Scoperte
Non ho provato nulla per molto tempo, nella quiete di una relazione tranquilla il sesso era stato un piacere per un po’ di tempo, poi un’abitudine, infine uno sforzo.
Ho dimenticato il mio corpo per anni, ho lasciato che invecchiasse, ingrassasse, perdesse sensibilità – io che amavo così tanto fare l’amore da sentirmi io persa dentro il corpo di un’altra persona, quando in realtà era questa dentro di me.
Ho dimenticato il mio corpo per anni, ho lasciato che invecchiasse, ingrassasse, perdesse sensibilità – io che amavo così tanto fare l’amore da sentirmi io persa dentro il corpo di un’altra persona, quando in realtà era questa dentro di me.
Sport e riduzione drastica dell’alimentazione mi hanno portato al corpo che ho ora – qualcosa che non sarà più giovane, ma che sento ancora abbastanza bello, o almeno ‘accettabile’. Il mio viso e le mie mani invecchiano più velocemente ed è qualcosa che mi fa paura. Ma il resto regge bene.
Il ‘resto’ si è risvegliato quando – un paio d’anni fa – un amico mi prese delicatamente il collo tra le sue mani e mi tirò a sé per darmi un bacio sulla guancia. Era una cosa priva di qualsiasi connotazione sessuale, eppure ebbi un sussulto.
L’anno dopo, un altro amico incontrato in treno mi strinse in un abbraccio all’altezza della vita lasciandomi la sensazione delle sue dita nella carne per ore.
Imparare a darmi piacere da sola è stata da allora una scoperta, la risposta a una necessità che ho cominciato a sentire urgente dopo questi piccoli ‘eventi’.
Conoscere ogni giorno il mio corpo meglio, imparando come provocarmi un orgasmo, in quanto tempo, in quali modi, rendendo una mano capace e lasciando che l’altra non sapesse come farlo (in modo tale da immaginare che fosse quella di un amante che non ti conosce ancora), sentendo in che momento stessi venendo e da dove cominciasse e riuscendo a volte a controllare tutto per farlo durare – forse doveva accadere prima tutto questo. Ma non ha importanza: sapere che ora so far godere il mio corpo e la mia anima è un’ottima difesa psicologica dalla ricerca di qualcuno solo perché dia sfogo e pace al mio desiderio.
Giocare con un corpo che a tratti sente il desiderio d’essere ‘vissuto’ è riappropriarsi della libertà e della sensazione che sia possibile, in qualche modo, essere ‘felici’: che la ‘felicità’ posse esistere ancora – al di là dell’età che ti frega i sogni e le speranze, della paura che fa rinunciare a parti di te per quieto vivere, dell’abitudine alla sofferenza che ti fa pensare che quello sia il tuo destino.
E il mio sogno in stato di veglia, ora, è quello di riuscire a tenere in equilibrio contraddizioni, ambiguità e desideri e a viverli in serenità, felicità e dolcezza con chi scelgo di volta in volta di amare – senza pericoli, senza vergogne, senza paure.
Commenti
senza sesso, c'è solo perdenza.
Yin
Inoltre credo che il discorso valga per entrambi i sessi: spero anche per gli uomini un analogo processo di conoscenza di sé, così da stare meglio pure loro ('in compagnia' e non).
Rispetto al fatto che sia un 'dovere', invece, non sono d'accordo con l'idea che si debba fare qualcosa per forza o meno - mai. Se si desidera si fa, altrimenti no. Ognuno compie le proprie scelte e tutte sono legittime, secondo me, per qualsivoglia ragione individuale.
Grazie per il commento, e complimenti anche a te per i tuoi racconti :-)
fuori dai ridicoli tabù, fuori da quel che non bisogna dire e dai pensieri da nascondere, fuori dalle ipocrisie piccole e ignoranti.
si può scriveree di sesso con libertà e delicatezza perchè è solo nella mente dei prurigginosi che il sesso ed il godimento tutto son peccato.
a presto :-)
E la stessa cosa vale per l'amore.
Giorgio.
e l'eros, lo scopri o lo ri-scopri?