FemBlog Camp 2011, Torino 28|29|30 ottobre @ Askatasuna

A Torino, presso l'Askatasuna, il 28/29/30 ottobre il Laboratorio Sguardi Sui Generis organizza il Feminist Blog Camp, un meeting interamente gratuito in cui si farà il punto sulla presenza delle donne e della lotta femminista in rete, e si discuteranno possibilità e strategie per liberare dagli stereotipi sul femminile (come anche sul maschile) la società in cui viviamo attraverso i nostri blog.

Nel contesto delle giornate saranno parimenti organizzati workshop di scrittura, montaggio video, e web radio. Vi invito, qualora foste interessati, a leggere voi stessi la griglia e gli itinerari tematici.
La sottoscritta vi parteciperà, per via della consueta curiosità che la caratterizza e dell'amore per la conversazione e il confronto, e tanto le farebbe piacere incontrare in tale contesto amiche blogger, specie quelle che con lei già sono attive a livello politico e culturale.

Qui trovate le informazioni logistiche. Per iscriversi è necessario compilare e inviare la SCHEDA DI PARTECIPAZIONE agli indirizzi che trovate cliccando appunto quest'ultimo link.


Commenti

Ubi Minor ha detto…
l'importante è fargli notare che in rete sei uomo o donna, nessuno lo sa se vuoi che non si sappia. Rimarcarne la sessualità e le differenze è autodiscriminante
Minerva ha detto…
@Ubi Minor: Uhm... non sono molto d'accordo, e ti spiego: dire che siamo per l'assoluta uguaglianza dei diritti è una cosa, dire che siamo uguali no - perché non lo siamo a causa di una diversità biologica che porta con sé diversi comportamenti (come ad esempio il semplice fatto che io posso rimanere incinta e devo fare i conti con tale condizione a livello fisico, voi uomini no) e ha pertanto in ogni cultura portato a sviluppare diverse 'costruzioni di significato' sopra quella semplice (si fa per dire) diversità (che appunto non è superiorità/inferiorità, ma solo differenza).

C'è una tradizione di studi - che non a caso non si chiamano sessuali (ovvero non hanno a che fare con la fisicità della persona) ma 'di genere' (ovvero hanno a che fare con la costruzione culturale sopra la mera diversità biologica) - che riflette sui diversi potenziali generi dell'individuo, su ciò che significa la diversa fisicità sul tema dell'identità (personale, sociale e/o culturale), sulle disciminazioni esistenti e su come combatterle e via dicendo.

E vi sono almeno tre diverse tradizioni femministe (cerca in rete, se vuoi), delle quali la terza potrebbe anche non essere chiamata femminista perché in realtà riflette su tutte le intersezioni trsa variabili culturali (genere, età, cultura, istruzione formale ecc.) che compongono poi quell'inedita intersezione che è ciascuno di noi - e magari i modi più efficaci per lottare per la nostra possibilità d'espressione e di benessere in questo mondo e in questa società così complessi e castranti ;-)

Infine, ti assicuro che anche se solo in una dimensione virtuale, con questo blog di cose tremende ne ho sentite/vissute. Da chi si arrabbiava perché non facevo una cosa pecoreccia-volgare-pornografica (molte donne che hanno siti erotici m'hanno criticato per questo), a chi perché scrivevo racconti erotici ma poi 'non ci stavo', a chi ancora - e sono la maggior parte - sta nel confronto solo per mettere in scena se stesso. A me il confronto piace, e se c'è un'occasione con altre persone, ben venga. Questo FemBlog camp mi dà la possibilità, ma se si organizzasse un Blog Camp in cui sono contemplati maschile/femminile/GLTB, io ci starei. Ho sempre pensato che la lotta di qualsiasi minoranza debbe essere la lotta di tutti, se vogliamo davvero vivere in una società civile! :-)
Ubi Minor ha detto…
che dire, ho tastato un terreno in cui evidentemente sguazzi molto meglio di me. Spiegata così ha molto molto senso, ma mi darai atto che molto spesso si tende - certo, superficialmente - ad assimilare certe manifestazioni di parità a contentini, diciamo così. E questo per lo più mi sembra triste oltre che anacronistico. Prova a parlare di quote rosa in Inghilterra - giusto per fare un esempio - dove c'era la Tatcher già negli anni 70 e prova a dire che le quote rosa non sono una stupida forma di maschilismo. Se si parla di differenze di genere, ok, ma se si discerne dalla fisiologicità, è sbagliato. Quindi, se scrivi una cosa giusta, a me e agli altri non dovrebbe interessare se sei uomo o donna, se racconti un'esperienza erotica, neanche (basta che almeno mi fai credere di essere una donna in quel caso!!) e se qualcuno sfocia nel misero e gretto maschilismo, non merita di essere oggetto di discussione. Ci sono uomini che parlano di calcio, di shopping (guarda the sartorialist per esempio) di cucina (alessandro borghese), qui in giro e allo stesso tempo ci sono donne che parlano di calcio, shopping e cucina, politica, videogames!

...le differenze si assottigliano. Dovrebbero sparire.
Minerva ha detto…
Sì, in politica abbiamo stupidi contentini. E anche cose gravi - per esempio che stiamo fronteggiando nei consultori con i medici autorizzati a essere obiettori di coscienza (se sei pagato dallo stato per applicare un'interruzione di gravidanza, o la fai, o lasci il lavoro - molto semplice, non fai nessuna dannata obiezione) ose vengono tagliati i fondi per quelli o se vengono autorizzati i (terroristici) esponenti del movimento per la vita a dare informazioni!

"se scrivi una cosa giusta, a me e agli altri non dovrebbe interessare se sei uomo o donna" AMEN! the lo scrivo grande quanto una casa!

"...le differenze si assottigliano. Dovrebbero sparire." - uhm... credo piuttosto che il 'giudizio di valore' in base alla semplice diversità di genere dovrebbe sparire, e l'equità di diritti/espressione/trattamento dovrebbe trionfare; ma le differenze, di qualsiasi tipo, preferirei che rimanessero: siamo tutti 'unici' proprio in virtù di quelle, sai che noia fossimo tutti uguali! ;-)
Ernest ha detto…
davvero interessante!
Minerva ha detto…
Perché non vieni Ernest? come dicevo, le lotte di una parte della società devono diventare lotte di tutti. Potrebbe essere una bella occasione di incontro/confronto di persona! :-)
Unknown ha detto…
Caspita: tu mi tenti!
Minerva ha detto…
Vieni, Saam, dai! :-)