"Sono un ribelle, mamma": no, eri una bella persona, e un vero artista...
Negli ultimi anni la cantavamo in coro ai suoi concerti prendendoci in giro da soli per sentire parte dei contenuti di quella nostra adolescenza ancora così vicini - noi che con quelle parole e con quel modo di sentire, comportarci, protestare, rovinarci, ridere e darci da fare di nuovo eravamo cresciuti.
Quante litigate ho fatto per andare in giro con magliette strappate, per non indossare sciarpe o non abbottonare i cappotti d'inverno. Quante volte ho detto a mio padre di non preoccuparsi per me che sarei tornata il giorno dopo, e d'andare a dormire tranquillo pur s'ero in posti che lo inquietavano - perché ero una ribelle! :-D
Roberto "Freak" Antoni componeva anche poesie meravigliose, che solo una persona con una sensibilità notevole come la sua poteva elaborare - lui così acuto da essere tragicamente disadatto/disadattato/disattabile come sono coloro che amo.
Due volte sbattei quasi contro di lui mentre saliva sul palco in due occasioni diverse nelle quali avrebbero suonato gli Skiantos. E due volte incrociai il suo sguardo - tristissimo, disorientato, e ovviamente strafatto. Una fragilità e una bellezza immensa emanavano dalla sua persona.
Con molto amore, vi lascio i seguenti video e penso dolcemente a lui - sperando che abbia trovato finalmente il posto in cui pacare il dolore che ha accompagnato la sua intera vita.
Con molto amore, vi lascio i seguenti video e penso dolcemente a lui - sperando che abbia trovato finalmente il posto in cui pacare il dolore che ha accompagnato la sua intera vita.
Commenti
A quei tempi Bologna mi sembrava Londra. E oggi sono triste. Cazzo, se sono triste.
Ti abbraccio, fratello. E se ti capita, salutami il Paz.