Torta di mele, noci e uvetta

Di Minerva - dicembre 10, 2010

Una torta semplice, che ha proprio il gusto delle cose fatte in casa di una volta.

Torta di mele, noci e uvetta

200gr farina
60gr zucchero
2 mele
50gr gherigli di noci
40gr uvetta
2 uova
70gr burro
1dl latte
1 bustina di lievito vanigliato
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1 bustina zucchero vanigliato

In una terrina mescolare la farina, il lievito, lo zucchero e la cannella in polvere. Aggiungere poi il burro scolto a bagnomaria, le uova sbattute, il latte e mescolare il tutto.

Mettere in ammollo l'uvetta in mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Sbucciare le mele, tagliarle a fette sottili quindi a tocchetti; strizzare l'uvetta; spezzettare le noci; aggiungere il tutto al'impasto e mescolarlo bene, quindi metterlo in una tortiera precedentemente rivestita con la carta forno. Cuocere a 170° per un'ora.

A cottura ultimata, sfornare e cospargere di zucchero a velo.

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Uscita dalle mura dell'inganno

"Hanno deciso di sintetizzare l'eroina alla fine dell'Ottocento. Per rimpiazzare la morfina. Perché la morfina provocava dipendenza...".

"Bravi".

Questa citazione - dall'incipit di 3.6 di Nicola Rondolino - può prevedere al posto delle sostanze indicate qualsiasi cosa in cui crediate come sedativo alla mancanza di senso dell'esistenza: una religione, uno stato, un'istituzione, un contratto, un'ambizione materiale e via dicendo. Ma se avete un minimo di lucidità sarete sempre consapevoli che questo è solo un alibi per non cadere nella vertigine dell'assenza di senso.

C'è però un'altra strada: vivere una vita solo apparentemente folle in quanto finalmente disincantata e autentica. Una vita in cui siete coraggiosamente veri e costruite relazioni oneste con chi vi circonda e sperimenta la stessa vertigine.
Io per me ho scelto di provare a fare questo.

Emma Goldman ha già detto quasi tutto ciò che c'è da dire. Questo blog si ispira a lei, ai suoi pensieri e alle sue parole.

- I want freedom, the right to self expression, everybody's right to beautiful, radiant things.
- The most vital right is the right to love and be loved.
- The most violent element in society is ignorance.
- If love does not know how to give and take without restrictions, it is not love, but a transaction that never fails to lay stress on a plus and a minus.
- I do not believe in God, because I believe in man. Whatever his mistakes, man has for thousands of years past been working to undo the botched job your God has made.
- The State is the altar of political freedom and, like the religious altar, it is maintained for the purpose of human sacrifice.
- I'd rather have roses on my table than diamonds on my neck.