Guardare e/è desiderare: sulle immagini che ci danno piacere
Il desiderio nasce da quello che vediamo ogni giorno
(Anthony Hopkins alias Hannibal Lecter)
Negli ultimi tempi mi è
capitato di frequente di riflettere con alcuni amici sulla potenza della visione, e sulla dimensione quasi tattile dello
sguardo posato su qualcuno o qualcosa. Lo sguardo, in un certo senso, è
un contatto, un tocco dell'altro, e tale tattilità viene ripreso nella
lingua, diventando foriera di reciproci atteggiamenti e relazioni, così che ci
'accarezziamo', 'coviamo', 'fulminiamo', 'frughiamo' e addirittura 'mangiamo' con gli occhi; parliamo di
sguardi penetranti, acuti, taglienti, inquietanti, cattivi; ci si guarda
'in cagnesco', 'di sbieco' o 'di buon occhio' e via dicendo. Un divieto frequente dice "guardare ma non toccare".
Di fatto, tra i sensi con i quali percepiamo l'altro, lo sguardo ha una posizione di rilievo, forse solo analoga al tatto, così che Freud si spinge addirittura ad affermare che "l'impressione ottica
rimane la via attraverso la quale più spesso è risvegliato l'eccitamento
libidico. [...] La zona forse più lontana dall'oggetto sessuale,
l'occhio, di trova - nelle condizioni del corteggiamento dell'oggetto -
più spesso di tutte le altre nella situazione di essere stimolata da
quella particolare qualità dell'eccitamento proveniente da ciò che, nel
caso dell'oggetto sessuale, noi chiamiamo bellezza". Lo sguardo rivolto all'altro, in sintesi, non è mai indifferente. Esso è "incontro, emozione condivisa, godimento inconfessato, oltre a racchiudere la minaccia dell'eccesso e dello straripamento. [...] Vedere è già darsi oltre misura, ed essere visto conferisce una presa su di sé di cui l'altro può approfittare" (D. Le Breton).
La mia esperienza mi
insegna - ma pur cercando di afferrarle non ne comprendo le ragioni -
che lo sguardo ha inoltre una declinazione di genere, per cui se nell'uomo ho
più volte notato un'eccitazione legata alla visione, per esempio, del
corpo femminile nudo, in una donna la medesima cosa verso il corpo
maschile è alquanto rara. Personalmente, poi, mi capita raramente di provare eccitazione alla visione di corpi o dettagli di corpi nudi (maschili o femminili che siano), tant'è che in alcuni blog addirittura certe immagini mi disturbano*.
Privilegio l'odore, il tatto, lo scambio verbale con quel corpo che per me non è mai disgiunto da quella specifica persona - mentre i miei amici di sesso maschile si nutrirebbero talvolta bulimicamente di immagini di corpi femminili che non vengono mai loro a noia, pur se si tratta per decine di fotografie dello stesso corpo, talvolta anche di una donna della quale nulla sanno.
Privilegio l'odore, il tatto, lo scambio verbale con quel corpo che per me non è mai disgiunto da quella specifica persona - mentre i miei amici di sesso maschile si nutrirebbero talvolta bulimicamente di immagini di corpi femminili che non vengono mai loro a noia, pur se si tratta per decine di fotografie dello stesso corpo, talvolta anche di una donna della quale nulla sanno.
Mi raccontate del vostro rapporto tra immagine e desiderio? Ché anche qui, come sempre, ho voglia di ascoltarvi e imparare :-)
Vi lascio, inoltre, come piccola chicca, un video realizzato da Alessandro Amaducci, che sul rapporto tra sguardo, desiderio ed erotismo ha costruito gran parte del suo percorso artistico: Shedding (2010). Buona visione!
