Persone speciali

Ci sono persone che incontri nella vita e che accedono a una parte molto intima di te. Può essere perché capitano nella tua giovinezza o in un momento in cui sei particolarmente fragile. E fanno breccia.
Ci si apre completamente - di contro ai mille sospetti che nutri nelle relazione quotidiane - e provi un'immediatezza e un riconoscimento di te nell'altra persona assoluti, pur avendo ancora quella razionalità che ti fa riconoscere le reciproche differenze e, talvolta, distanze.
Ma li ami.
E una volta che sono entrati nella tua vita, non vorresti che ne uscissero più.
Diventano una sorta di sfondo silenzioso e complice - pur se non presenti e malgrado a volte ci si perda di vista o le loro scelte e frequentazioni le portino lontane dalla tua quotidianità e da te.
Tutto quello che vuoi, e il modo in cui le pensi, è che rimangano come 'sullo sfondo' della tua vita reale. Che ci siano nella tua mente, anche se non li vedi o senti, e con amore li accompagni a distanza, e speri per loro - gratuitamente - il meglio, e tutta la felicità che possano provare.
E speri che vi reincontrerete, di tanto in tanto, e che non ci sia bisogno di fare la cronaca degli ultimi avvenimenti delle vostre vite. Perché il rapporto tra voi è come immerso in un eterno presente in cui tutto cambia, ma nulla cambia nel vostro modo di sentirvi reciprocamente - ed è come vi foste dati la buona notte la sera prima.
Buona notte. Dormi bene.

Commenti

Ernest ha detto…
E si sentono... Si cercano... E ci tengono su.
Cavalier Amaranto ha detto…
Ultimamente ci diamo ai legami indissolubili e ai dolci ricordi, che la primavera risvegli anche la parte dedita ai ricordi che d'inverno sopisce?

Auguri e buoni futuri legami.
OrsaBIpolare ha detto…
Che bello questo post, mi hai fatto pensare ad un paio di persone che non sono più nella mia vita da anni ma che è stato bello accogliere.
Dormite bene :)
Gio ha detto…
Settimana scorsa ho saputo, da amici comuni, che uno dei più cari compagni dei tempi d'università ha avuto un bimbo.

Figurati gli insulti che sono partiti, all'unisono, in sua direzione: non sapevamo neppure che fosse in attesa!

Ma erano insulti colmi di sorrisi, almeno i miei, perchè lui è così, io sono così - esattamente come tu hai descritto.

Ci siamo sentiti 5 minuti al telefono ieri ... ed era il presente.

Ma perchè sia così è necessaria una reciproca fiducia, una convinzione identica, in entrambi i cuori, di come ogni silenzio quotidiano sia relativo, minuscolo, parziale quando messo a fianco dell'amicizia.

A presto!

Gio
Minerva ha detto…
Grazie a tutti: sto in silenzio e sospiro...
Mauro ha detto…
dormi bene.
Minerva ha detto…
Anche tu.
Ginevra ha detto…
Quanta dolcezza e quanto amore nelle tue parole!Sì, è proprio un presente continuo il rapporto con certe persone che hanno abitato ed abitano la nostra vita, al di là del tempo e dello spazio.
Buongiorno, Minerva. :-)