamo a giocare a rugby... Ciao :-)