Voce, lingue straniere, abilità performative: io mi perdo...
Avendo ultimamente amici che lavorano in radio, nonché essendomi imbattuta di recente in un giovine dalla voce di Nick Cave - che credo sia la più bella che abbia mai sentito nella vita - una volta di più mi sono chiesta quale sia il ruolo della stessa nel desiderio e nell'eccitazione sessuale. Perché ormai è pacifico che la voce calda con accetto romano mi fa impazzire - è quanto di più sexy io possa immaginare - ma anche il sentire voci straniere, ancorché eventualmente impostate, può rappresentare per me fonte di indubbia eccitazione. Insomma, sono un po' come Jamie Lee Curtis in questa scena:
Commenti
Liguri, toscani e romani, ecco - tre cadenze che mi rimbambiscono :-P
@ HIV: t'accontenti di poco, eh? io ho una voce che chi lavora in teatro o nel mondo della musica definisce potenzialmente molto versatile - accidenti, un altro campo da esplorare! questa vita è troppo piena di stimoli!!! :-D
@ Cawarfidae: anche io la pensavo così, ma c'è chi apprezza voci che io definirei sgradevoli. Credo che sia ancora più rilevante l'intonazione e il modo di parlare. Tollero voci molto acute, per esempio, ma mai sopporterei voci femminili lagnose: quelle proprio le classifico molto male dall'inizio anche a livello caratteriale.