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* Personalmente (ignoro se sia opinione condivisa da altre donne eterosessuali) opero una distinzione molto semplice tra 'pornografia' ed 'erotismo': 'pornografia', per me, è l'immagine del corpo in sé (un 'pezzo di carne' buttata come su un banco di una macelleria - senza cottura, senza aromi, senza il tempo speso seguendo ricette per la sua preparazione, senza alcuna preparazione per renderla 'gustabile', senza conoscerne nemmeno l'origine ecc.); 'erotismo', invece, è l'immagine precedente preparata/cucinata come ho indicato, oppure l'immagine non perfettamente visibile - allusiva, evocativa, che mi sposta l'attenzione su altro pur richiamandomi a quello. In questi ultimi due casi, ovvero quelli dell'immagine che per me è erotica, allora mi si può accendere il desiderio (talvolta), sebbene appunto in un'intensità decisamente minore, ho visto, rispetto alla mia controparte maschile.
* Personalmente (ignoro se sia opinione condivisa da altre donne eterosessuali) opero una distinzione molto semplice tra 'pornografia' ed 'erotismo': 'pornografia', per me, è l'immagine del corpo in sé (un 'pezzo di carne' buttata come su un banco di una macelleria - senza cottura, senza aromi, senza il tempo speso seguendo ricette per la sua preparazione, senza alcuna preparazione per renderla 'gustabile', senza conoscerne nemmeno l'origine ecc.); 'erotismo', invece, è l'immagine precedente preparata/cucinata come ho indicato, oppure l'immagine non perfettamente visibile - allusiva, evocativa, che mi sposta l'attenzione su altro pur richiamandomi a quello. In questi ultimi due casi, ovvero quelli dell'immagine che per me è erotica, allora mi si può accendere il desiderio (talvolta), sebbene appunto in un'intensità decisamente minore, ho visto, rispetto alla mia controparte maschile.
Commenti
penso anche che non bisogna scavarci troppo dentro nella propria sessualità, si potrebbe trovare un qualcosa di torbido che poi torbido non lo è affatto.
@ darko: appunto, per me non esiste nulla di torbido se è consensuale e vissuto con serenità e intensità - desiderato - dalle persone che lo stanno vivendo.
Almeno nel mio caso pero' (subito dopo le Tette) lo sguardo corre a cercare dettagli che mi permettano di capire la personalità e il carattere della persona. Quando vedo una ragazza, non mi basta valutare l'aspetto fisico per
desiderarla, mi serve anche un'indicazione della sua personalità.
Così come anche tutta la retorica dello sguardo è infinita e potente - e gioca un ruolo fondamentale nella seduzione e nell'incontro.
Bacio
Facciamo che rispondo alla domanda e lascio perdere, almeno per ora, gli altri pensieri...
L'immagine conta, per me donna, ma è un'immagine di dettaglio, un'intuizione dell'altro.
Non mi volterò mai per la strada perchè affianco mi è passato un macho e mai proverò eccitazione per il tipo sulla spiaggia che mostra i muscoli.
Molto più probabilmente coglierò un gesto, un chinar di capo, il modo di tenere il bicchiere, lo sguardo curioso, la scelta della cintura dei pantoli, insomma, l'attrazione nasce da dentro e mira dentro. la mia almeno.
erotismo/pornografia?
palle che ci raccontiamo :-)
la pornografia è la sessualità che non ci piace e come tale la chiamano
permettimi una una domanda: tu cogli qualsiasi dettaglio da qualsiasi "trasmittente"? Voglio dire, ti accorgi di un chinar di capo di un obeso? Oppure prima selezioni le trasmittenti e poi cogli i dettagli?
Per me non esiste l'anima (almeno wuella in senso religioso) però lo sguardo fa la sua parte. Prendiamo ad esempio il colpo di fulmine: ci s'innamora dell'altro senza sapere nulla. Ed io son del parere che quando c'innamoriamo la prima sensazione viene proprio dal vedere l'altra persona. C'innamoriamo perchè è bella, poi c'è chi (come me) cerca anche altro a livello della personalità, dei valori, ecc e chi invece si sofferma solo sull'aspetto estetico. Una mia amica la chiama "lussuria a prima vista"