Donare simboli :-)
No, non mi sto riferendo ai regali di San Valentino, bensì a quei piccoli oggetti che talvolta i miei amici - specie coloro che viaggiano - lasciano come ricordo di sé e come augurio alle persone che incontrano quando poi se ne separano.
In questo modo Alberto, che oltre a studiare paleontologia, zappare l'oltro e viaggiare avventurosamente suona pure la chitarra, mi ha donato un plettro con un piccolo foro che io ho inserito in un bracciale che porto sempre addosso.
E Aurora, che di recente è stata in Australia, mi ha fatto scegliere tre pezzi da un sacchetto pieno di ritagli esagonali di tessuti stampati con disegni aborigeni - tessuti con i quali aveva girato intorno a Uluru pensando intensamente ogni bene per i suoi amici e caricandoli così di 'energie positive'. E ora quei tre esagoni puntinati stanno sempre nel mio portamonete.
Viaggiando molto, in questi ultimi anni, provato anche io il desiderio di lasciare piccole cose simboliche caricate di tutta la mia gratitudine alle persone meravigliose che ho la fortuna di incontrare e conoscere, eppure non ho ancora trovato la soluzione giusta che sia soprattutto 'leggera' - facilmente trasportabile per me e facilmente gestibile per coloro cui la lascio. Dovrebbe essere qualcosa che parli di come sono e che appunto rappresenti al tempo stesso un 'grazie'.
Avete consigli? :-)
E voi, fate atti del genere per coloro che incontrate e amate? E, se sì, cosa lasciate?
Commenti
A meno che non trovi qualcosa che in qualche modo mi ricordi una determinata persona, e a quel punto devo fargliela avere per forza
Io per esempio sono un appassionato di birre belghe e mi piace molto coccolare i miei amici invitandoli a casa mia e offrendogliene una, servita dentro il bicchiere giusto e magari accompagnata da qualche buon formaggio francese.
@Orsetta: ecco, tu invece capisci (ma davvero non si riesce a capire ciò che ho scritto per cui Charlie continua a fraintendere così profondamente?), anche se io pensavo a qualcosa di tangibile/materiale.
Proviamo a partire da qui?
Comunque problema risolto: su facebook mi sono arrivate un mare di idee, dai segnalibri fatti in stoffa/carta per origami, a portachiavi realizzati bucando legnetti/conchiglie che posso trovare per terra, a bottoni da inanellare a mò di braccialetti.
E quindi alla fine ho trovato la mia soluzione! :-)))
@Orsetta: ci sei andata vicinissima e proprio nel momento in cui stavo facendo già le prove. Carta da origami 15x15, colorata da un lato, bianca dall'altro, sul lato bianco stampo il monologo del giro di giostra di Bill Hicks, o il monologo di bartolomew Roberts o ancora altre cose simili, e poi piego a origami di farfalla :-)))
(e non stupitevene, è solo che ho più di 40 anni di tempo perso nella vita a fare di tutto, per questo solo così versatile - o dispersiva, nell'accezione negativa che ne dà mio padre :-D )
Gli origami richiedono pazienza e precisione quindi non fanno per me però se tu ci riesci mi sembra una bell'idea anche e soprattutto con l'aggiunta di uno scritto a te caro.
E credimi, si portano con se' come una collanina o un bracciale :-)
Ti abbraccio, viandante Minerva :-)
@Gio: questi sono solo messaggi che rimangono lì eterei ed evanescenti nell'aria :-)
@Cirano: idea meravigliosa! E' esattamente il genere di ispirazioni che vi stavo chiedendo. I tuoi studenti magari si stupiranno un po' sul momento, ma che pensiero brillante una volta che lo capiranno appieno! :-)
O che al limite sia la mia vita ad essere eterea ed evanescente.
In ogni caso ... grazie di te.
:-)
Gio
Alla fine ho comprato carta per origami decorata con piccoli disegni stilizzati, l'ho stampata dal lato bianco con poesie/ esortazioni/riflessioni intense dal blog, e l'ho ripiegata in mini lettere-auto-imbustanti (così: http://www.wikihow.com/Fold-Paper-Into-a-Secret-Note-Square) secondo appunto la tecnica dell'origami. E ora ho una scatola di velluto rossa in cui ne ho messi una cinquantina che prossimamente porterò con me per regalare simboli/pensieri/grazie in giro :-)