Ti raccontai un sogno: ero in una stanza piena di caramelle colorate di tutte le forme, le consistenze e i gusti. Erano sparpagliate ovunque, e ci avrei potuto nuotare dentro, tante erano! E c'era uno scaffale trasparente, di quelli nei quali si tengono le caramelle, a tutta altezza lungo una parete sino al soffitto. E nel sogno io, da sparpagliate com'erano, le mettevo a posto una a una nel proprio contenitore distinguendole per tipologia, così come si sarebbe fatto in qualsiasi negozio serio. Tu, che ti dilettavi a interpretare i sogni (ma mai una volta che prendesti in considerazione i tuoi dopo avermi reincontrata, così chiari che pure una bambino di 5 anni ne avrebbe capito il significato, eh!), mi dicesti che le caramelle erano tutte le cose appassionanti che avevo fatto, che ancora facevo nel presente e di cui era composta la mia vita, e che - evidentemente - era arrivato il momento di fare ordine e di 'mettere le cose a posto', di tenerle 'sotto con...