Marcia ballava, Marcia balla

Arrivavano dall'estero. A volte non sapevi neanche chi fossero gli autori delle musiche (figuriamoci delle immagini). Li ascoltavi e ne guardavi i primi video su Videomusic o in Mister Fantasy ('musica da vedere', ricordate?). Non capivi le parole, ballavi, ti incantavi davanti ai colori di video dal soggetto circense e dall'improbabile mix cultural mediterraneo punk jazz elettronico che accompagnavano.
Nel mio organizzarmi l'estate lavorativa nella solita area mediterranea e nelle solite situazioni nomadico-zingaresche, ho incrociato Marcia Baila dei Rita Mitsouko (a molti di voi non diranno nulla, ad altri diranno qualcosa quando cliccheranno sul video e ne sentiranno le note) e mi sono venute le lacrime agli occhi.

Ecco, io voglio un'estate così, perché ora che capisco le parole (che vi riporto sotto) e che ho saputo la ragione per cui questo pezzo è stato composto, non posso non amarlo e non sentirlo fortissimamente ancora più mio.
Buon ascolto, e (più che mai) buona vita :-)

 
 
Marcia Baila - Les Rita Motsouko

Marcia elle danse
Sur du satin de la rayonne
Dur polystirene expanse
A ses pieds
Marcia dance avec des jambes
Aiguisees comme des couperets
Deux fleches qui donnent des idees
Des sensations
Marcia elle est maigre
Belle en scene belle comme a la ville
La voir danser me transforme
En excitee
Moretto comme ta bouche
Est immense quand to souris
Et quand tu ris je ris aussi
Tu aimes tellement la vie
Quel est donc ce froid
Que l'on sent en toi?
Mais c'est la mort
Qui t'a assassinee Marcia
C'est la mort
Tu t'es consumee Marcia
C'est le cancer
Que tu as pris sous ton bras
Maintenant tu es en cendres, cendres
La mort c'est comme une chose impossible
Et meme a toi qui est forte comme une fusee
Et meme a toi qui est la vie meme Marcia
C'est la mort qui t'a emmenee
Marcia danse un peu chinois
La chaleur dans les mouvements d'epaules
A plat comme un hieroglyphe inca de l'opera
Avec la tete
Elle danse aussi tres bien
Et son visage
Danse avec tout le reste
Elee a cherche
Une nouvelle facon
Et l'a inventee
C'est elle la sauterelle
La sirene en mal d'amour
Le danseud dans la flanelle
Ou le carton
Moretto comme ta bouche
Est immense quand to souris
Et quand tu ris je ris aussi
Tu aimes tellement la vie
Quel est donc ce froid
Que l'on sent en toi?
Mais c'est la mort
Qui t'a assassinee Marcia
C'est la mort
Tu t'es consumee Marcia
C'est le cancer
Que tu as pris sous ton bras
Maintenant tu es en cendres, cendres
La mort c'est comme une chose impossible pour toi
Qui est la vie meme Marcia
Et meme a toi
Qui est forte comme une fusee
C'est la mort qui t'a emmenee
Marcia Marcia Marcia Marcia Marcia


Commenti

OrsaBIpolare ha detto…
Ho sempre amato questo pezzo!!!
Ma anch'io non sapevo cosa ci fosse dietro e scoprirlo ha aggiunto qualcosa in più.

Buona vita anche a te (e spero che la mia schiettezza non sia stata eccessiva...)
Altrimenti andrò a punire me stessa con due coste di sedano ;)
Minerva ha detto…
Anche la mia schiettezza non è da ridere, e ne potremmo provare a fare di cose intelligenti e produttive (anche economicamente) se solo tu non fossi un'orsa bipolare a questo livello!
Non hai ancora capito che razza di folle idealista ma pure lucida disicantata si celi sotto le mie spoglie? ;-)
Cavalier Amaranto ha detto…
Cara Minerva amo molto la musica, di molti generi e Paesi, visto che parliamo di questa arte permettimi di dire che odio l'esterofilia.

Facevamo e facciamo buona musica, solo che è difficile farla venire fuori.

Scusa ma sono alquanto alterato da una twittata di un cretino che paragona la musica italiana ad una colonscopia.

Per alcuni la musica è nata con il giradischi, ed è già una perdita, ad altri basta un rutto sincronizzato fatto all'estero e sentirsi soddisfatti.
Minerva ha detto…
Buongiorno caro! Mah, io della questione 'musica' ho scritto parecchio qui sopra e di fatto non faccio alcuna distinzione di predilezione tra musica straniera e musica italiana. Non dico che una sia meglio dell'altra in primis perché detesto categorizzare. Ascolto ciò che mi piace, lo rilancio online, e butto il resto.

Questo pezzo lo ascoltavo tanti anni fa, è comunque un tipo di immaginario anche visivo che mi piace molto e appunto ora c'è il valore aggiunto di capirne le parole.

L'incipit del post si riferisce ai videoclip, e quelli all'epoca della diffusione di massa delle tv private e dei programmi a tema erano produzioni francesi e americane :-)