"Amante": una parola e un concetto da nobilitare
Amante [a-màn-te]: participio presente del verbo ‘amare’,
aggettivo e sostantivo maschile/femminile singolare.
Definizione. Colui/colei che ama. Appassionato.
La parola amante mi piace moltissimo, è una di quelle che, nella lingua italiana, mi incantano maggiormente. La sua origine è nel verbo amare dall’omonimo termine latino - ma poi lì si perdono le tracce. C’è chi sostiene derivi dal greco ἱμείρω che sta per “desiderare”, chi invece ne individua la radice nel corrispondente termine e concetto egiziano antico mer ( = amare). Se ci spostiamo più a nord, il termine anglosassone per amante, lover dal verbo to love, ha origine invece - saltando il latino - dal sanscrito lubhyati ( = egli desidera, vuole, ama), termine dal quale deriverebbe invero a sua volta la parola latina lubere/libere che oltre al significato di “liberamente”, “senza impedimenti” ha quello di “far piacere”, “soddisfare” ecc. Un incantevole intreccio di significati e sfumature, nevvero?
E questa prospettiva mi risuona famigliare nella mente. Perché “amante” è un participio presente,
un’azione che si svolge in un qui e ora - è nel presente assoluto. Non ha
rimpianti nel passato, non ha aspettative per il futuro. E’ un’azione in corso
di svolgimento nel presente - quella di amare, e basta. Nella sua forma come participio presente, e di
lì sostantivo maschile/femminile, non definisce il proprio soggetto, così come non ha bisogno di indirizzarsi necessariamente a un oggetto. Può essere puro, assoluto -
dono e apertura che non prevedere uno specifico destinatario, né ambisce a
ricevere su di sé la ( = essere destinatario a sua volta della) stessa azione.
Non trovate anche voi meraviglioso tutto questo? :-)
Commenti
Lieben, amare.
Leben, vivere.
E cosi ci ricordiamo una volta di piu' che vivere senza amare ... è nulla.
Love
Leave
Live
:)))))))))))))))))))))))))
Per amante s'intende Karima El Marough "Ruby", ladra e pseudo nipote del dittatore Mubarak
E comunque Inneres Auge ha completamente ragione: si è volgarizzato tutto, e dichiarare l'amore del corpo, l'eccellenza delle donne ... non è piu' dominio esclusivo della poesia.
@ Jules: ... sei veramente tremendo! :-)
@ Venerdì Sushi: come darti torto? bella considerazione la tua - molto pacificante!
@ Inneres Auge: per questo ho scritto il post, perché la volgarizzazione squallida attuale della parola mi disgusta, e io voglio riportare quel termine e quel concetto al loro significato originario - che invero sento profondamente in me.
@ Gio: riportiamo questo concetto alla poesia,allora, e facciamo sì che questa diventi parte delle nostre vite quotidiane. Non è un progetto bellissimo? :-)
Quanto è folle questa ipotesi? :-D
7
@ cosimo: sei sempre romanticissimo: felice che anche tu provi questa sensazione :-)
Non intervengo su "amante" ma per segnalarti che ho appena pubblicato un post che continua il nostro "dialogo" sull'arte delle donne
(che poi magari c'entra anche con amante)
E' qui:
L'ironia contro gli stereotipi di genere
http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/2011/02/museo-di-arte-delle-donne-lironia.html
@ marginalia: volentieri connessioni/collaborazioni, sei sempre la benvenuta a proporre, e intanto ti seguo! :-)
Questa è per me la frase chiave:
"Perché “amante” è un participio presente, un’azione che si svolge in un qui e ora - è nel presente assoluto."
Siamo sempre troppo proiettati verso il futuro e invece di vivere pienamente il "qui" e "ora".
E' da poco che ho deciso di vivere meglio il mio presente.
Grazie.
@ Sull'Amaca: esiste solo il presente! Ti auguro di goditertelo pienamente - trovando ogni istante un motivo per stare bene e se possibile sorridere :-)