Continuo a stare con gli anarchici (e non è 'martirio', né 'utopia')
Un'altra cosa che mi è stata detta ultimamente è che io avrei una spiccata tendenza al 'martirio', affermazione cui ho risposto: "forse, d'altronde arriviamo tutti da questa maledetta cultura cattolica". La giustezza di entrambe le considerazioni, però, non mi ha convinto neanche nel momento stesso in cui io e il mio interlocutore le abbiamo scambiate. Non vivendo nei libri sul pensiero anarchico, ma esperendone la concretezza nell'azione, spero mi scuserete se non articolo un discorso dotto pieno di citazioni in ciò che vi sto per dire. Essere anarchici e/o utopisti (ché le due cose non vanno a braccetto più di quanto non vadano a braccetto pure comunismo+utopia, visti i regimi cui ha dato luogo l'applicazione concreta di quella prospettiva) non significa essere 'martiri'. Nel pensiero anarchico il sacrificio di sé è una solenne menata. Ma c'è sicuramente una cura degli altri estrema, e non potrebbe essere altrimenti, perché - se ...