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Che ci metto nello zaino? Cose stranianti, per favore! :-)

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In questi giorni ho rivolto questa domanda via facebook ad alcuni amici, ma - fate attenzione - non perché davvero avessi bisogno di consigli pratici del tipo "due slip, i calzini, un paio di reggiseni, un costume da bagno ecc.", quanto per avere consigli un po' buffi, dolci e stralunati su cose da portarmi dietro mentre - tanto per cambiare - dedicherò il prossimo paio di mesi a girovagare a piedi, in bus e con passaggi auto nel Mediterraneo. Di fatto, le cose che metterei nello zaino sarebbero da usarsi anche per vivere situazioni e momenti belli, divertenti o amabili con chi incontrerò (sono dei Gemelli - già sapete - se non gioco in continuazione muoio!), e quindi dovrebbero avere pure qualche potenzialità in quella direzione*. Per questo mi sono sentita consigliare di portar con me un piccolo strumento musicale, e un mazzo di tarocchi. Poi, stavolta, sono in un momento in cui parto pure con in mente due produzioni (una saggistica, l'altra letterar...

Figlia (felice) del lato buono della globalizzazione

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Sì, lo so, la globalizzazione è un discorso spinoso, e certamente mi conoscete abbastanza da sapere che non sono assolutamente a favore dei disequilibri nord-sud del mondo che obbligano masse a migrazioni in cerca di migliori soluzioni di vita, così come non sono felice di sapere che i vestiti a cifre ridicole con cui spesso mi copro arrivano dallo sfruttamento di poveracci vessati da scaltri sfruttatori cinesi protetti e avallati da un governo a dire poco criminale, così come infine non sono contenta per nulla che le industrie che fino a poco tempo fa davano lavoro ai cittadini italiani siano state rilocalizzate (= spostate dove il costo della lavoro è più basso e la manodopera privata di diritti e protezioni). Ma io mi sto riferendo ad altro: mi sto riferendo al fatto che la circolazione di informazioni e merci ci ha esposto - volenti o nolenti - alla diversità culturale con più frequenza rispetto a quanto poteva avvenire al tempo dei nostri genitori o dei nostri non...

E io ridevo...

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Bella giornata soleggiata, ma fredda, festa infrasettimanale, ma poca gente in giro a metà mattinata. Mi copro bene, che quando mi vesto sportiva sono una gradevole monella, metto le cuffie nelle orecchie con un mix di Louise Attaque, Debut sur le zinc e Manu Chao e inforco la bici dirigendomi verso il centro . La strada è libera, le ruote scivolano sull'asfalto che è una bellezza e i miei polmoni pompano ossigeno ai muscoli che pedalano veloci schivando ostacoli, saltellando tra marciapiede e carreggiata, facendo lo slalom tra i pochi passanti sotto i portici (lo so che prima o poi un vigile mi becca, ma intanto deve prima prendermi). J'essuierai mes larmes sur ma manche Ravalerai en moi l'avalanche Arrivo nell'area pedonale - maledetti cubetti di porfido! Si va in discesa, ora - neanche fatico. Il sole ha risolto i suoi problemi di timidezza, l'aria è frizzantina - una tipica giornata autunnale nel morigerato capoluogo sabaudo. et je voudrais q...