One day someone will walk into your life...

Usiamo i blog per parlare a lettori che neanche conosciamo - talvolta presentandoci sulla scena come anonimi, talvolta (forse i più coraggiosi? forse i più esibizionisti/narcisisti?) con i nostri nomi reali. C'è chi scrive per proporre un confronto su specifiche idee, chi riporta pensieri quotidiani come in un diario intimo. Oscilliamo tra l'affettività, la parola, la paura - e talvolta lanciamo grida disperate per cercare affetto, solidarietà, interlocutori, nella speranza che a qualcuno interessi ascoltare ciò che pensiamo e proviamo.
Beh... io sto leggendo molto di tutto ciò che trovo online. E sto scrivendo ciò che penso. Sto 'giocando' con chi ho incontrato - ancorché virtualmente - sulla mia strada. Riflettendo, imparando, cambiando. E' un'esperienza - e sinora molto bella. Alcuni amici incontrati qui stanno diventando amici reali, e le conversazioni - pubbliche o private - che ho avuto con voi mi hanno talvolta incasinato i sensi o i pensieri, ma sempre fatto sorridere, e soprattutto sempre riempito il cuore.

Io oggi vi voglio ringraziare, a modo mio, perché lo meritate, e perché i momenti simbolici sono sempre un po' pesanti per chi prende atto per esempio di rapporti che non funzionano, o di assenza di corrispondenze quali vorrebbe. Le relazioni umane e quelle sentimentali sono così difficili e così fragili, così spesso basate su fraintendimenti e su paure che davvero - se si ha la speranza di un rapporto perfetto - si rischia di venire sconquassati fin nelle viscere ogni volta che si prende atto che non abbiamo ciò che desidereremmo. Che fare, accontentarci?

Minerva non si accontenta, tutt'altro! C'è una frase che la incanta, e in cui lei fermamente crede: "One day someone will walk into your life and you'll suddenly realise why it never worked with anyone else" ("Un giorno qualcuno entrerà nella tua vita, e tu ti renderai conto improvvisamente del perché non abbia mai funzionato con nessun altro").
Nell'attesa di quel giorno, la lieve danza con ciascuno dei suoi amici, tra i quali voi, a Minerva basta per avere gli occhi che brillano, sorridere con complicità di ogni cosa di cui la metterete a conoscenza, e continuare a scrivere e riflettere insieme a voi, affinché le nostre vite siano sempre più intense, piene e - possibilmente - felici.

Un bacio a tutti voi, e auguri di cuore! "One day someone will walk into your life..." ;-)


Commenti

Venerdi Sushi ha detto…
Io la tradurrei liberamente così:
non si tratta di conoscersi, l'importante è riconoscersi.
Gio ha detto…
Brava
dark0 ha detto…
quoto venerdì sushi in toto. :)
Minerva ha detto…
E intanto però prendetevi i miei auguri e datevi la speranza, ok? Bacio ;-)
Anonimo ha detto…
Grazie, per me è un onore leggerti oltre che un piacere
Marisa ha detto…
Perchè chi mette il proprio nome sul blog deve essere necessariamente un esibizionista o un narcisita?
Non è proprio possibile essere se stessi sempre in ogni luogo anche su internet?
In fondo un nome ti appartiene, ti è incollato addosso e allora perchè rinnegarlo?
Dichiararlo non significa di certo pubblicare la propria dichiarazione dei redditi o il proprio estratto conto bancario ;o)
Sai, internet è un luogo dove l'immagine è subordinata al pensiero il quale ha più libertà di esprimersi rispetto alla vita reale perciò è più facile essere coinvolti.
Per una che facilmente è soggetta alle vampirizzazioni le cautele non sono mai troppe, meglio chiudere sull'argomento "anima gemella" io non voglio che funzioni più con nessuno.
In bocca al lupo!
Minerva ha detto…
@ Marisa: FRENA!!! Ho scritto FORSE, prima di tutto, dubitativo! E anche "i più coraggiosi" (oltre che magari altri che possono essere narcisisti e volersi proprio mettere in scena: attenta, non perdertelo! C'è chi quel coraggio non ce l'ha.

Io non sono poi così d'accordo che su internet uno sia più libero che nella realtà - per me semplicemente vi sono condizionamenti diversi. Tipo quando capita, come in questo caso, di leggere una frase, sdradicarne un pezzo (quello che ci colpisce) e interpretare/giudicare la complessità di una persona da quella singola parola che ci ha colpiti. Meno male che sarebbe uno spazio libero! Per me è invece uno spazio inquietante in cui mi muovo a fatica proprio per la marea di volte che ci sono questi fraintendimenti, e che le persone giudicano velocissimamente, impietosamente e con tanta veemenza.

