Emozioni e loro diffusione nel corpo (con richiesta di vostro commento)

Apprendo da Repubblica che in Finlandia un team di scienziati ha chiesto a 700 volontari quali parti del corpo sentono coinvolte durante un'emozione, generando i risultati dell'indagine la seguente visualizzazione, in cui i colori caldi indicano le aree fisiche stimolate, mentre i colori freddi indicano quelle disattivate. Gli intervistati hanno riferito che la felicità e l'amore scatenano attività ovunque, mentre pericolo e paura innescano forti sensazioni nella zona del torace.

Il che mi dà da pensare rispetto alla domanda "da dove nasce il nostro orgasmo?" cui - con Jean-Luc Nancy - non saprei rispondere fornendo una soluzione definitiva, e mi spiega sia la mia attrazione per certe sostanze che mi sono state descritte come assolute alternative all'amore, sia il loro rifiuto in favore della felicità più completa (che se vedete, in quest'immagine, è più potente dell'amore in quanto a diffusione nel corpo). E mi dice anche qualcosa rispetto all'energia che mi ritrovo a disposizione quando sono felice, di contro a coloro che affermano che la produttività delle cose più intense debba avvenire sempre e per forza in contesti di depressione.

La mappa delle emozioni: così il corpo cambia temperatura

Che riflessioni stimola a voi tale immagine?

Commenti

Gio ha detto…
L'uomo ragno si vergogna ...
Che avrà combinato?

:-)

Purtroppo non riesco a spogliarmi della mia solita attitudine simil-scientifica ... così mi domando se esistano 'stati' che si possono ottenere mischiando opportunamente altri 'stati'.

Che ne so, magari scopriamo che paura + disprezzo = disgusto,

o che amore - orgoglio = felicità.

Ciao mia Dea :-)
ElenaSole ha detto…
Io mi domando se tutti c'abbiamo lo stesso parametro/peso alle emozioni...io son certa di no.
la felicità è estasiante e totalitaria. Tifo per lei sempre.
BlackCat ha detto…
Ogni emozione determina (è determinato) dal rilascio di sostanze, trasportate dai nostri neuroni..mille meccanismi si mettono in atto, e questo produce necessariamente energia, in una zona ben precisa del corpo.
Fisiologia, insomma.
Sono molto riduttiva, pardon :)
Buonanotte,
NemesiNera
Minerva ha detto…
@Gio: ragionamento curioso, il tuo... però, così facendo, potremmo forse addirittura evitare certi stati emotivi che ci fanno male... grazie, mio caro :-)

@Sole: concordo con te per entrambe le considerazioni :-)

@Nemesinera: sì, so bene che chimicamente funziona così, ma continuo a dubitare che la parte del corpo in cui avviene la 'catalizzazione' di sostanze in energia sia sempre così ben identificabile, emerga sempre in quel punto nelle diverse volte in cui si prova e infine sia la medesima per tutti.
Non sei affatto riduttiva, tutt'altro! :-)