La passante

Quasi tutti gli uomini che ho avuto nella vita mi hanno trattato come una passante nelle loro esistenze, e dedicato - anche solo col pensiero - questa canzone; i rimanenti, invece, si sono dovuti arrendere al fatto che fossi solo una passante nelle loro vite.

Buon ascolto.



Je veux dédier ce poème
A toutes les femmes qu'on aime
Pendant quelques instants secrets
A celles qu'on connait à peine
Qu'un destin différent entraîne
Et qu'on ne retrouve jamais

A celle qu'on voit apparaître
Une seconde à sa fenêtre
Et qui, preste, s'évanouit
Mais dont la svelte silhouette
Est si gracieuse et fluette
Qu'on en demeure épanoui

A la compagne de voyage
Dont les yeux, charmant paysage
Font paraître court le chemin
Qu'on est seul, peut-être, à comprendre
Et qu'on laisse pourtant descendre
Sans avoir effleuré sa main

A la fine et souple valseuse
Qui vous sembla triste et nerveuse
Par une nuit de carnaval
Qui voulu rester inconnue
Et qui n'est jamais revenue
Tournoyer dans un autre bal

A celles qui sont déjà prises
Et qui, vivant des heures grises
Près d'un être trop différent
Vous ont, inutile folie,
Laissé voir la mélancolie
D'un avenir désespérant

Chères images aperçues
Espérances d'un jour déçues
Vous serez dans l'oubli demain
Pour peu que le bonheur survienne
Il est rare qu'on se souvienne
Des épisodes du chemin

Mais si l'on a manqué sa vie
On songe avec un peu d'envie
A tous ces bonheurs entrevus
Aux baisers qu'on n'osa pas prendre
Aux cœurs qui doivent vous attendre
Aux yeux qu'on n'a jamais revus

Alors, aux soirs de lassitude
Tout en peuplant sa solitude
Des fantômes du souvenir
On pleure les lêvres absentes
De toutes ces belles passantes
Que l'on n'a pas su retenir

Commenti

Cri ha detto…
Canzone che amo molto, anche se ascoltata solo nella versione di De André.
Ho sempre pensato che contenesse una grande verità.
Tyler Durden ha detto…
Come giustamente ha già scritto CRI, De Andrè ci regalò una sua trasposizione a dir poco meravigliosa.
Avevo letto che l'originale riprendeva una poesia di Baudelaire. Del resto eran tutti tipi quelli che mica stavano a pettinar bambole...
Minerva ha detto…
La poesia da cui è tratto il testo in realtà è di Antoine Paul. Sì, conosco la versione di De Andrè - sono stupende entrambe :-)
Marginalia ha detto…
Brassens a parte, non ho capito se reputi in maniera negativa il fatto di essere stata "trattata da passante" come scrivi

Intanto un bacio e un saluto
(tu sei già tornata alla "base"?)
Minerva ha detto…
Ciao bella :-) sono tornata ma sto agognando nuove partenze.

No, non lo reputo in maniera negativa. Meglio 'passante' intensa, ovvero persona e rapporto veri e travolgenti, piuttosto che qualcosa di fasullo e mediocre - ovvero accontentarsi 1) del ruolo di moglie per quieto vivere in rapporti insipidi o 2) di quello d'amante continuativa di qualcuno già impegnato con un'altra. Ruoli entrambi patetici.

Io voglio tutto, sempre: libertà, verità, intensità, perfezione. Me la godo con chi di tanto in tanto riesce a starci dentro per un po' ("sali, darling, sù, ché io per te non scendo") e nel resto del tempo vivo con pari passione - non mi taglio certo le vene per la solitudine che deriva dall'inadeguatezza altrui a un rappporto continuativo con me :-D
Il Mondo Capovolto ha detto…
E comunque una passante può lasciare emozioni molto intense..hai ragione ;) e nn tutto ciò che è costante è idilliaco, hai ragione anche qua. Qualche anno a volte vale una vita se hai lasciato o ricevuto qualcosa di importante alla faccia della solita mediocrità. Io sostengo come te il senso di libertà e il desiderio di nn accontentarsi :)
Unknown ha detto…
La adoro. E ben si sposa con la mia ferma credenza nella purezza del non-detto e dello sfiorato, nell'intensità del sognato.