Liturgia profana e salmo responsoriale


Liturgia della parola

"Se sto insieme a una donna io tengo le mani sul tavolo, seguo il discorso, parlo di Dio e di politica, ma appena restiamo un secondo in silenzio mi sento come il maniaco del call center, che si nasconde in un buco in fondo al telefono. Io invece stavo davanti a Marinella e anche se non me lo stavo toccando c'avevo lo stesso pezzo di carne. E lo sapevo che lei mi guardava pensando che io ero come quel gentile cliente seduto in poltrona, che per essere un maniaco zozzone basta averci il cazzo. Non serve nient'altro. E aveva ragione perché io sono fatto proprio così, mi vesto solo per nasconderlo come se indossare le mutande equivalesse a tagliarlo. Per un po' funziona, mi distraggo parlando del tempo e delle mezze stagioni, ma appena me lo ricordo torno a essere un animale nudo e infoiato.
Uno che per scusarsi direbbe <volevo venire da solo, lasciarlo a casa, ma il cazzo è venuto lo stesso. Scusa se sono un uomo, siamo tutti così. Da milioni di anni il cazzo ci segue, non ci lascia mai soli. Ho sentimenti profondi, un'intelligenza, persino degli ideali. Avrei voluto riporlo nell'armadio, chiuso in un paio di mutande di quelle pulite e profumate di sapone che tengo in fondo al cassetto, ma non è stato possibile>".

"Parola di  Ascanio Celestini" 
"Rendiamo grazie ad Ascanio Celestini"

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Salmo responsoriale

Sorelle, ripetiamo insieme: "D'altronde è un uomo..."

"Non riesce a pensare che tu possa essere felice libera e senza un uomo a fianco - devi per forza avere qualcosa che non va: se sei sola, è perché nessun uomo t'ha voluto"
"D'altronde è un uomo..."

"E' persuaso d'essere quello che nessuno - specie una donna - può fregare, perché lui è mille volte più sveglio di tutti gli altri (uomini e donne che siano)..."
"D'altronde è un uomo..."

"Mi ha di nuovo raccontato lo stesso identico scenario romantico, dimenticandosi d'averlo già fatto alla scorsa uscita insieme, con l'intento di sedurmi..."
"D'altronde è un uomo..."

"Si crede rappresentante d'una razza superiore, e quindi - pur di mantenere tale immagine di sé - al tuo rifiuto dirà che t'eri fatta aspettative nei suoi confronti in cui lui non è stato..."
"D'altronde è un uomo..."

"Se gli fai un discorso lungo, riflessivo e articolato, quando verifichi se ti sta seguendo ti accorgi che s'è fermato alla prima frase, e che poi s'è perso a guardarti le tette..."
"D'altronde è un uomo..."

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Ascanio Celestini m'ha reso edotta una volta per tutte della differenza tra noi (donne) e loro (uomini): loro non possono trascendere la presenza di ciò che hanno tra le gambe, noi sì. Tale nuova consapevolezza non mi fa sentire loro superiore o al contrario inferiore. Li amavo prima - gli uomini - li amo ora. Solo che adesso rido una volta di più di noi e di loro :-)
Il salmo responsoriale nasce dall'istintiva esclamazione a commento dei racconti delle nostre avventure col sesso maschile con le mie sister: anche qui, nessuna pretesa di superiorità - solo un'infinita ironia piena d'amore nei confronti del sesso maschile :-)

Commenti

Unknown ha detto…
Non posso che essere con te: passione e irriverenza muovono il mio cuore. Ed il mio corpo.
Li amo; poi li detesto, li cerco; poi li allontano. Ma son sempre il mio lato mancante. Cerco me stessa, mi trovo, mi piaccio, poi torno ad innamorarmi.
C'esta ma vie de Femme.
kermitilrospo ha detto…
Amen (rendiamo grazie al cazzo)
Minerva ha detto…
@Saam: immaginavo questo tuo sentire.

@Kermit: Amen (scemo! :-D )
Astare Qui ha detto…
ma questa è satira "di genere".
Minerva ha detto…
Ho sempre pensato che quando - pur essendo impegnati seriamente per decostruirli e avendo il riconoscimento di questo da parte dei diretti interessati per/tra cui ci si impegnava - si cominciava a prendendosi in giro da soli e a prendere in giro comportamenti e categorie abitualmente soggetti a pregiudizio/intoccabilità/ingestibilità, quello era perché il problema era in qualche modo 'superato'. Quindi io vivo come se già fosse superato (e intanto agisco affinché ciò accada) :-)
ganfione ha detto…
boh, le generalizzazioni di solito valgono solo nei casi particolari. anche a me capita di avere pensieri laterali mentre sto parlando con una donna, specialmente se mi sento attratto da un suo particolare fisico, o da una sua peculiarità (vedi post sulla collega). solo che riesco contemporaneamente a seguire sia la conversazione in atto che le fantasie che sto facendo su di lei. con ciò, non mi sognerei mai di molestare qualcuno solo perché mi piace, né condivido il sentire di ascanio celestini: non mi sento affatto un maniaco, ho solo un'intelligenza sessuale più sviluppata di altri, e forse abbastanza sangue nel corpo per far funzionare cazzo e cervello insieme. dovremmo uscire dall'equivoco di intendere sempre e comunque il rapporto sessuale come rapporto di potere, forse così potremmo anche renderlo non vincolato o vincolante, quello sì.
Minerva ha detto…
Sì, sì, non credo che il testo negasse questo, anzi. Devi tenere conto che è solo un pezzo all'interno di un racconto molto lungo e comunque stimolante a livello di meningi, non devi leggerlo in modo assoluto. Per me è stata un'occasione per costruire un post sul quale ridere/sorridere mettendoci dentro altro, non per dire "tutti gli uomini ragionano assolutamente così" oppure "solo" così: sulla questione rapporti di potere in merito, infatti, siamo completamente d'accordo, e lo sai. Questo modello maledetto del 'patriarcato' fotte tutti e stiamo qui per scardinarla...
Charlie68g ha detto…
te sei sempre più interessante