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Al di là della mia capacità di comprensione (e accettazione)

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Anni orsono frequentai un corso all'estero ed ebbi, tra i miei compagni di studio, un antropologo israeliano mio coetano, il quale - già impiegato presso un'università australiana - ivi viveva con la moglie anch'ella israeliana. Tale ricercatore si occupava della diaspora ebraica contemporanea, cui egli stesso apparteneva, ma anche del conflitto israelo-palestinese, e cercava, con i propri scritti e le proprie lezioni, di promuovere un dialogo tra le due culture. Pensai fosse un impegno mirabile, e grande fu la mia sorpresa quando, alla domanda di un altro compagno, egli rispose che aveva fatto il servizio militare (obbligatorio) ed era tutt'ora riservista (per sua scelta) - per cui periodicamente tornava in Israele e prestava (nel suo caso) due mesi di servizio attivo che frequentemente consistevano nel presidiare posti di blocco e nel custodire i confini. Gli chiesi come potesse conciliare il suo essere un antropologo - che promuoveva per statuto della propria...

Usare le mani per...

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A febbraio 2012, negli scontri tra manifestanti NoTav e polizia, accadeva anche questo: Ecco, se le mani le usassimo per lavorare, suonare, cucinare, scrivere, produrre beni da condividere, per rimuovere calcinacci di case crollate e per stringerle con affetto a chi ha perso tutto ed è disperato, per 'costruire' in generale (per) la società civile cui apparteniamo, credo che sarebbe meglio che usarle per pregare, per firmare ordinanze di sgomberi o di azioni repressive, per picchiare, per uccidere.

Concorso fotografico: ritratti del conflitto

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Ricevo da Marginalia informazione del bando di concorso di fotografia sociale che vede protagonista la rivista Zapruder e l'associazione Storie in Movimento . Sapendo che tra voi amici che mi seguite vi sono parecchi fotografi - così come che avete una sensibilità notevole per i problemi sociali - mi sembrava cosa proficua per tutti segnalarvelo :-) ***** Dieci anni fa, il 2 febbraio 2002 veniva lanciato in Rete l'appello da cui sorsero l'associazione Storie in movimento (Sim) e la rivista di storia della conflittualità sociale «Zapruder». Da oggi fino al maggio 2013 saranno messe in cantiere una serie di iniziative per festeggiare il decennale. Per cominciare, Sim e «Zapruder» bandiscono il concorso fotografico Ritratti del conflitto. Persone, luoghi e simboli del conflitto sociale dall'antichità ai giorni nostri . Gli/le interessati/e a partecipare possono inviare una fotografia in formato digitale all'indirizzo email concorsofoto@storieinm...