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Visualizzazione dei post con l'etichetta porno

Porno mainstream realizzati da donne?

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Sapete bene che non apprezzo il cinema porno - non solo lo trovo squallido per la messa in scena meccanica, priva di calore umano e di sentimento, dell'amplesso, ma decisamente mi annoia. Mi annoia da morire! Per non dire della miseria di una sessualità che riduce a reciproco oggetto d'uso i protagonisti dell'azione. Sarà anche che io non sono mai riuscita a sentire il sesso in questo modo e che per eccitarmi ci vuole un bel po' di fiducia, incanto, e sentimento... Eppure, quando è la mia amica Erika a parlarmene (quella che vedete nella casellina qui a destra del crowdfunding nel suo alter ego Linda Porn ), mi rendo conto che il modo in cui vi lavora lei trova la mia complicità intellettuale, umana e politica - così come in generale sono sempre d'accordo con quell'altra testolina incantevole del post-porno che è Slavina che promuove lo stesso discorso sulla sessualità ( guardatevi questo breve video per capire al volo !). Erika dice ...

Smontiamo l'ennesima comunicazione di propaganda sul sesso ;-)

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Dando un'occhiata a Repubblica durante l'ora di pranzo mi imbatto in un articolo dal titolo " Ecco perché la dipendenza sessuale va riconosciuta come disturbo mentale " a cura di tal Irma D'Aria. Chiaramente non posso esimermi dalla lettura, ben sapendo che ne sarò profondamente disgustata. Perché, di fatto, anche questa è parte di una strategia di castrazione del desiderio e dell'istinto vitale che ritengo uno dei più violenti e perversi soprusi ai nostri danni da parte del sistema capitalista e dei suoi protagonisti. Vediamo il testo da vicino ( in nero l'originale , in blu il mio commento , in rosso i link ), così capiamo meglio. Cito solo alcune parti, rimandandovi alla lettura del testo completo, qualora lo vogliate, al link sopra citato (ché sono una ricercatrice seria e onesta, io, tzè, altro che costoro!). Rory Reid, ricercatore e docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, ha guidato...

Audre Lorde, Usi dell'erotico. L'erotico come potere

Buongiorno! Al risveglio stamane un'amica mi ha inviato questo, un estratto dal volume che dà il titolo a questo post. Mi sembra così appropriato, visti gli immaginari patetici cui siamo continuamente sottoposti, che lo condivido subito con voi. Audre Lorde parlava come donna, ma il suo discorso è rivolto a mio avviso a qualsiasi essere umano - perché tutti possiamo vivere con questa intensità desiderio e piacere. E' una cosa alla nostra portata, sì sì. E' proprio per noi esseri umani ;-) Buona lettura, cominciate con l'assaporare ogni parola...* La stessa parola erotico viene dalla parola greca eros, la personificazione dell'amore in tutti i suoi aspetti. Eros è nato dal Caos, e personifica il potere creativo e l'armonia. Quando parlo dell'erotico, dunque, ne parlo come di un'asserzione della forza vitale delle donne; di quella potenziata energia creativa, la cui conoscenza e il cui uso stiamo ora rivendicando nel nostro linguaggio, nella nostra st...

The Taboo Conference 2012

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Oh che bel convegno marcondirodirondero, oh che bel convegno marcondirodirondaaaa... Ché la sottoscritta, avesse quei 150 euro da buttare per un paio di giorni, magari ci andrebbe pure, ma le sembra proprio un po' un grosso spreco in periodo di tragica disoccupazione... Magari una delle pornografe che girano in rete invece i soldi li ha, e può decidere che ne valga la pena. Io intanto v'informo ;-) The Taboo Conference 2012 25-27 October 2012 Forlì  Call for Papers (scade il 15 febbraio 2012) In a world that seems continuously to be pushing the envelope of what is acceptable to the inhabitants of specific linguistic and cultural contexts, this interdisciplinary conference acknowledges the importance of investigating taboos and their reinforcement/breaking in various areas of language, culture and society, and across different cultures. We propose to explore the delicate balance and subtle boundaries between the need for inclusion and respect for different ethnic...