Strappare pagine & scrivere su un quaderno nuovo /2

Riprendo un post pubblicato l'anno scorso, con la stessa scansione, gli stessi temi e le stesse immagini, ma variando leggermente i contenuti. Tempo di chiusura di un anno che è stato una corsa continua sulle montagne russe - dalla danza dionisiaca al crollo nella peggio mestizia, dall'attivismo con ogni mezzo necessario al desiderio di accidia e qualunquismo come uniche soluzioni per la sopravvivenza, vero?
Eccovi allora alcune riflessioni, di premesse alla domanda: voi cosa salvate - della vostra vita personale - dell'anno appena trascorso?

Passato. Il passato è passato: non si può cambiare, il tempo vissuto non ritorna, ma appunto non è presente e non è futuro - quindi possiamo anche metterci un bel coperchio sopra e chiuderlo lì.
Diceva Richard Bach: “Il mondo è il quaderno degli esercizi [...] Sei libero di scrivere assurdità, o menzogne, o di strappare le pagine”. Io che amo il montaggio audiovisivo digitale e che quindi mi raffiguro la vita come in una timeline, quest'anno sono felice d'averla riempita, con grande soddisfazione di mente e di cuore, con bei progetti, ottime collaborazioni e tante nuove amicizia. Ho poi scoperto autoriflessivamente cose che di me non sapevo e che mi sono piaciute (pur senza saperne bene che fare), e ne ho ritrovate altre - soprattutto quest'estate - che forse per l'età una persona sente di dover evitare. E invece no!

Presente. “Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi” (James Dean). Vivere intensamente il presente, ogni giorno come se fosse l’ultimo. Vivere addirittura ogni istante con questa consapevolezza, non perdendo tempo in cose inutili, fasulle, non gratificanti, ma anche senza farsi prendere dall’ansia: godere tutto intensamente – assaporare la vita – immergendovisi per provare calore, passione e dolcezza e per trovare continuamente nuove ispirazioni.
Ciò che mi rende felice è giusto. Perché è la mia vita, ed è stupido lasciarsi condizionare da aspettative altrui e responsabilità che non ci si è mai presi giusto perché esperiamo una pressione sociale da parte di soggetti interessati al dominio su di noi (singoli, collettivi, anche impersonali - vedi il mondo della politica) cui non riconosciamo tale autorità sulle nostre vite.

Futuro. “Il futuro non è scritto” (Eddie King / Bruce Sterling / Joe Strummer). Semplice e chiaro. Siamo il risultato delle nostre esperienze passate e presenti che forgiano la nostra identità, quindi la direzione delle nostre scelte future è in parte vincolata dal fatto che siamo noi a operarle, ma – questo detto – siamo liberi di inventarci ogni giorno secondo il nostro umore e il nostro desiderio. La felicità – termine cui ciascuno di noi dà un diverso significato – è il risultato di una ricerca personale, ma anche di una prospettiva con la quale guardare alla vita, ed è assolutamente gratuita ;-)

“E ora vorrei dire, che la gente può cambiare qualsiasi cosa vuole, e intendo qualsiasi cosa al mondo. La gente corre, segue i suoi piccoli binari, ed io sono uno di loro. Ma dobbiamo smettere tutti di seguire i nostri miseri binari. La gente può fare qualsiasi cosa […]” (Joe Strummer)

Commenti

Cri ha detto…
Grazie di aver detto tutto tu...

Dell'anno appena trascorso, che anche per me è stato un giro infinito di giostra su un ottovolante alquanto accelerato, io salvo alcune cose affini alle tue: essenzialmente la nascita di legami significativi in rapporti nuovi di zecca con amici imprevisti che son diventati, in questo momento della mia esistenza, quasi una mia seconda famiglia, nell'economia della mia vita; e, per conseguenza - acquisita in un groviglio di gioia e dolore inestricabile - una nuova consapevolezza di me stessa, di quella che son stata, di quella che sono e di quella che (forse, chissà) sarò.
Non avendo una vita interiore, ho perso la sensibilità alla cronologia. Altri effetti del precariato, suppongo. Non cattivi, per una volta...
Zio Scriba ha detto…
La penso come Strummer: basta ragliare come somari, è ora di imparare a DE-RAGLIARE da quei cazzo di binari mortiferi!!!!
Ernest ha detto…
dell'anno passato, personalmente, salvo tutto, salvo la mia svolta, la mia rinascita che dura da tre anni, salvo l'essere sempre libero nel pensiero e nello spazio.
Tutto.
Minerva ha detto…
@ Cri: meno male che queste relazioni accadono, e che con le nostre storie di vita vere riusciamo ancora ad avere uno spazio di respiro malgrado ciò che ci circonda!

@ HIV: La tua vita interiore e la capacità di avvertire una cronologia sono effetto dell'avere un lavoro e pure continuativo (= non precario)? Ach, ti vedo male :-(

@ Zio Scriba: amen!

@ Ernest: meno meno meno male! E se hai scritto in un qualche post di questa tua rinascita, per favore indicamene il link, voglio sapere in che senso la intendi e di che si tratta!