Mai pensato di 'vampirizzare' nessuno. Sinceramente non so neanche bene cosa tu intenda con questa espressione. Io sono me stessa, ho abbastanza da attingere da me senza succhiare il sangue a nessuno (a cosa poi ti riferirai???). Mah!
Marisa ha detto…
cara Minerva, io stavo cercando di articolare un mio pensiero in base a quello che hai scritto e non mi riferivo assolutamente a te, il bello di questi blog per me è che si possono sviluppare vari temi e confrontare le proprie idee che sono basate sulle esperienze personali.
In questo io vedo la libertà di espressione, poi per quanto riguarda il vampirismo mi volevo riferire al fatto che nella vita di tutti i giorni sono caratterialmente e a causa di un ruolo che ho assunto sul lavoro molto disponibile, questa disponibilità la vivo quasi come una missione e spesso trovo persone vicino a me che ne approfittano. Tutto qui! scusami se il mio commento è potuto sembrare aggressivo non era il mio intento. Ciao
Minerva ha detto…
@ Marisa :-) se avrai occasione/voglia/piacere di venire di tanto in tanto qui vedrai con quanto relativismo e dubbio mi posiziono sempre rispetto alle situazioni e alle persone, inframmezzando sempre i discorsi da 'forse' e punti interrogativi. Questo non perché non abbia una posizione mia, ma perché questa non è assoluta: l'ispirazione per stare meglio, per essere più felici, per tirare anche solo avanti quando sei a pezzetti può arrivare da qualsiasi parte e per me il blog è dare e ricevere un contributo in questo senso, quindi me ne sto aperta e ricettiva ;-)

In realtà io sono molto spaventata invece proprio da due cose, che frenano la mia libertà sul blog: 1) la presenza di persone che - appunto non per raccontare di sé, o per fare pubblicità al proprio lavoro, o ancora per portare le loro analisi sulle cose o le loro recensioni ecc. (cose sane, che mi stanno benissimo e ho piacere di conoscere perché quello è il senso dei blog) - usano lo spazio virtuale come occasione per una violenta e perentoria affermazione di sé (non è il caso mio né tuo, ma di chi per esempio trasforma per esempio i commenti da spazi di confronti in violentissimi e confusionari troll, si comporta da stalker ecc.) e 2) dalla fretta con cui leggiamo, cogliamo spunti, estrapoliamo pezzetti delle nostre comunicazioni virtuali di persone reali e ci facciamo immagini di quella persona che non è la sua, ma una nostra selezione e composizione di elementi. La fretta unita a questa dimensione virtuale è una cosa che personalmente mi inquieta. Metti punto 1) e 2) insieme e vapisci perché la mia cautela e sensazione di spazio non completamente libero :-)

Infine, rispetto alla disponibilità sono come te, e anche con me ne hanno sempre approfittato. Ragion per cui non faccio di queste parti con nessuno. Ma non credo d'averti dato adito ad alcun fraintendimento in questo senso, se sì fammelo notare perché davvero non me ne sono accorta :-)
Io leggo solo da un tot le cose che scrivi, e oggi ho comincato a commentarti sul tuo blog, per il resto sentivo 'risonanza' da tempo (ma io non suono, quindi forse questa è la parola sbagliata per indicare ciò che intendo e comunque ti conferma che di ciò che fai tu non ho niente da 'vampirizzare', non è comunque il mio campo :-D ).

Lo scriviamo un post insieme sulla questione proprio della comunicazione virtuale, dei fraintendimenti e dello stress che deriva dalla dinamica libertà/cautela/sospetto (magari anche pensando a quello che è l'immaginario stressante che abbiamo intorno e che ci sta condizionando?) nel momento in cui siamo qui a scrivere e confrontarci sul blog? Se ti va, passiamo a scriverci in privato ;-)
Marisa ha detto…
Ti ringrazio per la fiducia che mi dai, non sono sicura di riuscire nell'impresa, non ho letto molto di te perchè ti ho conosciuto solo oggi ma mi è sembrato di capire che sei una scrittrice professionista (potrei sbagliarmi, :o)come vedi anch'io non ostento verità assolute) e mi intimidisce un po' scrivere con te.
Ben venga, comunque, un confronto in privato ma tra poco devo uscire per andare al lavoro (sono una cantante lirica e ho spettacolo). A presto, ciao.
Minerva ha detto…
Non sono una scrittrice professionista, stai tranquillissima (ti dico in privato, sù)!!! :-D
Mi hai fatto riflettere su questi temi, quindi m'è sembrato naturale rivolgerti questo invito. Scrivimi via email, se ti va, quando vuoi, ok?, dai: minervathepoetess@gmail.com
Potrebbe venirne fuori qualcosa di bello, al massimo avremo 'pensato insieme' e altri 'danzeranno' in queste riflessioni con noi ;-)
Buon pomeriggio! E l'augurio di godertelo e vivertelo intensamente e in pieno piacere - anche se è lavoro. A presto! :-)