Nomi, soprannomi, nickname e la nostra identità



Stamane mi sono svegliata col pensiero dei vari nickname che nel corso del tempo ho assunto per partecipare a social network/blog e similia. Non che ve ne siano tanti, invero, solo Minerva e... un altro che avevo scelto per partecipare alle prime discussioni virtuali - via BBS, quando ancora internet non esisteva! - e che era Morgana, dalla fata morgana (la rifrazione del calore nel deserto in forma di miraggio di presenza d'acqua).
E poi ho pensato ad altre volte in cui il nostro nome - questo elemento così essenziale che in qualche modo, almeno in parte, definisce e condiziona la nostra identità privata e pubblica - viene cambiato da noi o dagli altri per le ragioni più diverse.

E di qui il moto di rabbia che mi prende ogni volta che vedo uno straniero italianizzarlo o tradurlo per andare incontro a pigri e ignoranti italiani (addirittura, in contesto universitario, la mia collega cinese Ying lo cambiò in Francesca perché un'ignorante collega italiana - probabilmente raccomandatissima, ché non riesco a pensare a tale inciviltà laddove dovrebbe essere la sede della formazione dei nostri giovani - insisteva che "Ying fosse difficile da memorizzare/pronunciare"!), o quando lo vedo storpiato a fini caricaturali e denigratori di qualcuno (come fosse colpa sua l'assonanza tra il proprio nome e un concetto offensivo: possibile che non abbiamo modi più raffinati, meno beceri e mediocri, per insultare una persona, se proprio dobbiamo farlo?).

E il sorriso, invece, che mi si dipinge in volto quando vedo i vostri nickname, e di lì mi immagino motivi, storie, pensieri, sogni, per cui avete associato un certo nome alla vostra identità nel momento in cui partecipate di questo spazio virtuale.
Mi raccontate come ve li siete pensati e perché? :-)

Commenti

Charlie68g ha detto…
NOn ci vuole una gran fantasia
di cognome faccio Carletto
Iniziò il mio professore di diritto a chiamarmi Charlie e da lì il soprannome/nick non mi ha più abbandonato

In compenso se vuoi ho ancora la casa piena di 45 giri di "e io che sono carletto", "carletto il principe dei mostri" e pupazzetti del carletto findus

Interessano?
Minerva ha detto…
Peccato che la prendi così male, perché Charlie Brown è un personaggio incantevole!

[OT: vedo che ti sei svegliato col piede sinistro, stamane. O sei sempre così polemico? :-D E no grazie, per quei 45 giri: sono terribili! :-DDD]
Unknown ha detto…
cinciarella, il mio primo e per ora ultimo.

la storia è questa minerva cara:
il mio amico michele, amato michele, qualche anno fa si iscrive a facebook usando un nick che non posso rivelare per motivi di privacy, diciamo una cosa simile a ochetta, gallinella, colombella insomma un animaletto pennuto e grazioso. si iscrive e mi invita, ma io facevo la snob (quale del resto sono) ed ero convinta che mai e poi mai mi sarei iscritta al social network più cool! (pronuncia: cùul!) del momento.
come al solito, e per fortuna, mi contraddico un giorno sì e l'altro pure oltre ad essere totalmente incapace di resistere alle tentazioni. così è stato che, in un languido e noioso aprile, decido di iniziare l'avventura e, col ditino tremante per l'emozione, clicco sul fatidico: iscriviti.
avevo però bisogno di un nick, perché lavoravo con degli stronzi esemplari, e non intendevo lasciare che si facessero ulteriormente gli affari miei. pensa che ti ripensa, mi è tornato in mente michele e il suo
nick aviario. un tempo avevo avuto un nido di cince sotto casa, chiassose e bellissime. e monica cinciarella suonava proprio bene.
ora sono "la cincia" per molte delle splendide creature che ho incontrato su facebook, non finirò mai di ringraziare michele per questa e mille altre cose.
ecco, mia poetessa affamata di vita.
Charlie68g ha detto…
Non volevo essere polemico
Il mio nick me lo terrò sempre, così come riascolterò ogni tanto i miei 45 giri
Mauro ha detto…
Beh, in effetti 'Mauro' è un nick con un'origine un po' particolare che ha avuto una lunga gestazione e che merita di essere raccontata.

