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Inside my head

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Ti raccontai un sogno: ero in una stanza piena di caramelle colorate di tutte le forme, le consistenze e i gusti. Erano sparpagliate ovunque, e ci avrei potuto nuotare dentro, tante erano! E c'era uno scaffale trasparente, di quelli nei quali si tengono le caramelle, a tutta altezza lungo una parete sino al soffitto. E nel sogno io, da sparpagliate com'erano, le mettevo a posto una a una nel proprio contenitore distinguendole per tipologia, così come si sarebbe fatto in qualsiasi negozio serio. Tu, che ti dilettavi a interpretare i sogni (ma mai una volta che prendesti in considerazione i tuoi dopo avermi reincontrata, così chiari che pure una bambino di 5 anni ne avrebbe capito il significato, eh!), mi dicesti che le caramelle erano tutte le cose appassionanti che avevo fatto, che ancora facevo nel presente e di cui era composta la mia vita, e che - evidentemente - era arrivato il momento di fare ordine e di 'mettere le cose a posto', di tenerle 'sotto con...

Smontiamo l'ennesima comunicazione di propaganda sul sesso ;-)

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Dando un'occhiata a Repubblica durante l'ora di pranzo mi imbatto in un articolo dal titolo " Ecco perché la dipendenza sessuale va riconosciuta come disturbo mentale " a cura di tal Irma D'Aria. Chiaramente non posso esimermi dalla lettura, ben sapendo che ne sarò profondamente disgustata. Perché, di fatto, anche questa è parte di una strategia di castrazione del desiderio e dell'istinto vitale che ritengo uno dei più violenti e perversi soprusi ai nostri danni da parte del sistema capitalista e dei suoi protagonisti. Vediamo il testo da vicino ( in nero l'originale , in blu il mio commento , in rosso i link ), così capiamo meglio. Cito solo alcune parti, rimandandovi alla lettura del testo completo, qualora lo vogliate, al link sopra citato (ché sono una ricercatrice seria e onesta, io, tzè, altro che costoro!). Rory Reid, ricercatore e docente di psichiatria presso il Semel Institute of Neuroscience and Human Behavior della Ucla, ha guidato...

Contro il matrimonio, essere amore: per nuove soluzioni alla solitudine e alla paura dell'assenza di senso della vita

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La mia insofferenza verso l'istituzione del matrimonio – vedendo coloro che intorno a me l'hanno contratto – ha ormai raggiunto l'apice!  Rispetto a come ne parlano le leggi, sulla base dell'osservazione concreta di tale realtà sento piuttosto di poterlo definire come “ scelta intenzionale masochistica di sottoporsi a condizione di dominio privato (coniuge) e di qui collettivo (religione/stato per il tramite della legge su quel contratto) e di barattare amputazioni di sé in cambio dell'illusione d'essere amati e curati in caso di bisogno ”. A te che l'hai fatto, o che stai per farlo, vorrei dire alcune cose. Il matrimonio non ti renderà meno sola/o (ti fa solo credere di non esserlo, costringendo una persona a vivere con te, a sentire le tue parole dopo giornate faticose, a fare sesso come dovere istituzionale), non ti dà la certezza d'essere amato e curato, non ti salva dalla morte dotando la tua vita di un qualche senso: il matrimon...