Incastri (quelli...)
Quando sono attratta da un uomo (per ciò che dice e per come lo dice, per i suoi modi di fare ecc.), mi rendo conto che - mentre i miei occhi lo esplorano - mi ritrovo a immaginare come sarebbe 'incastrarsi' con lui: mi peserebbe troppo, addosso, o ce la farei a non farmene schiacciare? Oppure al contrario sarebbe così esile che avrei paura di fargli del male io e rompergli le ossa del bacino dovessi stare su di lui? E ancora: se un osservatore esterno ci guardasse, in quel momento, vedrebbe bellezza nel modo in cui si uniscono i nostri corpi?
Vi chiedete anche voi queste cose o che altro vi viene da pensare, mentre state 'studiando' una nuova persona che vi attrae?
Commenti
.... meno uno!...
:-DDD
Il che non è sempre un bene, si rischiano delusioni...
Riguardo alla tua ultima: vedrei bellezza se fossi osservatore interno.
;-)
@ Cawarfidae: sì, anche io sono felice della quantità di varianti combinatorie!
@ OrsaBIpolare: mah, io non vado così in profondità. Nel momento in cui qualcuno mi interessa, faccio rapido calcolo mentale di peso+altezza+proporzioni e comincio a immaginarci dipinti o ritratti in fotografia mentre magari siamo in una qualche posizione laterale :-P Santo cielo, quanto sono losca!!
@ Lucy: mi piace quando è entrambe le cose al tempo stesso ;-)
@ Alligatore: invece io penso proprio ai due corpi nella loro totalità - nella mia mente diventano un po' degli alligatori quando lottano...
@ Luca Massaro: sai che non credo d'aver mai realizzato un 'incastro' reale con qualcuno se prima nella mia mente non ero già soddisfatta dall'immagine insieme? E la questione del dove 'posizionarsi' non è così semplice: io ho piacere di poter/far stare *ovunque*, senza limiti.
@ Blackswan: beh, se arrivo a pensare all'incastro, è perché quella persona mi provoca desiderio - quindi già mi piace/diverte. Altrimenti, se è solo per semplice attrazione, non la lascio neanche arrivare alle soglie della mia immaginazione (figuriamoci poi del mio corpo).
Una volta mi descrissi a un uomo con cui ci si scriveva dicendogli "ho i capelli così, gli occhi invece così, sono alta tot, peso x"... Mi definì "maneggevole", e io per qualche giorno mi sentii una valigia :-P
il retropensiero di immaginiamoci come sarebbe se, oltretutto, è abbastanza imbarazzante per me che sono praticamente un libro emotivo aperto al pubblico.
non ho mai amato gli atteggiamenti da "non sai cosa ti farei", in generale, sia per chi li fa che per chi li riceve.
li trovo troppo espliciti e poco "giocosi", si riduce tutto lì, alla meccanica dei corpi e mi sembra una cosa in fin dei conti triste, banale.
la seduzione a mio avviso passa per canali più sottili, intriganti, meno ovvi.
ciao, buona giornata
cristina
L'attrazione da bestie che ci porta alla scopata|di|passaggio come ho scritto qui sopra non la contemplo neanche, quindi neanche il "non so cosa ti farei".
Qui stavo parlando di lavoro dell'immaginazione quando già sentiamo 'desiderio' vero e proprio per qualcuno (ovvero proprio la compresenza di attrazione + armonia + sintonia ecc.), e che cosa questo ci fa immaginare/fantasticare. Per questo riportavo poi la cosa al concetto di 'bellezza', alla sinuosità dei corpi, alla visione potenziale di questi dall'esterno come fossero un dipinto da ammirare e in cui perversione o animalità hanno zero spazio (per come la vedo io, almeno). Spero d'essermi spiegata meglio, ora :-)
Gli incastri, fisici e mentali, sono il motore della curiosità e della passione.
E' un pò come l'acquolina prima di addentare della carne al sangue.
@ ganfione: oh, certo, ormai ti conosco abbastanza da sapere d'esser certa che tu fossi attratto dai particolari - anche dai più impercettibili. Ma questa della fotografia e del video associati a te/voi non l'avrei immaginata! In ogni caso, conoscendovi, non riesco a non immaginare un film erotico/romantico/privo-di-categorizzazioni, più che un filmato porno da due lire!