I feel myself - quale mirabile perversione comunicativa! :-D
"L'obiettivo
di ifeelmyself è semplice: portare l'orgasmo femminile fuori della
sfera del teatro del porno, e presentarlo nel contesto erotico che merita. Le nostre
collaboratrici sono donne normali d'accordo con la nostra
filosofia e sono disposte a
condividere i loro autentici orgasmi con le telecamere. Molte partecipano anche a un colloquio franco ('elucubrazioni'), alcuni film dei loro orgasmi sono fatti a casa ('fatti in casa") e almeno una volta alla settimana
andiamo a girare nel luogo di una fantasia di una collaboratrice o a rivivere un'esperienza insolita di masturbazione; tutte
le sequenze di orgasmo sono assolutamente genuine, prive di copione e girate in
stile documentario, per lo più con angolazioni multiple."
Questa è una delle presentazioni più furbe, geniali, brillanti, astute per un servizio di video a pagamento che abbia mai letto!
Mi viene quasi il sospetto che stiano parlando seriamente...
Ma continuano anche, eh? (vediamo il resto della presentazione con italico+sottolineature nonché commenti in rosa miei).
"Welcome to our corner of the web, where we’ve been busy making real, natural, and ethical representations of female self-pleasure. IFM is designed to appeal to anyone interested in an intense study (c'è davvero qualcuno che studia l'argomento seriamente così, via web?) of the female orgasm.
IFM is a project that defies categorisation. Our society tends to draw
distinctions between pornography and erotica, art and sex. We desire to
allow them to intersect without exclusivity, and we want to cross the
borders between these categories to create a holistic erotic experience (e quando sento parlare di 'olistico', già mi viene in mente Carlo Verdone versione hippy).
[...] What you’ll find on IFM is real women having real orgasms. We are dedicated to encouraging our contributors to have honest, raw, impassioned experiences and we refine our aesthetic approach (seeeeeeeeeee!) to capture that. [...]
[...] What you’ll find on IFM is real women having real orgasms. We are dedicated to encouraging our contributors to have honest, raw, impassioned experiences and we refine our aesthetic approach (seeeeeeeeeee!) to capture that. [...]
In its focus on male pleasure, mainstream pornography marginalises the
female experience and often deprives it of its dignity (cioè, hanno proprio preso la cosa sul serio, fino ad assumere una finalità etica). We want to do
our part to restore the balance (ach! e militante femminista pure!) by creating images of female sexuality
that are constructive (eh?), honest, and personal. If we really want to know
everything there is to know about female pleasure, we need to look at it
carefully and respectfully, to focus on its nuance (ah, non ho dubbi che in moltitudini tra gli esponenti del sesso maschile lo faranno!!!) [...].
IFM also offers you a chance to consider sexual media on an aesthetic
level, and our particular approach prioritises high production values
and distinctly feminine imagery (tutti, ma tutti si pongono tutti i giorni queste questioni...). We play with light and shadow, colour
and composition, in order to reveal movement, highlight the forms of the
feminine, and to illustrate the depth of pleasure experienced by our
contributors (seeeeeeeeeeeeeeeeeee #2, al limite "the depth of pleasure experienced by our" staff - dite la verità!). The IFM aesthetic has evolved significantly since its
inception as the tastes and skills and creative energies of its creators
have progressed. It has also included the transition into High
Definition, which allows us to translate her experience more clearly (ahahaha!!! che cialtroni!).
If you so desire, we invite you to read into what you see and to consider the subtext of what we produce (ecco, qui stiamo andando davvero oltre, questi sono dei virtuosi della cialtronaggine!). There are so many things to consider – viewership, the voyeur and the exhibitionist, female sexual autonomy, the aesthetic value of sexuality, and whatever else presents itself to you (eccerto - chiunque approcci queste clip passerà il proprio tempo a riflettere sui sottotesti veicolati dall'immagine, mica è lì per eccitarsi!) [...]".
If you so desire, we invite you to read into what you see and to consider the subtext of what we produce (ecco, qui stiamo andando davvero oltre, questi sono dei virtuosi della cialtronaggine!). There are so many things to consider – viewership, the voyeur and the exhibitionist, female sexual autonomy, the aesthetic value of sexuality, and whatever else presents itself to you (eccerto - chiunque approcci queste clip passerà il proprio tempo a riflettere sui sottotesti veicolati dall'immagine, mica è lì per eccitarsi!) [...]".
Mi raccomando - avete capito? - fate tutti i compiti suddetti! Ché la qui presente maestrina dalla penna rossa vuole la vostra relazione su una clip a vostra scelta entro 24h! :-D
Commenti
Io, per me, sono un empirista, quindi certe cose esigo studiarle sul campo.
@Inneres Auge: ach! mi sfugge il riferimento, non so chi sia; qualcuno della tv (non ce l'ho) forse?
@Dreamy Melrose: vero? :-D
[OT: stra-complimenti per le immagini e il post che ti ha dedicato Mr Hyde - non volevo sembrare pedante nel farti complimenti anche lì, ma la tua sensibilità mi piace davvero molto, lo sai :-) ]
guarda e capirai subito!
a parte la parentesi sul questo post arguto e divertente, ti ringrazio per la cortesia nei miei confronti...
A presto!
In realtà non vedo la questione in termini superiore/inferiore, però, piuttosto la vedo in termini di interno/esterno e mettiamola così: il porno per me è interno e strumentale a un certo sistema (altro che sua possibilità di liberazione!, ne è anzi una delle strategie normanti più efficaci, a mio avviso), mentre l'eros (e anche la sua pratica nel sesso o in mille altri modi) è esterno a - e liberante da - quel sistema di oppressione.
Prossimamente scriverò un lungo post (forse in compagnia...) ben articolato sull'argomento, così che si capisca bene ciò che intendo ;-)
"Forse la cosa che mi colpisce di più del sito di cui parli è che non ho mai visto nella produzione culturale destinata al consumo maschile l'oggetto dire "io" (I feel myself). Che questa sia promessa come la forma estrema del proibito (ovvero quella per la quale ancora vale la pena di pagare in un mercato dominato dal consumo gratuito proposto dai siti come Youporn) mi sembra interessante. Se vale ancora l'idea che il fondamento storico della pornografia è la coltivazione e il dominio delle dimensioni alienate e coattive della sessualità maschile (sempre mi imbarazza l'ingenuità con la quale gli intellettuali maschi che se ne sono occupati hanno confuso liberazione sessuale e liberalizzazione pornografica) lo spostamento del fulcro fantasmatico del dominio espropriante dal corpo della donna all'esperienza che essa fa di sé potrebbe in effetti essere sintomo di un processo di riorientamente antropologicaente rilevante. Ma certo sempre inscritto nella sottomissione degli uomini maschi eterosessuali al governo eterodiretto del loro desiderio."
Chi lo sa chi siano gli imprenditori dietro questo sito, però, se uomini o donne, e quale ne sia il pubblico... Ma no, non mi metto a fare ricerca su questo! :-DDD
dicendomi che "I feel myself" è la filiazione di una community http://ishotmyself.com/public/main.php che in effetti è molto interessante... uhm, sto già rivedendo l'ipotesi di *non* fare ricerca sull'argomento... (ehi, figo, solo a 5 minuti di distanza dalla decisione opposta precedente - nessuno mi può dire che io non sia proprio lunata da far impressione! :-DDD )