Vedi, in realtà io mi chiamo Mauro, ok, l'ho detto, ora lo sa tutta l'internet! Praticamente il nick è ottenuto traslitterando le lettere del nome in questo modo: a ogni lettera viene dato un numero in base alla loro posizione alfabetica, le pari vengono moltiplicate per tre e divise per la somma delle dispari con cui confinano, le dispari divise per tre e moltiplicate per la somma delle pari con cui confinano eccetto le 'R' che si trasmutano al contrario e vengono sommate agli estremi del nome. I risultati ottenuti vanno invertiti a due a due tra loro e si riportano gli opposti solo nel caso in cui a lettera pari corrisponda risultato pari e a dispari dispari. A questo punto basta ritrasformare i numeri in lettere e quel che si ottiene è il nick. In questo caso, appunto, Mauro. ^___^
ganfione ha detto…
abitavo a viterbo, che a me e alla mia convivente di allora è sempre parsa una città strana, e i suoi abitanti poco sensati. passeggiando per il centro, notammo un vicolo: via del ganfione. nessuna ricerca fatta su internet per quel nome ha dato risultati; così ci inventammo un essere fantastico, il ganfione, appunto, che viveva di vita propria e teneva anche un blog, il primo microcosmos, che era su libero.it.

in passato sono stato senza.filtro e prima ancora maximus_dm, ma queste sono altre due storie ;-)
Cri ha detto…
Nella preistoria del web ho sempre usato per ogni forum o mailing list a cui ho partecipato il nick Holly; dal nome (anche quello un nick, si scopre ad un certo punto, essendo quello vero Lula Mae Barnes) di Holly Golightly, la protagonista di Colazione da Tiffany, il film della mia vita e del mio cuore; un personaggio che più lontano da me non potrebbe essere, e al contempo che ho sentito fino a poco tempo fa vicino e affine come nessun altro. Poi, nel 2010, aprendomi l'account sul sito di Spinoza, intendendo mantenere celata la mia identità di genere ho scelto un nick maschile; e quale meglio di uno che avevo già utilizzato in passato (anche per giochini di botta e risposta con Holly con i quali ho sempre ingannato tutti i miei compagni di navigazione), ossia Fred, dal modo in cui Holly chiama il suo vicino, il fallito mantenuto tenero da me mai abbastanza adorato scrittore Paul Varjack, perché, dice, le ricorda suo fratello Fred, che "non è scemo. E' buono, e distratto. E tanto lento". Però ci ho aggiunto un altro nomignolo: Fred bello (in inglese Fred baby), dal modo in cui lo appella l'agente di Holly nell'incredibile party newyorkese, a casa di lei, nel quale i due si incontrano per la prima volta. E' stato un nick che ho portato con fierezza, assieme all'avatar che era la faccia del suo attore protagonista, il bellissimo George Peppard, tanto somigliante, oltretutto, al vero Paul della mia vita, il mio ex capo ufficio della mia giovinezza, l'uomo che assieme a mio marito è stato il più importante della mia esistenza (e mio marito, guarda caso, si chiama Alfredo: un altro Fred) e che, come al solito, ha fatto emergere davvero la parte maschile che c'è in me: laconica, pacata, di una bonomia lenta ma fulminante e precisa come una rasoiata. E per finire, il mio nick attuale su Google e blogger, Cri: che è il diminutivo del mio nome con cui mi hanno sempre chiamata, con tenerezza speciale e unica tutta loro, mio padre e Paolo :)
Cri ha detto…
(Scusa il pippone, carissima dea dagli occhi di civetta, ma tu m'hai provocato, e io gnam!, non ho resistito! :D
Ernest ha detto…
Il mio si spiega da solo... Ernest, i diari dello scooter e i diari della motocicletta... ho scelto di aprire il blog in un momento difficile della mia vita 4 anni fa circa, e ho pensato all'ombra che mi ha accompagnato negli anni, dalla scuole, all'università e a tutto il resto. Il personaggio e il viaggio anche, perchè in fondo la vita è anche questo credo
kermitilrospo ha detto…
ci ho scritto un post l'anno scorso.
Cristina Malvezzi ha detto…
Il mio nickname appartiene alla stessa sfera del tuo: ho scelto il nome scientifico della civetta, simbolo della dea Atena, ritoccandolo secondo la forma classica per "deformazione professionale". In realtà sarebbe il nome del mio blog, ma, dato che ho voluto legarlo ad un profilo pubblico e non a quello personale, ho anche creato un account ad hoc con lo stesso nome! :)
Anonimo ha detto…
no.
;)
Minerva ha detto…
@cinciarella: ma che bellissima storia!!! :-)

@mauro: immaginavo vi fosse dietro un processo del genere , per un nick così inconsueto ;-)

@ganfione: che assurdo! chissà cosa si sono pensati in comune, o se sia stato un errore mai più corretto :-DDD
Comunque non so se voglio sapere le storie di quegli altri nick...
Minerva ha detto…
@Cri: e ti scusi di che? grazie per il tuo racconto, piuttosto! :-)

@Ernest: :-)

@kermit: e neanche fornisci il link, ovvero lo si deve cercare? Hai belle pretese, eh? ;-)

@Athenae: e infatti, ovviamente, il tuo nick (e il tuo blog) mi piace assai ;-)

@riccoespietato: ricco+spietato+cattivo+perfido! :-P