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Esorcizzare il 21|12|2012 con l'allestimento della propria iconografia funebre

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Il tema della morte - al contrario delle apparenze - è un soggetto estremamente vitale . Ovvero: la consapevolezza che prima o poi questa vita finisca magari ti dà una svegliata e ti convince ad agire diversamente piuttosto che farti continuare a perdere tempo nel lavorare per conto terzi, ad accumulare denaro di cui non usufruirai, a posticipare sempre l'inizio e la realizzazione delle cose realmente importanti per te, a continuare a trascinarti in relazioni ormai insoddisfacenti quando non proprio spente e mortifere anzitempo. Il mio interesse in merito ha accompagnato parte dei miei studi universitari, in cui mi dedicai alla lettura di numerosi testi sull'argomento, sia di carattere storico (vedi il monumentale Storia della morte in Occidente di Philippe Ariès ), sia antropologico ( La nera signora. Antropologia della morte e del lutto di Alfonso M. Di Nola) , che vertevano sull'approfondimento del tema in generale (e qui cito il Contributo alla rapp...

Carnevale! Reazionario, ma potenzialmente rivoluzionario...

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Sono d’accordo con coloro che nei commenti al mio post precedente sulle origini del Carnevale hanno obiettato che la festa in sé è discutibile/rigettabile perché determinata dalle istituzioni di una società come ‘valvola di sfogo collettiva’ che sostanzialmente mira a confermare uno status quo attraverso un’inversione controllata dei ruoli in un periodo ben delimitato. Ma come antropologa vi propongo un’altra possibile prospettiva – che per noi funziona in questo caso come in diversi contesti extra-quotidiani (siano questi rituali, festivi, artistici, ludici in cui ci dedichiamo ai nostri interessi al di fuori del momento del lavoro) – che potrebbe portare a interpretare una situazione apparentemente unicamente ‘reazionaria’ come invero contenente in sé stimoli (seppur vaghi, da far maturare, da rendere azione) per il cambiamento della società intera. Nei contesti che ho menzionato, infatti, ciò che accade è innanzitutto che le situazioni abituali di tempo e spazio lavorativi sub...

Carnevale! Le origini della festa

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Minerva ama molto il Carnevale per diversi motivi che via via scoprirete – ragion per cui ha deciso di postare, a partire da oggi per terminare entro martedì prossimo, alcuni piccoli scritti in cui metterà in relazione il piano collettivo di celebrazione di questa festa con quello suo più personale e, se ne avrete piacere, converserà su entrambi con voi. Per prima cosa però vorrei introdurvi alle sue origini, così che abbiate una sorta di vaga “cornice”, uno sfondo di significati simbolici e rituali, in cui questa festa si inserisce. Il Carnevale ha in realtà origini che si perdono nella notte dei tempi, ed è difficile individuare con certezza la situazione culturale dalla quale nasce. Ciononostante un paio di elementi sembrano ricorrere e confluire nell’evento che conosciamo. L’ipotesi più probabile è che esso discenda nelle sue pratiche di temporaneo rovesciamento dell’ordine costituito dai Saturnali dell’antica Roma, feste in cui gli schiavi diventavano padroni e i padroni ...