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Visualizzazione dei post con l'etichetta carnevale

Carnevale! Sul travestirsi (non solo in questa festa...)

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Uno dei primi esami che sostenni all’università fu quello di Estetica, e per qualche ragione che non ricordo bene dovetti studiare un libro sul tema della ‘ persona ’. Venni così a conoscere l’etimologia di questa parola che curiosamente rivelò uno stretto rapporto tra ‘maschera’ (che noi abitualmente associamo piuttosto a un personaggio) e individuo (sulla cui sostanza, rispetto all’apparenza della personaggio, noi giammai dubiteremmo). Invece l’origine rivela un’inversione linguistica rispetto alle nostre aspettative: ‘persona’ sembrerebbe infatti poter derivare sia dal greco prósōpon , che indicava tanto il volto dell’individuo, quanto la maschera dell’attore, sia dal verbo latino personare (lett. ‘parlare attraverso’ ), azione compiuta per il tramite di maschere da parte degli attori teatrali per dare le sembianze a un personaggio e renderlo così riconoscibile al pubblico così come per amplificare la propria voce in modo tale da essere udita anche dagli spettatori lontani. Sorpre...

Carnevale! Reazionario, ma potenzialmente rivoluzionario...

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Sono d’accordo con coloro che nei commenti al mio post precedente sulle origini del Carnevale hanno obiettato che la festa in sé è discutibile/rigettabile perché determinata dalle istituzioni di una società come ‘valvola di sfogo collettiva’ che sostanzialmente mira a confermare uno status quo attraverso un’inversione controllata dei ruoli in un periodo ben delimitato. Ma come antropologa vi propongo un’altra possibile prospettiva – che per noi funziona in questo caso come in diversi contesti extra-quotidiani (siano questi rituali, festivi, artistici, ludici in cui ci dedichiamo ai nostri interessi al di fuori del momento del lavoro) – che potrebbe portare a interpretare una situazione apparentemente unicamente ‘reazionaria’ come invero contenente in sé stimoli (seppur vaghi, da far maturare, da rendere azione) per il cambiamento della società intera. Nei contesti che ho menzionato, infatti, ciò che accade è innanzitutto che le situazioni abituali di tempo e spazio lavorativi sub...

Carnevale! Le origini della festa

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Minerva ama molto il Carnevale per diversi motivi che via via scoprirete – ragion per cui ha deciso di postare, a partire da oggi per terminare entro martedì prossimo, alcuni piccoli scritti in cui metterà in relazione il piano collettivo di celebrazione di questa festa con quello suo più personale e, se ne avrete piacere, converserà su entrambi con voi. Per prima cosa però vorrei introdurvi alle sue origini, così che abbiate una sorta di vaga “cornice”, uno sfondo di significati simbolici e rituali, in cui questa festa si inserisce. Il Carnevale ha in realtà origini che si perdono nella notte dei tempi, ed è difficile individuare con certezza la situazione culturale dalla quale nasce. Ciononostante un paio di elementi sembrano ricorrere e confluire nell’evento che conosciamo. L’ipotesi più probabile è che esso discenda nelle sue pratiche di temporaneo rovesciamento dell’ordine costituito dai Saturnali dell’antica Roma, feste in cui gli schiavi diventavano padroni e i padroni ...