Corro veloce, e mi difendo (un manuale per un felice equilibrio seppur instabile?)

"Corro veloce in modo più veloce, corro veloce ma mai abbastanza" - canta un gruppo hc italiano che amo molto, i CGB.

Io sto continuando a 'ridurre le necessità' (ma non il piacere e le sue possibili fonti, attenzione!) e occupo gran parte del mio tempo a elaborare strategie che contemporaneamente sono di difesa dalle istituzioni/scelte di chi ci governa e di una società in cui non mi riconosco, di cura di me stessa e di soddisfazione dei miei desideri, e di sopravvivenza perché ovviamente quella devo garantirmela.

E mi stanco da morire, nel fare questo e nel correre, ma non mollo un attimo - anche perché mi dà molta più soddisfazione la corsa in sé che il raggiungere una meta: la lotta per la vita contro il mio disequilibrio instabile (causato più dal mondo esterno che da me stessa).


Così una ne faccio e mille ne penso, e chi lo sa se muoio prima del traguardo: ma ho come la sensazione che non abbia alcuna importanza (certo, preferirei raggiungere il traguardo - se non altro per riprendere a correre o, altrimenti detto, vivere intensamente).
E voi? Dove volete arrivare? E in cosa sta consistendo la vostra corsa? In quali tappe è articolata?
E soprattutto: quali strategie adottate per renderla più gestibile e appassionante?

PS. Io ne ho un tot di strategie, quotidiane, già ne scrivo qui, ma stavo pensando di postarne sempre di più e condividerle con le vostre; quindi la butto lì: ha un senso tentare di scrivere una sorta di 'manuale collettivo per una vita vera, intensa e felice'? Vogliamo provarci? Chi ci starebbe?
E non pensiate mai che nulla di ciò che scriviamo e facciamo sia una perdita di tempo priva di significato: l'effetto farfalla delle nostre azioni non si può mai dire, quindi cerchiamo di agire 'bene' e di creare un circolo virtuoso (anche solo per mero egoismo, ché assumendo questa prospettiva ne abbiamo tutti da guadagnarci), anche non doveste stare dentro questa proposta (e ci sta, ognuno ha le proprie priorità e il tempo e le energie non sono inesauribili).


Commenti

Hob03 ha detto…
che incredibile coincidenza!!!io la corsa oggi l'ho fatta in senso fisico del termine, ma in senso metaforico la faccio già da parecchi anni, con risultati alterni, però perduro...in merito alla tua proposta (interessante, come sempre e come tutte le tue argomentazioni) sulle strategie di difesa come l'avevi pensata esattamente? una specie di lista? parliamone..
OrsaBIpolare ha detto…
L'idea del manuale è intrigante, anche se mi chiedo come possa funzionare "collettivamente"; a volte vedo la gente correre per cose a cui io non sprecherei un passo...

Comunque post interessante come sempre :)
Cri ha detto…
La mia - di cui ho parlato, curiosa ma non ormai più inaspettata coincidenza in una vita in cui tutto mi risulta coincidente da un po' di tempo a questa parte, giusto un paio di giorni fa ad una mia cara amica reale/virtuale - è una corsa buffa perché è una corsa all'indietro a pigliare un treno che ho perso tanti anni fa. E' forse una corsa assurda e insensata, per questo. Ma il bello sta nel correre, in effetti, dopotutto.
Bella l'idea del manuale! Anche se io son una abituata a buttare qualsiasi libretto di istruzioni e a cercare, per pigrizia ed ostinazione, di riuscir sempre a fare di testa propria, con largo uso di fantasia...
Sleeper ha detto…
Bellissimo, ho ribloggato e contribuito con un mio piccolo intervento, potrebbe diventare una catena:)
Minerva ha detto…
@ tutti: intanto grazie infinite per i vostri commenti! con ognuno/a di voi ho una sintonia speciale, e visto che già voi lo sapete e condividete questo legame silenzioso, non aggiungo altro...

Invece, concretamente: io ho le pensate, sì, a 'muzzo' (mi vengono benissimo!), sui desideri che io stessa avrei (di lettura di cose scritte da altri, di condivisioni/corrispondenze d'amorosi sensi). Come si potrebbe fare? Ipotesi:
-> una lista, ipotizzava hobina, ma questo non so: per come la sento io, era più trovare man mano dei punti - cose/azioni/situazioni - e proporli argomentandoli
-> un blog specifico collettivo tipo Ladri di bellezza, ma diverso da quello che appunto ha il tema della bellezza mentre qui sarebbe un "manuale per una vita vera, intensa, felice e magari pure un bel po' autogestita (fin dove è possibile)" e in cui tutti postiamo liberamente con la sola cura di indicare bene i tag? ben impegnativo, ne sono terrorizzata :-D ma si potrebbe fare
-> una 'catena di post' sui nostri blog sul medesimo argomento con un titolo che faccia riferimento a 'manuale' + 'ambito specifico del post' + 'argomento'?

Pensateci un po'...
Unknown ha detto…
chapeau per i CGB! E quante belle idee :)
Cara Minerva , ti seguo da poco , ma quest'idea dei manuali collettivi, creati dalle esperienze di ciascuno,mi piace un sacco . Tempo fa ho scritto dei post che etichettavo con "vivere con cento cose " che parlavano un pò anche di questo . Se non disturbo ci penso e poi mi unisco al tuo progetto.
Minerva ha detto…
I post di cui parla Vitamina sono andata a cercarmeli (ma dannazione, volete linkare alle cose utili che avete scritto voi stessi? non è autopromozione gratuita se si tratta di riflessioni che fanno bene a tutti noi!) e cominciano qui: http://iriselibellule.blogspot.com/2011/01/vivere-con-cento-cose.html

Buon proseguimento di lettura e meditazioni varie ;-) [poi comunicatemi il vostro esito]
Mauro ha detto…
mi spiace ma sulla felicità penso proprio di non poter essere d'aiuto...
Minerva ha detto…
@ Mauro: Pensi che questo sia un covo di allegroni di natura? Niente di più distante dalla realtà - è solo un covo di combattenti, visto che tanto s'ha da vivere.
Buona giornata! ;-)
Non saprei dove andare, mi sa che sono tutte deviazioni casuali. Più o meno favorevoli.
LED ha detto…
Conta su di me , Baby !!!
La tua proposta mi trova in perfetta sintonia : se sará possibile , invieró consigli per migliorare la qualitá-di-vita di chi si degni di leggerli ;-P
Comunque , corro insieme a te con il pensiero .
So peró che sarebbe estremamente riduttivo illudersi che si possano quantificare i nostri sforzi , misurare la distanza che percorriamo e mettere un circolino intorno ad una ipotetica meta raggiunta ..
Si corre per imparare a mettere un piede di fronte all'altro , e giá mi basta ..
Blackswan ha detto…
Belle domande, Minerva. Credo in fin dei conti di usare il tuo stesso metodo.Corro.Ho una meta che ogni volta pare spsotarsi un chilometro più avanti.Ma finchè reggono le gambe,vado.E ogni tanto mi fermo.Non guardo dietro,nè penso alla strada da fare.Mi godo il riposo o combatto una battaglia.