Il Tav non s'ha da fare (ma la resistenza a oltranza sì)

Mentre in Francia, con un minimo di buon senso, si comincia a riflettere seriamente sull'utilità del Tav in tempo di crisi, qui una delle attiviste viene assolta e l'altra condannata a 8 mesi (la differenza sta nel fatto che la seconda avrebbe - secondo l'unica testimonianza di un poliziotto e in assenza di qualsivoglia prova visiva o altra testimonianza in un processo pieno di testimonianze contraddittorie - lanciato una pietra contro le forze dell'ordine) per i fatti relativi al 9 settembre dello scorso anno, quando le due vennero prese in una vera e propria caccia all'uomo dove si cercava il capro espiatorio di una colpa che non c'è. Ciò detto, faccio eco alle donne del movimento NoTav torinese riprendendo e pubblicando il comunicato di sostegno a Marianna, perché in più punti ci permette di riflettere - ancora una volta - sulla falsa democrazia in cui stiamo vivendo, ormai di fatto un sistema dittatoriale in cui è negato qualsiasi dissenso, e in cui...