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Visualizzazione dei post con l'etichetta salute

Dialogare col proprio corpo come altro da sé

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Minerva - è noto - è dissociata. Il primo ricordo traumatico del proprio corpo fu quando all'asilo cadde da un albero, ove s'era arrampicata fingendo d'essere il capitano d'una nave di pirati a bordo del proprio veliero (sì, già all'epoca, è un tarlo che ho da una vita...), e le si conficcò un rametto nella coscia che venne estratto un po' brutalmente al pronto soccorso con tanto di sutura senza anestesia (Rambo in erba...). Ma la prima memoria della consapevolezza del mio corpo come qualcosa di vivo, senza il quale sarei morta, avvenne in piscina. Quel giorno, come sempre, nella scuola di nuoto stavamo facendo esercizi di riscaldamento e ricordo che in piedi stavamo piegando le braccia l'una volta l'altra, così che con la mano destra dovevo toccare il braccio sinistro e viceversa. Ebbene, in quel momento mi resi conto - di colpo - di cosa significasse essere dotata di vita, e avere un corpo che era contemporaneamente il mio sé (la mia ani...

Come funziona il dominio sul (corpo) femminile

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Per certi versi sì, per certi altri no. Forse la differenza sta nel fatto che quella di sinistra magari è un tantino più libera (ma poco di più, e con risvolti di pericolo di vita comunque inauditi) di quella di destra rispetto alla possibilità di scelta su come andare in giro vestita. In attesa di venire ovviamente violentata perché col proprio abbigliamento 'provocava'... Poi entrambe esperiscono l'essere merce soggetta al dominio maschile , l'essere messe a tacere con qualsivoglia strategia , la negazione di diritti fondamentali come persone - sulla carta o nelle azioni concrete (tipo l'interruzione di gravidanza che, garantita tra i diritti delle donne in Italia , ora è sempre più difficile ottenere a causa di medici che - anziché pensare alla salute psicofisica della paziente - si rifiutano di attuarlo, condannando così le donne a gravidanze che non vogliono proprio, e che in ultima analisi magari vanno contro i loro principi , come sarebbe nel mio ca...

Yarrrr! Il mio corpo e il mio desiderio bramano energia

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-> Per tutte le pensate assurde che ho in mente di fare - e se il corpo non c'è, neanche l'anima e la mente possono stare in vita: considerazione lapalissiana che talvolta, come intellettuali un po' decadenti e malinconici poeti maledetti, tendiamo a dimenticare. -> Per tutti gli atti di resistenza e se possibile le contro-offensive in cui intendo stare - se un raffreddore mi può annientare, non sono un granché credibile. -> Per tutto ciò che voglio godere sul serio, istante dopo istante, e che passa nove volte su dieci anche - e prioritariamente - attraverso il mio corpo (dal mangiare, al bere, al sesso, alle percezioni sensoriali del mondo intorno a me). Quindi, approfittando di quei 22° che registra stamane il termometro sul mio balcone, si comincia: - questa dieta (sì, durissima, già so che vi lamenterete, ma non avete idea né di quanta energia vi fa guadagnare, né di quanto poi vi godrete, una volta ultimata, il primo bicchiere di vino, o pezzo...

Prendersi cura di sé: dialogo surreale con l'ortopedico

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Il mio corpo è una soglia - attraverso la quale percepisco l'esterno e provo piacere all'interno. Quindi una qualche manutenzione, di tanto in tanto, mi sembra cosa sana. Anche per evitare che la salute se ne vada e, anzi, per favorire il fatto che quanto più possibile venga ;-) Per chi come me ogni tanto ha problemi (in passato anche seri) con la stessa, l'incontro con i medici può però essere inquietante. Quindi la sottoscritta lo riduce allo stretto necessario, anche persuasa dal fatto che meglio sta d'umore - e si prende cura di se stessa con amore e senza ansie - e meglio sta. Ciò non toglie che talvolta deve pur incontrare taluni medici e, avendo una certa immaginazione e una vita - anche sessuale - che non è proprio quelle della casalinga di Voghera, può accadere che rida da sola per tutto il 'non detto' che attraversa la conversazione tra me e i dottori che mi hanno in cura... Dialogo con l'ortopedico (tre anni orsono) Per proble...

Prendersi cura di sé (per godere maggiormente del proprio corpo dopo...)

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Da un paio d’anni, in primavera, Minerva si prende cura di sé mettendosi per così dire a ‘dieta’ per un po’ di tempo, complice in questo sforzo (che poi sforzo non è) la sua amica Brigida Marovelli – antropologa del cibo, insegnante di Shiatsu, nonché psicologa con formazione in antropologia medica. Come Brigida stessa avverte, lei non è una nutrizionista, bensì una godereccia che approfondisce temi legati all’alimentazione e alla salute sempre nell’ottica del massimo piacere che qualsiasi cosa possa offrire alla mente e al corpo. Minerva, appunto, segue le indicazioni della sua amica, e ha notato che in effetti, dopo la cura, qualsiasi cosa riprenda a mangiare e bere ha sapore più profondo e intenso. Ragion per cui stavolta, con chiaramente tutti i disclaimer del caso ( se uno ha problemi di salute già di suo non la deve fare e deve piuttosto rivolgersi al proprio medico ), socializza tali informazioni con voi. Quanto segue è la mia riscrittura delle note di Brigida, da l...