Perdersi (Artaud aveva lo spirito del nomade)




Perdersi è il titolo di un bel libro di La Cecla sulla quasi impossibilità, nel mondo attuale, di crearsi i propri punti di riferimento per orientarsi nello spazio eludendo piuttosto quelli standardizzati. Di fatto, noi possiamo orientarci in un posto nuovo o affidandoci all'istinto, ai nostri sensi, alla nostra immaginazione, a una certa riflessività e logica (tipo quella per cui - sapendo dove nasce/tramonta il sole - intuiamo in che direzione dobbiamo andare se vogliamo muoverci verso certi punti cardinali ecc.), oppure seguendo mappe, stradari, GPS ecc.

Se il secondo sistema è pacificante e sicuro, ma - riconoscetelo - banale al limite estremo della mancanza di senso, il primo reca invece con sé il piacere dell'avventura e della scoperta, la messa alla prova di sé, la scoperta delle proprie capacità, l'andare incontro alle sorprese che questo mondo ci può offrire.
La scoperta della più profonda e vera bellezza! Addirittura il rischio della scoperta o della creazione del proprio senso di tutto!

Certo, tutta questa potenzialità ha anche il suo rovescio, ovvero il rischio di non ritrovarsi più, di perdersi in un labirinto o di venire inghiottiti dal buio dell'ignoto.
Ma chi non la riterrebbe la partita vincente se ciò che si rischia è solo morire seduti di fronte al letto con una scarpa in mano, o venire suicidati dalla società - per cui rappresenti il solito 'pericolo nomade' - mediante impiccagione? :-)

Commenti

Charlie68g ha detto…
Io riesco a perdermi anche con il navigatore, ma solo perchè gli do retta solo a tratti, se vedo una strada che mi piace mi ci ficco :-)
eSSe ha detto…
Assolutamente sono una che si perde, in tutti i sensi.
Cri ha detto…
Se penso al perdersi il cor mi si spaura, e mi viene in mente Picnic ad Hanging Rock, uno dei film più disturbanti e conturbanti che abbia visto in vita mia (e che amo profondamente).
Minerva ha detto…
@Charlie: mi piace questa tua disponibilità a seguire ciò che ti incuriosisce :-)

@eSSe: perfetto. Esperienza interessante, nevvero?

@Cri: parli con una che intenzionalmente ci si butta in continuazione - a quanto pare - in situazioni del genere! :-P